da domenica 3 a domenica 24 novembre 2013
Versi...da bere. Recital e reading da bancone
Arte e fotografia
Teatro
VERSI... DA BERE - Rassegna di recital e reading da bancone - è il titolo che abbiamo voluto dare alla serie di iniziative che si svolgeranno al Circolo ARCI "LeCentoCittà" dal 3 al 24 novembre 2013.
La rassegna, ideata ed organizzata in collaborazione con l'ARCI di Crotone, il "Teatro della Maruca" di Crotone, l'associazione Radio Barrio e l'azienda City Drink, vuole essere un esperimento culturale innovativo atto a "portare" forme diverse di teatro all'interno di luoghi "inadatti" a quest'arte... il Circolo, appunto, ed il suo bancone.
Il programma, che segue, consta in ben sei appuntamenti, tra cui due spettacoli costruiti dagli attori del "Teatro della Maruca", la mostra fotografica sul teatro "IN FLAGRANZA DI TEATRO" di Gregorio Patanè ed il RECITAL DI E CON VINCENZO COSTANTINO, poeta ed autore della poesia "Le Cento Città" da cui prende il nome il nostro circolo.
DOMENICA 3 NOVEMBRE 2013
“ZAMPALESTA U CANE TEMPESTA” di e con Angelo Gallo. Lo spettacolo nasce dalla collaborazione artistica di Angelo Gallo con Gaspare Nasuto, burattinaio napoletano che dal 1989 ricerca per pulcinella nuove strade drammaturgiche di gusto contemporaneo. Il teatro dei burattini o delle guarattelle napoletane nasce presumibilmente cinquecento anni fa a Napoli e da questa magica città si è poi sviluppato e contaminato con altre culture mondiali permettendo a questa antica arte di sopravvivere e rigenerarsi. Angelo Gallo tenta con questo progetto di far entrare la Calabria nella mappa internazionale delle regioni con la tradizione autentica dei burattini ancora attiva. Prova a far ripartire l’arte dei burattini tradizionali fatti nel modo antico, attraverso la costruzione dei burattini intagliati nel legno dallo stesso burattinaio, la recitazione rigorosamente dal vivo e il movimento dei piccoli attori di legno. Tutto questo fa dello spettacolo una piccola perla per un pubblico di tutte le età.
“ZAMPALESTA U CANE TEMPESTA”
In un piccolo paese della calda Calabria, un cane lupo ridotto in catene dal suo padrone, scappa seminando il panico in tutta la comunità. Zampalesta incontra gli archetipi che hanno caratterizzato la terra calabra, in un susseguirsi di scene divertenti scopriremo che Zampalesta è il simbolo della paura verso la diversità o mostruosità degli animali. Sarà proprio il colpo di scena finale che ridarà il giusto equilibrio alla storia. Quando il pubblico capirà che le “buone maniere” non sono ridurre alla catena un uomo o un animale ma è l’insegnamento del rispetto per se per gli altri e per la natura.
VENERDÌ 8 NOVEMBRE 2013
presentazione mostra fotografica “IN FLAGRANZA DI TEATRO” di Gregorio Patanè.
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013
"RECITAL" DI E CON VINCENZO COSTANTINO
Voce: Vincenzo Costantino
Piano: Carmine Morcone
Un recital di canzoni e letture a partire dalla raccolta poetica CHI E' SENZA PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE e dal primo disco di Vincenzo Costantino SMOKE. Sulla scia della last generation, un assolo del milanese Cinaski, poeta, narratore, reader e neo-comunicatore e cantore part- time.La vita nelle sue dinamiche e attraverso i suoi molteplici aspetti non è comprensibile a tutti, attraverso l'osservazione che giorno per giorno faccio camminando per la strada provo a tradurla quando ci riesco, e a renderla più potabile anche grazie all'accompagnamento musicale di MELL MORCONE. La poesia è la cifra di questa potabilità, oggi più che mai.
