Ritorna il Grand Tour della Terra delle Gravine, ormai alla sua ottava edizione, il tradizionale appuntamento dell’associazione Terra delle Gravine con i grandi itinerari storico-cultural-paesaggistici in terra jonica.
Il Grand Tour della Terra delle Gravine riprende il tema degli avventurosi viaggi che la giovane intellighenzia europea intraprendeva, fra Sette- e Ottocento, nei paesi mediterranei (e del Mezzogiorno d'Italia, in particolare) e ripropone un viaggio per come era inteso una volta: uno strumento per conoscere e crescere. E’ anche l’occasione per riappropriarsi di luoghi, di ricongiungersi con la memoria trasmessaci dai racconti di genitori e di nonni, di rivivere circostanze, sensazioni di cui si era persa la conoscenza.
Consiste in un viaggio lungo e faticoso (120 Km circa, percorsi in frazioni di 25-30 km ciascuna) che, allontanando i partecipanti dal comfort domestico, li immerge per 4 giorni nelle mille suggestioni del paesaggio per coglierne il senso dell'evoluzione, goderne della vista e dei profumi, ma anche ascoltare propri respiro e pensieri, nei lunghi tratti percorsi in solitario.
Il tema proposto per questa ottava edizione è IL CAMMINO DELLA VIA TARENTINA, da Taranto ad Egnazia.
Si partirà giovedì 1 maggio alle ore 8 dalla foce del fiume Tara per giungere, nel tardo pomeriggio di domenica 4 maggio, alle rovine di Egnazia sull’Adriatico.
LA STORIA DELLA STRADA
Dopo l’edizione dedicata alla Via Appia e quella al Tratturo Martinese, il tema della viabilità antica torna quindi a fornire suggestioni ed opportunità di viaggio. Si tratta questa volta di un itinerario trasversale rispetto alle tradizionali vie di lunga percorrenza, come le citate, una cosiddetta via istmica, che collegava cioè le opposte sponde marine: nel caso specifico Taranto sullo Jonio ed Egnazia sull’Adriatico.
Tale collegamento esisteva certamente sin dall’antichità, dato che le due città erano i principali centri della Apulia centrale, ma è nota di certo solo dal Medio Evo, essendo citata in alcuni documenti relativi al territorio di Castellano (Castellana Grotte) ed al santuario di Santa Maria del Barsento (Noci), nella Murgia centrale, quindi. Con l’abbandono di Egnazia e la crescita di Monopoli il terminale adriatico di questa importante direttrice si spostò più a Nord. Molti i documenti di Età Moderna che fanno riferimento alla sola frazione meridionale, il tratto compreso fra Taranto e Noci.
IL VIAGGIO
Il viaggio parte quindi dalla foce del fiume Tara, proseguirà lungo il fiume sino ad accostarsi alla gravina di Leucaspide, che seguirà transitando per le terre della omonima masseria e quelle di Accetta e Lamastuola. Giunti in corrispondenza della masseria della Pizzica devierà verso Crispiano ove avrà termine questa prima parte, dopo 26 Km circa di cammino.
Il secondo giorno sarà dedicato alla Murgia boscosa: si transiterà per il parco delle Pianelle percorrendo quindi un tratto del Tratturo Gorgo-Parco e di quello Martinese sino alla masseria-castello di Chiancarello. Da qui si proseguirà ungo l’antica strada che da Massafra conduceva a Noci, alla cui periferia terminerà la seconda giornata, dopo circa 30 Km di cammino.
Il terzo giorno percorrerà la ridente ed ordinata campagna fra Noci, Alberobello, Locorotondo e la frazione collinare di Fasano, con le loro contrade, singolare esempio di campagna pugliese fittamente popolata. Torneremo all’abbazia del Barsento ove rivisiteremo l’importante insediamento religioso, per quindi raggiungere la condotta principale dell’Acquedotto Pugliese, percorrendo la quale giungeremo a Laureto di Fasano, chiudendo qui il nostro terzo giorno di viaggio, dopo altri 30 Km di cammino.
L’ultima frazione di questo Grand Tour aggirerà la Selva di Fasano e discenderemo al di sotto della scarpata murgiana per il tramite d’un antico sentiero. Giunti nella ferace piana fasanese, percorreremo strade interpoderali toccando siti interessanti come il santuario (si dice di epoca longobarda) di Seppannibale per giungere infine, al termine di 26 Km di cammino al terminale adriatico del nostro percorso.
Web:
www.perieghesis.it