La torre medievale di Porta di Maggio di Monte Castello di Vibio costituisce una delle due principali porte della cinta muraria, posta nel versante di sud est.
Dalla sommità della torre si può ammirare Todi e lo splendido panorama della Media Valle del Tevere.
I lavori di restauro hanno messo in evidenza le caratteristiche feritoie e le nicchie interne, nonché i merli che coronano la parte superiore della torre, tornata ad essere agibile grazie alla creazione di una scala interna.
Nella torre si trova oggi una raccolta di cimeli che testimoniano le vicende storiche di Monte Castello di Vibio.
Tra i tanti oggetti vi sono armi antiche, fregi, stemmi nobiliari, mappe catastali di fine Settecento e inizio Ottocento e reperti archeologici di epoca romana rinvenuti nei pressi del paese.
Degni di nota sono, oltre ad alcuni moschetti risalenti al primo Novecento, dei fucili a bacchetta del 1822, probabilmente utilizzati da alcuni garibaldini montecastellesi e una lettera autografa di Giuseppe Garibaldi, indirizzata nel 1862 al Comune di Monte Castello di Vibio.
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