Pino Quartullo in i Viaggiatori Sulla Luna
Teatro
Nel 1969 l’Uomo per la prima volta approdò sul suolo lunare e questo assestò un colpo fatale alla creatività dei poeti-viaggiatori fantastici che tante volte ci avevano fatto volteggiare con la fantasia fin lassù. Lo straordinario patrimonio di questi geniali scrittori merita un recupero: in una notte d’estate, alziamo gli occhi al cielo e ci perdiamo nella luce magica e argentata della Luna, la brezza della sera accompagna la voce di Pino Quartullo, che estrae da un leggio, come fosse un cilindro magico, storie fantasiose e racconti divertenti, avventure straordinarie e voli imprevedibili di Ariosto, Cyrano de Bergerac, Leopardi, Alexandre Dumas, Raspe e Burger, Keplero, Luciano di Samosata. Sarà la sua luce così discreta e misteriosa, saranno i suoi “mari” che visti dalla Terra la fanno sembrare una divinità animata e un po’ capricciosa che ammicca ai mortali terrestri, ma la Luna è da millenni la protagonista involontaria di versi lirici e di poemi fantastici. E’ lei che influenza le maree, che influisce sugli umori, determina le semine, scandisce i raccolti e la stagionatura del vino, è lei che ispira i poeti forse anche più dell’amore. La Luna, il satellite della Terra, è in cielo, inconsapevole musa e fluorescente scenografa di baci, innamoramenti, litigi, tumulti del cuore e struggimenti dell’anima.
Pino Quartullo recupera racconti popolati da creature extraterrestri, immaginate nel corso degli ultimi duemila anni da uomini capaci di librarsi in volo fino al suolo lunare, da svegli o da dormienti, da battaglie condotte con armi tanto inverosimili quanto irresisitibilmente immaginifiche.
Luciano di Samosata, siriano/greco del II secolo d.C. fu il primo a raccontare, con il provocatorio titolo “ Una Storia vera”, di un viaggio sulla Luna, in compagnia di uccelli giganti e di insetti alati che guerreggiano con abilissima, ironicissima maestria letteraria; ma anche Cyrano de Bergerac, spadaccino e scrittore, ci guida in una sorta di Eden dove ritrova Socrate; il furioso paladino cristiano immortalato nei meravigliosi versi di Ludovico Ariosto va sulla luna a cavallo dell’ippogrifo per recuperare l’ampolla del senno perduto di Orlando; Eric Raspe fa arrivare sulla luna il megalomane Barone di Munchausen; il serissimo Keplero, prendendosi una licenza dai suoi rivoluzionari studi astronomici, si concede un sonnellino per sognare di essere su Levonia ( la Luna). Alexandre Dumas padre fa volare un ragazzo sul dorso di un’aquila e Giacomo Leopardi, attraverso la voce inconfondibilmente ironica di Pino Quartullo, apre questo reading-concerto con la sua “ silenziosa Luna” del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia.
La musica sarà una fondamentale compagna di viaggio, composta appositamente per lo spettacolo, sarà eseguita dal vivo da Alessandro Clementoni, un virtuoso maestro di chitarre che spazierà nei generi, dall’acustico all’elettronico, per ricreare atmosfere “lunari” di grande effetto evocativo; Pino Quartullo sarà il simpatico nocchiero di queste notti d’estate con cui vagare nei mari silenziosi della Luna e lasciarsi trasportare dai folli voli di cui è capace la fantasia.
Vaglio Basilicata (Potenza)
Parco Archeologico Rossano
ore 21.00
ingresso a pagamento
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