Il Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini di Napoli propone, all'interno di EFFETTO MUSEO, un ciclo di appuntamenti musicali che si coniugheranno con una serie di videoracconti di fotografi di diverse generazioni.
Tre concerti di rara e raffinata eleganza scelti e curati da Federica Castaldo, che concluderanno il percorso tra musica, teatro e immagine di EFFETTO MUSEO.
Ensemble con strumenti originali del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini di Napoli
Maria Grazia Schiavo soprano Venere
Ilham Nazarov controtenore Adone
Takaya Ehara tenore Marte
Tatia Jibladze mezzosoprano Egle
Riccardo Angelo Strano controtenore Palemone
Stefano Demicheli cembalo e direzione
a cura della Fondazione Pietà de’ Turchini
in collaborazione con Gallerie d’Italia - Palazzo Zevallos Stigliano, Intesa Sanpaolo, Polo Museale di Napoli e Accademia di Arte Lirica di Osimo
La Fondazione Pietà de’ Turchini segna un'altra tappa nell’ambito del progetto pluriennale dedicato alla produzione musicale fiorita nelle dimore aristocratiche napoletane nonché alle grandi voci del Settecento, percorso avviato nel 2011 grazie alla consulenza scientifica di Paologiovanni Maione e Francesco Cotticelli, con la riscoperta e la prima esecuzione in Italia de l’Erminia, serenata di Alessandro Scarlatti per la voce del grande Farinelli, riproposta a distanza di 300 anni negli stessi spazi per cui fu creata: il cortile del palazzo dei Principi di Stigliano.
Eseguita per la prima volta a Palazzo Reale a Napoli nel 1721, quale tributo per il compleanno dell’imperatrice Elisabetta Cristina nella sala dei vicerè, ebbe tra i suoi interpreti una star come Marianna Benti Bulgarelli, vera musa ispiratrice di quella grande rivoluzione drammaturgico musicale ad opera di autori come Metastasio, Vinci, Sarro, Porpora, Fago, inventori di un linguaggio teatrale e musicale che avrebbe unificato musicalmente prima che politicamente l’Europa da Lisbona a San Pietroburgo. Alla divina Benti Bulgarelli detta “La Romanina” fu affidato il ruolo di Venere, cucito oggi sulla figura altrettanto luminosa della soprano Maria Grazia Schiavo, chiamata in questi ultimi anni ad affiancare i più prestigiosi direttori musicali d’Europa da Muti a Rousset, da Dantone ad Alessandrini. Agli occhi degli invitati ammessi nel Palazzo Reale di Napoli ad assistere, il 28 agosto 1721, a Gli Orti Esperidi, la sala dei viceré apparve verdeggiante, rivestita di fronde, mentre il palco presentava replicati i motivi architettonici della sala, di cui costituiva il naturale prolungamento. L’illusione voluta era quella di uno spazio unitario, comune ai personaggi mitologici del componimento drammatico ed agli ospiti illustri, tutti felici abitatori degli Orti Esperidi, ossia del Reame di Napoli.
La prima esecuzione in Italia in tempi moderni de Gli Orti Esperidi, riporta dunque negli spazi del Museo Villa Pignatelli un altro capolavoro da riscoprire, nella edizione critica a cura del musicologo Gaetano Pitarresi docente di Storia della musica presso il Conservatorio di Reggio Calabria, dove è anche responsabile del Dipartimento di Musica Antica e Coordinatore per la ricerca. A dirigere i Talenti Vulcanici, l’Ensemble con strumenti originali della Fondazione Pietà de' Turchini ci sarà Stefano Demicheli, che insieme ai tutors Elisa Citterio, Monika Toth e Marco Testori, ha seguito gli stage di residenza formativa finalizzati alla realizzazione di questo progetto a partire dallo scorso settembre.
Alla soprano Maria Grazia Schiavo, si affiancano le voci formatesi all’Accademia di Arte Lirica di Osimo con la quale il Centro ha una convenzione a partire dal 2012, attualmente diretta da Vincenzo De Vivo, e la voce del vincitore del secondo premio dell’ultima edizione del Concorso di Canto Barocco Francesco Provenzale.
A corredare l’esecuzione dal vivo le istantanee del back stage del progetto a cura di François Buongiorno che documenteranno il cantiere musicale allestito dal Centro per la promozione di giovani eccellenze.
Web:
www.effettomuseo.it