DOMENICA 17 NOVEMBRE 2013
"DIARIO PRECARIO"
di e con Andrea Giuda - musiche di Francesco Cusato. La definizione di precarietà che risulta dal dizionario è, sommariamente, assenza di un certo equilibrio. La definizione di precarietà intesa in ambito sociale è quasi sempre riferita al lavoro, o meglio alla sua altalenante presenza/assenza che costringe i lavoratori ad una situazione, appunto, di precarietà non solo economica, ma che conseguentemente estende il suo raggio d'azione a tutte le sfere affettive, sociali, politiche e personali che circondano il precario. Giovanni Messincroce è uno di essi. Un trentenne. Un laureato-senza-lavoro che nutre le fila di un esercito generazionale ormai rassegnato a dover accontentarsi di mille lavori saltuari, espedienti vari e costante frustrazione per un futuro incerto e più che mai nebbioso. Giovanni ha una grande passione, la scrittura. Decide così di non stare più con le mani in mano, e visto che di tempo ne ha da “vendere”, comincia a raccontare al suo diario d'infanzia ritrovato per caso durante un trasloco, il suo ultimo anno di ricerca di lavoro in Italia, riprendendo da dove aveva lasciato, da quando era “felicemente inconsapevole”. Tra colloqui andati male, lavoretti saltuari, giorni di prova non retribuiti e tanta frustrazione, Giovanni Messincroce racconta i suoi giorni con spirito e sarcasmo, ma anche con tenerezza, caratteristiche di una generazione ormai disillusa e consapevole, ma che ha imparato a sorridere nonostante tutto.
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013
“INCONTRI”
Testi di: William Shakespeare, Italo Calvino, Charles e Mary Lamb
Con Carlo Gallo e Alessio Totaro
Al posto del sipario la copertina. Al posto del palcoscenico le pagine. Al posto degli attori la vostra fantasia. “Solo Shakespeare resta Shakespeare anche quando diventa un racconto”. Se poi alla poesia del più grande drammaturgo di tutti i tempi accostiamo il piglio e l’intelligenza di Italo Calvino ecco che gli “Incontri” diventano spiazzanti! Da una parte i grandi sentimenti, l’uomo e la donna che sfidano le convenzioni e il proprio destino; dall’altra la dura realtà: l’uomo e la donna che proprio non riescono a stare sulla stessa lunghezza d’onda! Se dopo 500 anni più le parole di Shakespeare sono ancora qui, se stiamo ancora a parlarne, ci sarà un motivo.
Ma…siamo sicuri che il vero amore esiste e resiste ad ogni cosa, ad ogni tempesta e ogni secondo che passa? Forse bisogna attraversare proprio quelle stesse tempeste per trovarlo davvero, forse serve davvero tanto coraggio per resistere. Ma il coraggio manca a troppe persone e molti si arrendono! Così Calvino ci dimostra come l’amore sia ostacolato dal caos degli impegni della vita quotidiana, dalle distanze ma soprattutto dall’incomunicabilità. Sono, per la più parte, storie di come una coppia non s’incontra storie che testimoniano come l’amore sia in realtà il frutto di un esperimento combinatorio.
“Incontri” apre uno spaccato sul mondo della coppia senza voler dare soluzioni, offrendo punti di vista, storie! Meccanismi e pulsioni che valgono la pena di essere raccontati.
DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013
“SECONDO ME LA DONNA”:le donne se la cantano, gli uomini se la suonano…
Recital al femminile con testi di Pirandello, Alicia Reyes, Pasolini, Franca Rame ed altri.
Con Roberta Sestito, Floriana Talotta, Ivan De Luca, Emanuele Sestito, Daniele Muscò.
"Secondo me, al principio, c'è sempre una donna." Da riflessioni come questa di Giorgio Gaber, parte l'idea di questo reading. Una panoramica sul mondo femminile usando come pre-testi alcuni autori come Alicia Reayes, Pasolini, Franca Rame e altri noti e meno noti, che meglio hanno descritto le contraddizioni e le armonie della donna. Frammenti di sguardi sugli altri e su se stesse si intrecciano col proseguire di una narrazione che riesce a emozionare ed emozionarsi, a farsi domande e cercare risposte. Un modo, un punto di vista altro della donna verso se stessa e verso il mondo. Le donne quindi se la cantano e se la recitano, gli uomini se la suonano. Infatti, ad accompagnare le voci cantanti e recitanti un trio di musicisti tutto al maschile, in contappunto e commento alle parole a volte taglienti, a volte dolci, ma sempre oneste della due attrici.
Si ringraziano per il sostegno alla rassegna: "Libreria Cerrelli" - "GattaCiCova" - "Goblin" Urban Clthng - Ageniza Viaggi "Milon Tours" - "La Vecchia Enoteca" - "IDEMEDIA" Information Tecnology - Ristorante "I Fantasia" - "Foto Digital Discount"
Ingresso riservato ai soci ARCI 2013
da domenica 3 a domenica 24 novembre 2013
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