Cunti in tavola
Vita notturna
Teatri e auditorium
Cosa succede se un attore narratore e un cuoco si mettono insieme e combinano le loro arti? Il risultato di un tale impasto sono piatti da raccontare e storie da mangiare. Si potranno, infatti, assaporare dei racconti popolari combinati con piatti che riguardano proprio quei racconti. Durante la cena, per esempio, si gusteranno orecchiette con braciole e cacio ricotta mentre un giullare riporterà i commensali nel Medio Evo, un'atmosfera già suggerita dalla caratteristica ambientazione medievale del ristorante Alla Corte di Hyria, dove si svolgerà l'evento, che tra l'altro è adiacente al già suggestivo quartiere ebraico del centro storico di Oria. E mentre si mangerà la pecora cotta alla pignata, per fare un altro esempio, si gusteranno nel frattempo giullarate e racconti satirici, per poi proseguire con pettole e filastrocche. Sabato 6 aprile è consigliata una visita al centro storico di Oria dove in poche centinaia di metri si possono ammirare il castello svevo (per ora solo dall'esterno), la basilica cattedrale, il quartiere ebraico, Palazzo Martini, Il Sedile e molto altro ancora. A sera sensi e intelletto potranno viaggiare nella cultura popolare medievale.
Cunti in tavola è un evento teatral-culinario voluto ed organizzato dal titolare del ristorante, lo chef Dino Di Levrano e dall’attore-narratore Giuseppe Vitale. Quest’ultimo nato a Ceglie Messapica nel 1974, vive ad Oria. Dopo essersi interessato alla commedia dell’arte, grazie a un corso al teatro di Roma “La Sapienza”, ha iniziato una pluriennale ricerca all’interno della cultura popolare grazie alla quale ha frequentato anche un seminario di Dario Fo. Lavora nel frattempo anche per teatro, cinema, tv. In queste settimane sul piccolo schermo è stato visto su Rai Uno nei panni di Carrisi, il bidello cattivo di Tutta la musica del cuore.
Cunti in tavola è una sorta di giostra che gira attorno al mondo popolare. Un piccolo concerto di suoni, di espressioni dialettali, di onomatopee. Ci saranno anche dei culacchi: “racconti satirici salentini, a volte di spirito anticlericale” – come li definisce Alfredo Romano nella quinta di copertina di Lu nanni orcu (Besa editrice) – “che ricordano tanto gli episodi dell’Aretino, del Rabelais o del Bandello. Sono racconti che tratteggiano storie di paese e di costume, ma che hanno sempre uno sfondo moraleggiante”.
Oria (Brindisi)
Alla corte di Hyria
via francesco milizia 146
ore 21:00
ingresso con cena
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