Per aderire alle richieste di una troupe televisiva giapponese, Federico Fellini si lascia intervistare nel quadro di Cinecittà, là dove, nel 1940, arrivò, cronista sprovveduto e frastornato, per un "pezzo" su di una diva dell'epoca. L'occasione è buona per far rivivere quegli anni e quel mondo, colorito e vociante, che è il mondo dello spettacolo, in un viaggio nella memoria venato di nostalgia. Tutti lavorano con il regista, operatori, tecnici, attrezzisti, scenografi, assistenti vari e comparse, in una sostanziale e producente unità di intenti. Ora quei tempi sono passati, il tramvetto da Termini a Cinecittà non c'è più, Anita Ekberg e Marcello Mastroianni rivedono loro stessi nella celebre sequenza della Fontana di Trevi nella "Dolce vita", mentre i teatri di posa ci appaiono minacciosamente circondati da casermoni di cemento e perennemente aggrediti dalle antenne televisive. Eppure, tutta la gente del Cinema è ancora lì, rumorosa, tenace ma anche allegra, per lavorare con Fellini e per il Cinema.
DATA USCITA: 28 settembre 1997
GENERE: Commedia
ANNO: 1986
REGIA: Federico Fellini
ATTORI: Federico Fellini, Sergio Rubini, Antonella Ponziani, Maurizio Mein, Paola Liguori, Lara Wendel, Antonio Cantafora, Nadia Ottaviani, Anita Ekberg, Marcello Mastroianni, Tonino Delli Colli, Christian Borromeo, Adriana Facchetti, Ettore Geri, Eva Grimaldi, Armando Marra, Mario Miyakawa, Patrizia Sacchi, Antonello Zanini, Germana Dominici, Maria Teresa Battaglia, Roberta Carlucci, Pio di Savoia
SCENEGGIATURA: Federico Fellini, Gianfranco Angelucci
FOTOGRAFIA: Tonino Delli Colli
MONTAGGIO: Nino Baragli
MUSICHE: Nicola Piovani
PRODUZIONE: IBRAHIM MOUSSA PER ALJOSHA PRODUCTIONS, FERNLYN, CINECITTA', RAI 1
DISTRIBUZIONE: ACADEMY PICTURES (1987)
PAESE: Francia, Italia
DURATA: 112 Min
FORMATO: NORMALE A COLORI, KODAK
Curiosità:
"Un "piccolo" film di Fellini, partito come special televisivo e diventato nel corso delle riprese, un'opera di normale durata cinematografica. Federico il grande è già avviato sul viale del tramonto: ad alcune idee folgoranti se ne affiancano altre proprio di seconda mano. Se non altro è un film pensato, scritto e realizzato ignorando gli schemi abituali." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv')"Film di cinema sul cinema, di cui mostra retroscena e incantesimi, umanità e volgarità, ma anche i mezzi artigianali, l'attrezzeria. Come ammette lui stesso, Fellini è un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')"Con 'Intervista' Fellini torna ancora una volta a confidarci quasi affettuoso che ciò che può salvare è quello strumento di conoscenza, quel deposito di memoria individuale e collettiva, privata e pubblica, che è l'amarcord degli affetti e delle emozioni, le finzioni di fantasia, i retroterra vibratili e fervidi del lavoro. Possono apparire anacronistici, persino evasioni regressive, questi momenti che vengono di lontano, ma il pertugio salvifico è proprio qui, in questi modi felliniani di reinventare le piccole storie al margine della Storia, davanti a scenografie di finzione che tendono al sublime e si placano, non senza disparità e tensione, tra reale e metafora. Nel finale, visto che lo si chiede, Fellini ci illumina il set buio con un "raggio di sole", facendo ripetere l'ultimo ciak: romantico e bello nonostante ogni fastidio o delusione, resta questo "parlare cinema", per Fellini (ma anche forse per ciascuno di noi) l'artificio che ci può benevolmente spiazzare lasciandoci in dono un segno di speranza fuori dalla labirintica confusione del mondo d'oggi votato all'apocalisse.
Web:
www.cinemateatrodeitrulli.it