Questa sera, presso il Chiostro di San Domenico a Martina Franca, l’ultima replica di
Baccanali di Agostino Steffani, un’opera barocca deliziosamente interpretata dagli allievi dell’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti.
Come molte opere in cartellone al Festival della Valle d’Itria, quella di
Baccanali, è la prima rappresentazione in tempi moderni. L’opera fu composta e rappresentata nel 1695, ad Hannover, durante i giochi di Carnevale. Infatti, Steffani soggiornò in quel periodo sia in veste di diplomatico che di compositore alla corte della città tedesca.
Il soggetto di Baccanali, su libretto di Ortensio Mauro, s’ispira ai riti delle festività romane in onore del dio Bacco, e che l’autore ha appunto voluto riprendere in occasione delle festività carnevalesche.
Nell’opera non vi è una vera è propria trama, per questo il lavoro della giovane regista,
Cecilia Ligorio, è stato assai arduo. Quello a cui assisterete stasera è un piacevole
divertissement, una tregua dolce e spensierata dalle pressioni quotidiane, perché ogni tanto anche Atlante, colui che sorregge il mondo, può concedersi una pausa e dedicarsi all’Amore.
Inoltre, Baccanali è l’occasione per ascoltare una melodia che sicuramente non veniva eseguita da quella prima rappresentazione Seicentesca, esecuzione curata magistralmente dal Maestro
Antonio Greco.
I ragazzi dell’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti sono eccelsi e, cosa importante, hanno l’aria di divertirsi davvero, senza sacrificare professionalità e precisione nel lavoro.
La messa in scena è, poi, impreziosita ulteriormente dai due danzatori
Joseba Yerro Izaguirre e
Daisy Ransom Phillips, che firma anche le coreografie.
Da non perdere!
Angela Maria Centrone