In occasione dei 40 anni di presenza a Rutigliano di Archeoclub d’Italia, a cura della sede di Rutigliano e in collaborazione con l’Assessorato Comunale alla Cultura e al Turismo, il Gal del Sud Est Barese e la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali, è in programma Giovedì 23 Ottobre alle ore 18,00 nella Sala Conferenze di Palazzo San Domenico (via L. Tarantini n. 28), un convegno su: “40 Anni di Archeoclub a Rutigliano”.
Interverranno: Giuseppe Sorino, presidente Archeoclub d’Italia sede di Rutigliano (“Le scoperte archeologiche nel territorio di Rutigliano”); Nicola Valenzano, vice presidente Archeoclub d’Italia sede di Rutigliano (“La nascita di Archeoclub e le principali attività”); Letterio Munafò, vice presidente nazionale della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (“Importanza dei Beni Culturali: necessità di recupero, valorizzazione e fruizione”); Diego De Ceglia, cultore di storia locale (“La presenza ebraica a Rutigliano nel XV-XVI sec.”); Walter Scottucci, vice presidente nazionale di Archeoclub d’Italia; Vincenzo Defilippis, socio fondatore di Archeoclb d’Italia sede di Rutigliano; Pasquale Redavid, presidente del Gal del Sud Est Barese; Roberto Romagno, sindaco di Rutigliano.
Il convegno sarà introdotto e moderato dal giornalista Gianni Capotorto.
Al termine, consegna di riconoscimenti alle famiglie dei soci scomparsi distintisi nella storia della sede di Rutigliano e inaugurazione della Mostra fotografica “40 anni di Archeoclub a Rutigliano” e della Mostra itinerante “Cerealia: Cerere e il Mediterraneo”, curata dagli Archeoclub di Puglia; le mostre saranno visitabili, con ingresso libero, fino a Giovedì 30 Ottobre: dal Lunedì al Sabato dalle ore 18:30 alle 20:30; Domenica dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 18:30 alle 20:30.
Archeoclub d’Italia nasce a Roma nel 1971 come Centro di Documentazione Archeologica, con lo scopo di affiancare gli studiosi e gli esperti dell’archeologia nella diffusione della conoscenza del passato. Nello stesso anno iniziano a diffondersi le sedi locali che hanno nel territorio comunale la loro base operativa. La diffusione del patrimonio archeologico e storico-artistico su tutto il territorio nazionale è da sempre la più grande attrattiva dell’Italia, ma è anche la principale causa di difficoltà per la conservazione e la valorizzazione adeguata della nostra immensa ricchezza di arte, di cultura, di civiltà. Partendo da questa considerazione, i fondatori di Archeoclub d’Italia hanno superato i luoghi comuni di uno sterile e diffuso criticismo e hanno richiamato i cittadini italiani alla responsabilità e al dovere di collaborare con le istituzioni, in primo luogo Amministrazioni Comunali, Università e Soprintendenze, per la conservazione di un patrimonio che non ha uguali al mondo.
La sede di Rutigliano, tra le più longeve d’Italia, nasce nel 1973 grazie ad uno sparuto gruppo pioneristico che si propose di diffondere in città l’amore per lo studio della storia locale, con l’obiettivo di salvaguardare ciò che restava del retaggio di un passato ricco, messo a dura prova dall’ incuria e dall’ignavia degli uomini. Nello specifico nel gruppo nacque l’impegno a dedicarsi allo studio, alla salvaguardia, alla conservazione e valorizzazione delle zone archeologiche del nostro territorio. Pionieri furono giovani del tempo tra cui Enzo Poppa, Peppino Sorino, Pippo Catamo, Vincenzo Defilippis, Gianni Caso e Antonio Meliota, allora giovane assessore comunale alla Cultura. Ben presto animatrice del gruppo diventò la giovanissima Lia Damato, neolaureata in Lettere classiche e grande appassionata di archeologia che già si era resa promotrice di interessanti iniziative per mettere in risalto le grandi potenzialità dei nostri siti archeologici e dello scempio in cui versavano. Lia Damato subito sarebbe diventata una grande promotrice culturale della città, studiosa della storia locale e grande divulgatrice e propagatrice di una vera e propria coscienza storica e archeologica. In quegli anni l’Archeoclub registrò la partecipazione attiva di tanti rutiglianesi. È doveroso citare, tra i tanti, lo storico segretario dell’associazione Tonino D’Alba, Lillino Ciavarella, sindaco di Rutigliano all’epoca della posa della prima pietra del Museo Archeologico. Il periodo più fulgido l’Archeoclub l’ha vissuto sotto la presidenza di Nicola Didonna che resse le sorti dell’Associazione fino alla sua scomparsa nel 1995. Al suo nome sono legati gli importanti ritrovamenti archeologici nei terreni di sua proprietà in contrada Purgatorio (1976-1980) e la donazione del suolo in piazza XX Settembre su cui poi sarebbe stato edificato il Museo Civico Archeologico, dedicato ai suoi genitori.
Web:
www.comune.rutigliano.ba.it...