Roberto Ottaviano With Mat Modern Quartet & Sandro Savino
Jazz e dintorni
Concerti
Venerdì 30 Gennaio 2015 presso il Saloon Public House - Roccaforzata (TA), ci sarà il concerto del giovane trombettista tarantino Mattia Bonvissuto, in compagnia della sua band, il "Mat Modern Quartet", in collaborazione con il pianista materano Sandro Savino e con la partecipazione straordinaria di Roberto Ottaviano che metterà a dura prova la brevissima esperienza artistica del nostro ragazzo, intraprendente trombettista jazz, ma ben sorretto da una sezione ritmica di riguardo, infatti sono William Marino e Daniele Manco che riescono a valorizzare il lavoro di Mattia che può dare così eccellenti riscontri stilistici, ma al piano ci sarà anche Sandro Savino a supportare il modern quartet di Mattia, insieme alla spalla forte del papà Paolo che sarà sempre al suo fianco. Prima del concerto si esibiranno alcuni allievi della Francisco Tàrrega Music Academy con i loro laboratori musicali di eccellenza.
Roberto Ottaviano (sax)
Inizia a suonare come autodidatta le percussioni e il flauto, ma a cinque anni comincia a prendere lezioni di clarinetto al Conservatorio di Bari. Sotto l'influenza della musica di Lester Young e John Coltrane, scelse il sassofono.
Dopo aver studiato a Perugia sassofono classico con Federico Mondelci, partendo dalla tradizionale scuola francese, ha studiato armonia e composizione classica con Walter Boncompagni, Giacomo Manzoni e Luigi Nono. Grazie ad un fortuito incontro con Steve Lacy, ha concentrato molte attenzioni sul sax soprano.
Durante un soggiorno in America, ha anche studiato con Ran Blake, Bill Russo e George Russell composizione jazz e arrangiamento. Ottaviano ha militato in una big band locale con i musicisti ospiti come Buck Clayton, Ernie Wilkins, Benny Bailey e Sal Nistico; più tardi è stato un membro dell'orchestra di Andrea Centazzo, con le collaborazioni di Gianluigi Trovesi, Theo Jörgensmann, Franz Koglmann, Carlo Actis Dato, Radu Malfatti e Carlos Zingaro.
Ottaviano è conosciuto anche al di fuori dell'Italia attraverso la sua partecipazione a progetti con Franz Koglmann, Georg Gräwe, Ran Blake e Tiziana Ghiglioni. Nel 1983, ha pubblicato il suo primo album ( "Aspects") in nome proprio per Tactus Records, con Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu e Carlo Actis Dato.
Nel 1986 ha costituito un quartetto con Arrigo Cappellatti. Ottaviano ora ha più di dieci album a suo nome, in particolare sull'etichetta Splasc (h). Nel 1988 ha fondato l'ensemble di ottone "Six Mobilies", nel 1988 ha inciso un omaggio a Charles Mingus (Mingus - Portraits in six Colours )nel dicembre 1990 ha inciso l'album "Items from the Old Earth"..
Dal 1979, Ottaviano ha collaborato con numerosi musicisti jazz come Dizzy Gillespie, Art Farmer, Mal Waldron, Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Enrico Rava, Barre Phillips, Keith Tippett, Steve Swallow, Irene Schweizer, Kenny Wheeler, Henry Texier, Paul Bley, Aldo Romano, Myra Sant'Agnello, Tony Oxley, Misha Mengelberg, Han Bennink, Mario Schiano, Trilok Gurtu, la formazione coreana "Samulnori" e il "Canto Drums" di Pierre Favre. Ha suonato in molti americani ed jazz festival europei, come il Chicago Jazz Festival, il Festival di Musica Donaueschingen, il Jazz Festival di Berlino e il Festival del Jazz di Willisau.
Come insegnante di musica, ha svolto, tra l'altro, Corsi a Woodstock N.Y. e nei conservatori di Città del Messico, Vienna e Groningen, le istituzioni culturali di Urbino, Cagliari, Firenze, Roma e Siracusa. Roberto Ottaviano è anche l'autore del libro, "Il Sax: Lo strumento, la storia, le tecniche", pubblicato nella F. Muzzio Editore. Padova nel 1989. Inoltre, egli insegna musica jazz presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari.
Sandro Savino (piano)
Il pianista e percussionista Sandro Savino si forma musicalmente a Matera, Roma e in Olanda dove frequenta i prestigiosi conservatori di Den Haag e Rotterdam. E’ vincitore di numerosi concorsi come miglior pianista in Italia e all’estero come ad esempio il Luca Flores, Tuscia in jazz e il La Spezia Jazz Festival. Nel 2008 viene selezionato tra i migliori 6 giovani pianisti in Olanda.
Si é esibito in numerosi festival in Italia, Olanda, Belgio, Francia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Israele, Slovenia e Croazia. Ha avuto l’onore di suonare con musicisti del calibro di Peter Erskine, Brandford Marsalis, Eddie Gomez, Jeff Ballard e Dave Liebman.
La sua é una costante ricerca di nuove sonorità dove il ritmo gioca un ruolo determinante; un mix di tradizione afroamericana e sperimentazione squisitamente europea.
Mat Modern Quartet
Mattia Bonvissuto (tromba)
Paolo Bonvissuto (chitarra)
William Marino (basso)
Daniele Manco (batteria)
Questo primo progetto di Mattia Bonvissuto fa tanto pensare a Miles Davis, il suo "Mat Modertn Quartet" in effetti sembra rincorrere le sonorità del creatore del jazz-rock, quando Miles Davis con "Biches Brew" segnò la frattura tra il puro jazz modale ed una sorta di jazz fuso al rock, lasciando stupiti fans e jazzisti e amareggiando i puristi del mito di Davis. Ci fu chi rinnegò e tutt'ora rinnega la novità e chi invece ne condivide ancora l'avventura.
Adesso Mattia Bonvissuto si inoltra in questo universo di suoni cercando di iniziare la sua giovanissima carriera artistica con ciò che sa proporre, spontaneamente e sinceramente, uno strumento utilizzato con maestria ed un linguaggio tutto personale, senza riproduzioni della tradizione, forse un po immaturo per essere annoverato nella musica jazz, ma chi non lo sarebbe a 17 anni di età?
In questo progetto, Mattia si fa accompagnare da validi musicisti come William Marino al basso, Daniele Manco alla batteria e l'immancabile papà, che volentieri lo affianca sempre con affettuoso sostegno, Paolo Bonvissuto alla chitarra.
Roccaforzata (Taranto)
Saloon Public House
via madonna della camera 14
ore 21 30
ingresso a pagamento
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