“Cosa c’è di Diverso?” alla Libreria Ubik
Nell’ambito della seconda edizione del Mese della Cultura delle Differenze, sabato 3 e domenica 4 ottobre, torna, con la sua settima edizione, “Il Villaggio delle Differenze”, promosso dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto in collaborazione con la Libreria Ubik, con il Patrocinio Morale del Comune di Taranto, e con il supporto tecnico del CSV Taranto e della Rete IsolArcobaleno (composta, tra gli altri, da Libera, Amnesty International, A.N.P.I., Auser – Il Filo d’Argento).
Nel pomeriggio di domenica 4 ottobre la Libreria Ubik ospita, presso il nuovo spazio en plain air del caffè letterario sull’isola pedonale in Via Di Palma #69, a partire dalle ore 18.30, un nuovo appuntamento di “FaVoliamo”, ciclo di letture drammatizzate per bambini, promosso dal dicembre del 2013 dall’Associazione Culturale Hermes Academy, nel corso del quale Luigi Pignatelli ed i suoi allievi proporranno la lettura drammatizzata di alcune favole bandite dal sindaco di Venezia.
A seguire, la sala conferenze al prima piano di Via Di Palma #69 ospiterà il 61° appuntamento del ciclo “Cosa c’è di Diverso”, con una tavola rotonda su omo-transessualità, fede e studi di genere promossa dalla cellula provinciale di Arcigay Taranto, in collaborazione con la cellula locale di Agedo, e che prevede interventi di esponenti di varie confessioni religiose.
In un periodo in cui alcuni detrattori diffondono notizie diffamanti sull’operato delle associazioni LGBT e sul disegno di legge della senatrice Cirinnà, occorre sensibilizzare, informare e formare la cittadinanza in merito al testo del ddl; ai percorsi di educazione all’affettività promossi dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto nelle scuole dell’intera provincia da diversi anni; alla sentenza storica della Corte di Cassazione (che abolisce l’obbligatorietà dell’intervento di adeguamento degli organi riproduttivi alle persone transessuali, per le rettificazione degli atti anagrafici), alla “condanna all’amore” subita dall’Italia dalla Corte Europea dei Diritti Umani, la quale sollecita il Paese a riconoscere le unioni civili.
La manifestazione rientra nell’ambito delle attività del Centro di Ascolto LGBTQI, ospitato dal 24 giugno 2014 al 29 settembre 2015 presso la Biblioteca Comunale Acclavio (ora in cerca di una nuova sede operativa) e patrocinato moralmente da Comune di Taranto e Ufficio Provinciale della Consigliera di Parità, e nella campagna di sensibilizzazione verso giovani e meno giovani alla prevenzione a malattie sessualmente trasmissibili e la campagna di informazione e sensibilizzazione a fenomeni di omofobia, xenofobia, violenza di genere e cyberbullismo.
“Non essere etero in Italia oggi equivale ad essere cittadini di serie B, non poter godere di diritti inalienabili. – spiega Luigi Pignatelli, presidente della cellula provinciale di Arcigay –Cercare se stessi negli occhi della persona amata e dover essere costretti ad andare all’estero per sposarla, salvo poi tornare nel proprio Paese e ritrovarsi nubile/celibe, in quanto per la legge italiana tu ed il tuo sposo siete due perfetti estranei. Non poter essere al suo fianco, stringendo a te la sua mano, mentre è su un letto d’ospedale. Allevare, con amore pieno, un figlio che ti chiama mamma/papà, con la consapevolezza che quella splendida creatura gode di una tutela parziale dei diritti, poiché per lo stato italiano ha un solo genitore e se il tuo compagno o la tua compagna (suo genitore biologico) dovesse perdere la vita, tuo figlio diventerebbe orfano di stato. Combattere ogni giorno contro pregiudizi che ritenevi essere debellati, ma che ora sono tornati ad incatenare il tuo diritto all’amore, con veglie e manifestazioni, espressioni dell’odio e dell’ignoranza di chi, mosso da vera perversione (che nulla ha a che fare con il Dio dell’amore) ed egoismo, confonde la parola diritto con privilegio, inventa la teoria del gender e tenta in tutti i modi di impedirti di continuare a proporre percorsi sani di educazione all’affettività negli istituti di ogni ordine e grado, nonostante tu abbia sempre agito nella legalità, coinvolgendo tutti e tre gli attori dell’educazione e dell’istruzione scolastiche: docenti, alunni e genitori. Non essere etero in Italia può significare anche desiderare e, a volte, decidere di togliersi la vita, perché le ingiustizie, le offese, la violenza fisica e soprattutto psicologica assumono un peso troppo pesante da sopportare. Lo ribadiremo sabato 3 e domenica 4 ottobre, nel cuore del borgo umbertino, nel corso della settima edizione de Il Villaggio delle Differenze. E faremo anche festa, per celebrare e diffondere la cultura delle differenze. Un caleidoscopio di incantesimi coinvolgerà passanti e simpatizzanti dell’associazionismo LGBT e non solo. Bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani condivideranno, ancora una volta, momenti di gioia e confronto, rompendo il muro del silenzio, delle calunnie e dell’odio che alcuni movimenti omofobi erigono quotidianamente, con calunnie e offese gratuite. La fede in Dio e la ferma convinzione che la famiglia sia un valore da condividere e preservare non sono elementi di divisione: tutt’altro. La libertà di parola e di pensiero è un bene prezioso per l’umanità intera: va tutelato sempre e comunque. Ciò che conta è permettere a tutti di esprimersi. Ma l’omofobia non è un diritto di espressione: è oggettivamente un reato e, anche se in Italia la legge non lo contempla ancora, è una forma di discriminazione, pertanto reato. La vera Cultura è frutto di confronto e dialogo. Taranto è unita e sa bene che è solo valorizzando la diversità di cui ciascuno di noi è portatore sano che potrà crescere. La cultura delle differenze va difesa e diffusa. Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, sin dalla sua fondazione (15 settembre 2005), educa alla cultura delle differenze, anche e soprattutto nelle scuole. Taranto sta rinascendo solo mediante gli sforzi di realtà come quelle che rappresentiamo, grazie alla sussidiarietà orizzontale, grazie alla consapevolezza che una integrazione è sana quando ci si appropria di una identità di tipo dinamico, frutto di un incontro sincero e trasparente tra esseri sociali. Personalmente ho sempre invitato alle nostre iniziative anche rappresentanti di istituzioni e associazioni di stampo cattolico o comunque palesemente contrarie alla vision e alla mission dell’Associazione di cui sono presidente. Noi auspichiamo che il ddl Cirinnà prosegua il più celermente possibile il proprio iter in Parlamento e non venga ulteriormente depauperato del suo senso più profondo mediante infiniti emendamenti. L’ascolto e la condivisione delle nostre diversità producono ricchezza, sempre e comunque.”
Per visionare il calendario completo delle iniziative promosse dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto nella provincia di Taranto ed oltre, consultare il sito www.hermesacademy.blogspot.it
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www.hermesacademy.blogspot.it