il Tacco di Bacco

Locus Festival 2016 - Theo Parrish e le suggestioni della Valle d'Itria

Locus Festival 2016 - Theo Parrish e le suggestioni della Valle d'Itria
Foto archivio pagina ufficiale Locus Festival
Lo aspettavamo il 6 agosto, ma il maltempo ci ha obbligato ad attendere la notte delle stelle, quella del 10, per goderci finalmente una delle serate più attese del Locus Festival di quest'anno: il dj set di Theo Parrish alla Masseria Mavù di Locorotondo. Un bicchiere di vino ghiacciato sulla consolle e dopo il riscaldamento piacevole di Jolly Mare, che ha aperto la serata, Theo ci trasporta, con estrema eleganza, direttamente a Detroit, pur restando nell'incantevole scenario della Valle d'Itria. Un connubio unico e speciale, che ci ricorda, ancora una volta, quanto il melting pot fra culture sia davvero un arricchimento alle proprie bellezze. Così come lo è la musica di Theo, di matrice prevalentemente jazz. E così come il Locus Festival del resto, che agli albori della manifestazione proponeva concerti puramente jazz, ma che, aggiungerei in maniera intelligente, si è saputo evolvere e ha saputo guardarsi intorno, amalgamandosi con altri generi, senza perdere identità e qualità. A dimostrazione di ciò, dopo le quattro ore da programma, in compagnia di Theo Parrish, a chiudere in bellezza la serata, sale in consolle Giuseppe Maffei, aka Z.I.P.P.O, una giovanissima promessa locale della musica elettronica, che senza creare un distacco netto, ci ha accompagnato verso le prime luci dell'alba. E devo dire che un Mavù così non si vedeva da tempo, un po' meno "discoteca", un po' più "luogo mistico" e spazio inconsueto votato all'arte e alla musica. Unico neo: l'acustica. Se non ci si posizionava sotto palco, la musica giungeva davvero deboluccia. Angela Maria Centrone

11/08/2016 16:35
Angela Maria Centrone

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