Incontro con l'autore Antonio Tagliente

MODERA: dott.ssa Nicoletta Colletta

Nel 1779, ad un anno dal suo ingresso in diocesi, l’arcivescovo
Giuseppe Capecelatro (1744-1836) fondava a Taranto un’accademia per lo studio
dei prodotti del territorio e del mare jonico. Il nobile e giovane ecclesiastico
sperava «che le replicate osservazioni [potessero] un giorno produrre alcun
vantaggio fondamentale per le arti e per le scienze».
Furono membri dell’istituzione diversi studiosi dell’epoca, uomini dotti ed
eruditi animati, più che da puri interessi naturalistici, dalla volontà della
promozione sociale del luogo. Di tali ricercatori Capecelatro fu ad un tempo
collega e mecenate.
La (breve) storia dell’accademia (troncata nel 1799 a causa del drammatico
arresto del suo fondatore e ispiratore), è ora ripercorsa nel volume di Antonio
Tagliente che, peraltro, pubblica in appendice anche un progetto di bonifica del
regio ingegnere Carlo Salerni, un lungo documento inedito rinvenuto tra le carte
di Capecelatro presso l’archivio storico diocesano di Taranto.
Con tale pubblicazione l’autore intende strappare all’oblio del tempo la vicenda
di una fondazione culturale in gran parte dimenticata.