Quattro lingue per il Nuovo Volto di Taranto presso il Cantiere Maggese
Martedì 30 settembre torna il ciclo “Taranto – Il Nuovo Volto”, il talk socio-culturale che aveva debuttato nell’ottobre del 2012 all’interno de “Il Salotto Delle Muse” e che giunge ora al suo sessantatreesimo appuntamento, dal titolo “Generazione Y”.
L’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, presso il Cantiere Maggese, in via Cava, nel cuore del centro storico, organizza per le ore 18.30 un incontro finalizzato a diffondere la cultura del dialogo e della condivisione delle nostre diversità, con particolare attenzione verso il ponte generazionale che si crea tra gli operatori culturali del trentennio ’60/’70/’80 e i giovani che operano adesso nel panorama socio-artistico-culturale.
Dopo i saluti del presidente Luigi Pignatelli, di ritorno da una intensa attività di formazione e sperimentazione presso lo Junges Theater e il KAW di Leverkusen in Germania, Aldo Perrone, presidente dell’Associazione Culturale Gruppo Taranto, illustrerà la storia del Premio Taranto e le innumerevoli attività svolte dalla propria associazione, ora in gemellaggio con l’Hermes Academy Onlus.
Seguirà il reading teatralizzato a cura dell’attore Luigi Pignatelli e della performer newyorkese Iolanda Amodio, per la prima volta in scena assieme con “W”, elaborazione drammaturgica tratta da opere di Oscar Wilde e William Shakespeare, in lingua originale e in italiano.
È previsto l’intervento di Mariangela Lamanna, vice presidente del Comitato 16 Novembre Onlus, nato nel 2010 come rete informale di persone, malati di Sla, familiari e amici, che si riconoscono nella lettera aperta inviata al governo da Salvatore Usala e Alberto Damilano e considerano questa data un momento fondativo per la battaglia concreta dei malati in difesa della propria dignità.
Verrà poi proposto il reading teatralizzato “Partiamo!” di Inga Dreger, attrice e drammaturga tedesca di appena diciottanni, tra gli operatori culturali dello Junges Theater e del KAW di Leverkusen. Il testo riporta citazioni di Hermann Hesse, Mark Twain, Walter Whitman e Max Frisch e verrà portato in scena, in lingua tedesca e italiana, da allievi e insegnati dei vari laboratori di arti sceniche, visive e letterarie promossi dalla Hermes Academy Onlus.
Seguiranno la lectio magistralis dell’artista Filippo Girardi, il reading in francese e italiano “Libertà e/è Vita” a cura dell’insegnante madrelingua Hélène Francés e una serie di contributi artistici con il film-maker Andrea Annunziato, Daniela Bianchi, direttrice del Museo Bios Taras, la pianista Alessandra Corbelli, la studentessa Diletta Cozzolino, l’archeologa Lavinia Toschi.
In chiusura dell’evento, incentrato sul rapporto tra fragilità e forza, e che sarà documentato dalle telecamere di TarasTv, la danzatrice Simona Tempesta del gruppo Tarantanz e l’attore Luigi Pignatelli rievocheranno, attraverso la performance di teatro-danza “DiVincoli”, il mito di Pina Bausch. Tra le più importanti e note coreografe mondiali, la Bausch ha diretto dal 1973 il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, con sede a Wuppertal, in Germania. Il suo nome è legato al termine Tanztheater (teatro-danza), adottato negli anni ’70 da alcuni coreografi tedeschi – tra cui la stessa Bausch – per indicare un preciso progetto artistico che intende differenziarsi dal balletto e dalla danza moderna, che include elementi recitativi, come l’uso del gesto teatrale e della parola, con precise finalità drammaturgiche. La novità del suo lavoro non consiste tanto nell’invenzione di nuove forme e nuovi gesti, da riprodurre uguali a se stessi, quanto nell’interpretazione personale della forma che si vuole rappresentare, entrambe sostenute dal concetto basilare del rapporto (che è della danza così come di ogni forma di vera arte) tra fragilità e forza. I danzatori sono chiamati alla creazione delle pièces (che Bausch denomina stück) attraverso l’improvvisazione generata dalle domande che la coreografa pone loro. Per questo motivo gli interpreti della compagnia della Bausch vengono spesso denominati con il neologismo di danzattori. Infatti essi non ricoprono solamente il ruolo di danzatori, ma anche quello di attori e di autori dell'opera. Un altro elemento di novità è costituito dall'interazione tra i danzatori e la molteplicità di materiali scenici di derivazione strettamente teatrale – come le sedie del Café Müller – che la Bausch inserisce nelle sue composizioni. Da citare anche il legame interpersonale che seppe sempre intracciare coi suoi allievi, basato su un rapporto di reciproco rispetto e di affetto mai gridato ma profondissimo.
L’ingresso è libero e gratuito.
La foto di locandina, che ritrae Luigi Pignatelli, è di Giuliano Doro, fotoamatore e musicista tarantino.
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Per entrare a far parte di questa realtà associativa, iscrizioni ai corsi promossi dall’Hermes Academy Onlus, proposte, contattare il numero +39 346 622 6998 oppure l’indirizzo email luigi_pignatelli@hotmail.it
Per visionare il calendario completo delle iniziative, consultare il sito www.hermesacademy.blogspot.it
Web:
hermesacademy.blogspot.it/