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"LA NAVE DI CARTA"
il Supercinema è in tutto e per tutto una eterotopia, termine coniato dal filosofo Michel Foucault, di cui quest'anno ricorre il trentennale della morte e alla cui opera è ispirato lo spettacolo “La nave di carta”, che sempre nel Supercinema andrà in scena.
Le eterotopie sono luoghi di passaggio, spazi di transizione, educazione: spazi di trasformazione del sé.Ogni civiltà e ogni epoca produce le proprie eterotopie. Nel nostro tempo esempi di eterotopie sono le case di riposo, le cliniche psichiatriche, le prigioni, i ricoveri per anziani, dove vengono raccolte tutte quelle potenze che, altrimenti, sfuggirebbero alla disciplina del potere moderno: la malattia, la follia, il crimine, la vecchiaia, e l'agonia. Eterotopie dell'incontro e della mescolanza di più luoghi sono il teatro, che realizza nel riquadro della scena tutta una serie di luoghi che sono estranei l'uno all'altro, il cinema, dove in una stanza chiusa viene riprodotto su uno schermo uno spazio tridimensionale che crea una profondità virtuale, o ancora il giardino che, almeno nel suo antico modello persiano, rappresentava una miniatura del mondo e delle sue gerarchie spirituali.
La nave è l’eterotopia per eccellenza:
«Un battello è un frammento di spazio galleggiante, un luogo senza luogo e che è affidato al contempo all'infinità del mare e che, di porto in porto, si spinge fino alle colonie per cercare ciò che nascondono di più prezioso nei loro giardini. Nelle civiltà senza battelli i sogni inaridiscono, lo spionaggio rimpiazza l'avventura, e la polizia i corsari».
Ci siamo ispirati al dipinto della "Nave dei folli" di Bosch, all'omonimo testo medievale di Brandt e all'opera di Foucault. Nel medioevo, infatti, esisteva l'usanza di affidare a questi battelli il carico di diversi, folli, esclusi dalla società. Essi sono prigionieri in mezzo alla più libera ed aperta delle strade: il mare. Passeggeri per eccellenza, solidamente incatenati all'infinito crocevia, cioè prigionieri del passaggio. Non si conosce il paese al quale approderanno, come quando attraccano non si sa da quale paese arrivino. La nave è sinonimo dell'Odissea dei difetti umani.
Corigliano d'Otranto (Lecce)
supercinema - via nitti
21,00 - 22,00
ingresso a pagamento
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