il Tacco di Bacco

Tord Gustavsen Quartet incanta il Belvedere di Villa Rufolo al Ravello Festival 2013

Tord Gustavsen Quartet incanta il Belvedere di Villa Rufolo al Ravello Festival 2013
Federica Di Bari
Luce contro buio, silenzio contro musica, improvvisazione contro partitura. O semplicemente Tord Gustavsen quartet. Ieri sera era questo in gioco sul palco del Belvedere di Villa Rufolo a Ravello per il Ravello Festival 2013: un gioco di dicotomie. Tord Gustavsen, pianista norvegese di fama internazionale e il suo quartetto composto da Jarle Vespestad alla batteria, Mats Eilertsen al contrabbasso e Tore Brunborg al sassofono hanno incantato per un'ora e mezza filata la platea di Villa Rufolo. La musica di Tord Gustavsen è musica che parte dalla testa, dalla pancia e arriva ai tasti del pianoforte in modo etereo, leggero, sognante. I brani suonati, tutte composizioni di Gustavsen, erano la descrizione perfetta di quello che è il pensiero nel comporre di Gustavsen: una sintesi tra dicotomie come solo il Jazz può essere. Ecco che il classico trio di Evansiana memoria veniva spesso interrotto dal sassofono che non era il protagonista della scena, bensì tracciava la linea melodica insieme al piano. Era un elemento di antitesi si, ma che portava ad una sintesi non forzata ma dovuta. Tord Gustavsen al piano è stato dinamico e concentrato. Ogni suono era calibrato allo stesso modo e partiva da questa scala simile a quelle arabe che introduceva a danze tradizionali, punto di partenza di ogni composizione di Gustavsen. La maestria di Gustavsen sul piano è senza pari, degna di chi sa domare il piano ma anche ascoltarlo e farlo suonare. Un concerto da far venire i brividi dalla prima all'ultima nota. Iniziato come il racconto di un sogno, per poi procedere con una visione più ampia della storia, introducendo il sax che dialogava in maniera superba con il altri strumenti sul palco. Il racconto del posto in cui si suona con il brano Ravello, composto da i quattro musicisti per l'occasione e finito in un sogno come è iniziato. L'applauso e le luci sono stati un brusco risveglio. Tord Gustavsen, pianista di eccelsa bravura sia come strumentista che come compositore, anche nella sua timidezza ha saputo tirar fuori dal piano delle dinamiche e delle melodie senza pari. Impossibili da descrivere, si possono solo ascoltare. Jarle Vespestad è un batterista di straordinario orecchio armonico, non si limitava a portare il tempo ma sapeva aggiungere con maestria quel tocco in più ad ogni brano. Mats Eilertsen ha saputo usare l'archetto sul contrabbasso come solo Lars Danielsson o Dan Berglund (il contrabbassista del E.S.T. ) sanno fare. Il contrabbasso cantava insieme al piano in duetto come in solo. Tore Brunborg è riuscito ad essere protagonista senza porsi come tale. I soffi e i silenzi del suo sassofono sono stati l'elemento che rendeva i brani così belli. Un concerto inserito nella magnifica cornice del Belvedere di Villa Rufolo a Ravello. Il Ravello Festival 2013 continua a non deludere nel suo programma, portando la vera e buona musica alla portata di tutti. Speriamo che tutti ciò continui, come il sogno del Tord Gustavsen Quartet. Federica Di Bari

23/08/2013 17:12
Federica Di Bari

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