LA BOHEME di GIACOMO PUCCINI
SCENE LIRICHE IN QUATTRO QUADRI
(Scene dalla Vie de Bohème di Henry Murger)
in collaborazione con Japan Apulia Festival
Bitonto, Teatro “Tommaso Traetta”
Venerdì, 02 maggio - ore 20.30
Sabato, 03 maggio - ore 20.30
Domenica, 04 maggio - ore 18.00
Platea euro 20,00 - I ordine e palchi centrali euro 15,00 - Altri palchi euro 10,00
Info per acquisto biglietti: Botteghino del Teatro Traetta, Largo Teatro, Bitonto - tel: 080 3742636
PERSONAGGI ed INTERPRETI
Mimì - Tomoyo Komura, Chikako Nagase, Yukiko Sughisita
MUSETTA - Miyuki Tanikawa, Mie Umino
RODOLFO, poeta - Yoshiaki Gyoten, Hiroki Kouno, Masahiro Nakagawa
MARCELLO, pittore - Kouichi Hamada, Carlo Rotunno, Seiji Ueda
SCHAUNARD, musicista - Pietro Barbieri, Nazario Pantaleo Gualano
COLLINE, filosofo - Teppei Kono
BENOIT, padrone di casa - Graziano De Pace
ALCINDORO, consigliere di Stato - Graziano De Pace
PARPIGNOL, venditore ambulante - Yuzo Ishikawa
pianoforte Piero Cassano
concertazione Vito Clemente
regia Luigi Travaglio
scene Il Palcoscenico
costumi Angela Gassi
Coro Lirico Giovanile “Città di Bitonto” – maestro del coro Giuseppe Maiorano
Coro di voci bianche “All’ottava” – maestro del coro Emanuela Aymone
disegno luci Giuseppe Ruggiero
assistente alla regia Domenico Formica Mengano
maestri collaboratori Stefania Paparella, Aya Yoshida, Sachiko Ishizuka
direttore di palcoscenico Nicola Cambione direttore di produzione Vincenzo Valla
La Bohème è un'opera lirica in quattro quadri di Giacomo Puccini. L'esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti bohémien, costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell'opera, ambientata nella Parigi del 1830.
ATTO I
E' a vigilia di Natale il pittore Marcello e il poeta Rodolfo tentano di scaldarsi con la fiamma di un caminetto che alimentano di volta in volta con il legno di una sedia e la carta di un poema scritto da quest'ultimo. Giunge il filosofo Colline, che si unisce agli amici. Infine il musicista Schaunard entra trionfante con un cesto pieno di cibo e la notizia di aver finalmente guadagnato qualche soldo. I festeggiamenti sono interrotti dall'inaspettata visita di Benoît, il padrone di casa venuto a reclamare l'affitto, che però viene liquidato con uno stratagemma. È quasi sera e i quattro bohémiens decidono di andare al caffè di Momus. Rodolfo si attarda un po' in casa, promettendo di raggiungerli.
Rimasto solo, Rodolfo sente bussare alla porta. È Mimì, giovine vicina di casa: le si è spento il lume e cerca una candela per poterlo riaccendere. Una volta riacceso il lume, la ragazza si sente male: è il primo sintomo della tisi. Andandosene si accorge di aver perso la chiave della stanza. Rodolfo la trova per primo ma la nasconde in una tasca, desideroso di passare ancora un po' di tempo con Mimì. Quando la sua mano incontra quella della giovane, il poeta le chiede di parlargli della sua vita. Mimì gli confida d'essere una ricamatrice di fiori e di vivere sola.
L'idillio dei due giovani, ormai ad un passo dal dichiararsi reciproco amore, viene interrotto dagli amici che, dalla strada, reclamano Rodolfo. Il poeta vorrebbe restare in casa con la giovane, ma Mimì propone di accompagnarlo.
ATTO II
Giunti al caffè Momus, il poeta presenta la nuova arrivata agli amici e le regala una cuffietta rosa. Al caffè si presenta anche Musetta, una vecchia fiamma di Marcello, che lei ha lasciato per tentare nuove avventure, accompagnata dal vecchio e ricco Alcindoro. Riconosciuto Marcello, Musetta fa di tutto per attirare la sua attenzione. Marcello non può resisterle e i due amanti, riconciliatisi, fuggono insieme agli altri amici.
ATTO III
Febbraio. Neve dappertutto. La vita in comune si è rivelata ben presto impossibile: le scene di gelosia fra Marcello e Musetta sono ormai continue, come pure i litigi e le incomprensioni fra Rodolfo e Mimì, accusata di leggerezza e di infedeltà. Per di più Rodolfo ha capito che Mimì è gravemente malata; i due vorrebbero separarsi, ma lo struggente rimpianto delle ore felici trascorse insieme li spinge a rinviare l'addio alla primavera. Frattanto Marcello e Musetta si separano dopo una furiosa lite.
ATTO IV
Marcello e Rodolfo si confidano le pene d'amore. All'improvviso sopraggiunge Musetta, che ha incontrato Mimì sofferente sulle scale, ormai prossima alla fine. Musetta manda Marcello a vendere i suoi orecchini per comperare medicine, ed esce lei stessa per cercare un manicotto che scaldi le mani gelide di Mimì. Anche Colline decide di vendere il suo vecchio cappotto, al quale è molto affezionato, per contribuire alle spese. Mimì si spegne dolcemente circondata dal calore degli amici e di Rodolfo che non ha mai smesso di amarla e che continua ad invocarne il nome fra lacrime e grida di dolore.
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