Si inaugura domenica 31 maggio, il nuovo Borgoinfesta, festival eco culturale che torna a Borgagne, piccola frazione di Melendugno (Lecce), fino a martedì 2 giugno, con la prima edizione del secondo decennio, momento di svolta e grandi novità per tutta la storia della manifestazione, quest’anno dedicata al tema “Voci di terra”.
Agricoltura organica e rigenerativa sono le coordinate entro cui si sviluppa l’intero programma di corsi, dibattiti e riflessioni che danno voce alla terra per raccontare una nuova storia di comunità, promuovendo uno stile di vita legato alla salute dei suoli, dei frutti e di riflesso delle persone.
A sugellare questo nuovo corso è una rappresentanza di Deafal, la Delegazione europea per l’agricoltura familiare di Asia, Africa e America Latina, che a Borgoinfesta 2015 porta testimonianze ed esempi di grande spessore, condividendo buone pratiche e preziose informazioni.
Come ogni anno il lungo corridoio a cielo aperto tra piazza Sant’Antonio e il Grande Olmo sarà puntellato di bancarelle del gusto con i piatti tipici della comunità di Borgagne, deliziosi pasticciotti e spumoni, prestigiosi vini e birre artigianali del Salento. Anche quest’anno, poi, i frantoi, la chiesa madre e i palazzi si fanno scrigno di mostre, collettive d’arte ed estemporanee di scultura.
Parallelamente alle attività culturali e d’intrattenimento l’associazione ‘Ngracalati tiene saldo il binomio Borgoinfesta-solidarietà, continuando la raccolta fondi che in questi anni ha sostenuto la costruzione di tre pozzi, l’allestimento di un dormitorio e il sostentamento dei ragazzi dell’orfanotrofio di Ouenou in Benin.
A celebrare la terra è anche il ricco programma musicale che taglia il nastro domenica 31 maggio con gli Almoraima che presentano in anteprima “Cafè Cantante”, disco, in uscita ad agosto, ispirato dal doppio tour in Messico e dalla feconda collaborazione con il contrabbassista cubano Pavel Molina. I brani battono sentieri attuali aprendo dialoghi tra flamenco e musica latino americana, alla ricerca di un passato e un presente. La stessa sera, l’appuntamento è anche con la prima nazionale dei Folkalore, gruppo borgagnese che porta sul palco l’album “Souvenir”, lavoro che intreccia il vecchio e il nuovo provando a musicare il pensiero “Salento, Terra e Libertà… quello che è stato e quello che sarà”, con la consapevolezza che, come affermano gli stessi artisti, “in questa primavera turistica”, il rischio sia di impacchettare tutto in un caratteristico e colorato souvenir. Ospite della serata è Marzia Stano con il suo ultimo singolo “Sotto i cieli dell’Ilva”.
Lunedì 1 giugno il palco è per le “Storie di uomini e nuvole” di Dario Muci e Valerio Daniele che narrano le vite quotidiane, l’impegno sociale, la denuncia, gli affanni di un Sud di ieri che somiglia tanto al Sud di oggi, quasi immobile, inesorabilmente preda delle stesse problematiche. Il repertorio affonda le radici nella tradizione salentina ma accoglie anche brani d’autore in un mélange di storie, timbri e musiche antiche e moderne al tempo stesso, per una tradizione rinnovata, viva, in continuo mutamento. Per la speciale occasione firmata Borgoinfesta il duo si arricchisce della partecipazione di Vito De Lorenzi, Redi Hasa e Mariasole De Pascali.
Martedì 2 giugno Borgoinfesta saluta i suoi avventori con un concerto diffuso nelle corti di Borgagne che vede protagonisti Andrea Presa e Kavita Sony con Transalento, un mix di suoni ancestrali in stile world-tribal-psychedelic, il “salentinian one man band” Claudio Miggiano e il coro dell’associazione La Sciciula di San Donato. Prima di lasciare spazio ai concerti sul palco, protagonista è Unzazap Bif Band, la banda contadina itinerante di Borgoinfesta diretta da Gianni Amati con la collaborazione di Emanuele Carcagni.
A seguire, la serata continua con “Fimmina, mare e focu” di Anna Cinzia Villani e MacuranOrchestra, un concerto che canta la donna con i suoni della musica tradizionale salentina, ma da una prospettiva insolita, tutta femminile.
PROGRAMMA COMPLETO SU www.borgoinfesta.it
Web:
www.borgoinfesta.it