Dopo le repliche realizzate a Martina Franca, Cisternino, Bari e Roma, la Compagnia Teatri&Culture, giunge a Locorotondo con
IL PIACERE DELL'ONESTA', di L.Pirandello, adattamento drammaturgico e regia di Carlo Dilonardo
"Un'opera deliziosa, apprezzabile e da gran plauso, soprattutto per l'interpretazione della compagnia di attori."
[la platea.it, roma, 9 ottobre 2015]
Carlo dilonardo regista, organizzatore teatrale e promotore culturale di origini pugliesi dirige un nuovo spettacolo: il piacere dell’onestà, di luigi pirandello, dopo le repliche a martina franca, cisternino, bari e roma, torna nella capitale con lo spettacolo "il piacere dell'onesta'"
cast:
monica montanaro, maurizio di pierro, mauro di michele, tania demita, francesco placato e vincenzo lisi.
Il piacere dell’onestà racconta la storia di un uomo fallito e di dubbia moralità, angelo baldovino, che accetta solo per il rispetto e il “piacere” dell’onestà di sposare una ragazza di buona famiglia, agata renni, che aspetta un bambino da un uomo maritato, il marchese fabio colli. per il suo “spietato” rispetto della “forma”, baldovino diventerà insopportabile e sarà visto come un “tiranno”: né lui, né gli altri potranno fare a meno di essere così integerrimi.
Note di regia
«Con la stagione teatrale 2015/2016, desidero rendere omaggio al drammaturgo italiano del novecento più rappresentato al mondo, anche in occasione della ricorrenza degli ottant’anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 1936. con questo mio adattamento cerco di evidenziare quegli aspetti relativi al rapporto arte-teatro-vita che pirandello ha seminato in quasi tutte le sue opere e cito fra tutte il “così è (se vi pare)” o, in maniera ancora più evidente, “sei personaggi in cerca d’autore”.
Inoltre, non potevo non tener conto dei meravigliosi spettacoli diretti da giorgio de lullo, da massimo castri, da giorgio strehler, solo per citarne alcuni, che con le loro regie – nel corso dei miei studi universitari e post-universitari - mi hanno fatto riflettere su molteplici aspetti presenti nella drammaturgia pirandelliana.
Pur riducendola ad un unico atto, ho voluto dar vita a uno spettacolo teso a stimolare la riflessione e l’“at-tensione” dello spettatore conducendolo insieme ad attori e personaggi in quella “stanza della tortura” in cui pirandello fa fronteggiare magistralmente teatro e vita».
Web: teatrieculture.blogspot.it/
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