E.BOSSO/F.LIBETTA Sinfonia n.1 - SONY MUSIC “Lighting Bosso” Francesco Libetta piano solo
Eventi geek
Parlare di Ezio Bosso è difficile, vi sono da abbattere molte barriere, vado diritto alla sua musica.
Questo doppio CD della Sony stampato anche in vinile, appena uscito e già distribuito su tutte le piattaforme digitali, contiene brani originali per pianoforte solo di Ezio Bosso, e la versione della Sinfonia n.1 (con violoncello obbligato) “Oceani” nella trascrizione ed esecuzione per pianoforte solo del famoso pianista Salentino Francesco Libetta, e segna una tappa importante nella diffusione della Musica del Maestro.
Sicuramente la musica di Bosso avrà la vita tipica di ogni musica che costruisce un proprio modo originale di rileggere i parametri e gli elementi costitutivi non avendo le sue composizioni, riferimenti ne formali, ne melodici, ne armonici con nessun altra musica. Per dirla con le parole di Libetta, “ Bosso trova macerie per terra e le usa per costruire altro. Non c’è neanche la posa consolatoria a forma di melodia schematica accompagnata”.
Eppure il suo mondo sonoro ha una potente carica emozionale che trattiene e coinvolge l’ascoltatore, appunto come la sua Sinfonia n.1 “Oceani”, e per tutta la lunga durata dell’esecuzione che è di oltre un’ora.
Ogni movimento della Sinfonia porta il nome di un oceano per cui i movimenti sono cinque più una cadenza prima del finale.
Bosso scrittore di musica è come un pittore dinanzi ad una tela, ritrae l’oceano con le sue enormi e violente onde che infrangono gli scogli mentre un migrante isolato osserva e fissa l’orizzonte. Descrive (in musica) quella forte sensazione dell’uomo e dei suoi pensieri difronte all’immensità della natura, dell’oceano, del suo mistero, della sua furia e della sua bellezza. Soffrendo di sinestesia, Bosso tutto ciò che guarda trasforma in suono, un suono che ha l’urgenza di essere fissato sul pentagramma, e la Sinfonia n.1 è così potente nei suoni dei suoi movimenti: Atlantico, Pacifico, Indiano, Artico e Antartico mentre
il violoncello solista simboleggia il desiderio di viaggio del migrante, …dell’Uomo e degli eventi della vita, come il VIANDANTE della WINTERRAISE, “Dove non sei li è la felicità”…Nostalgia intellettuale? (C.Lo Presti)
Ritornando a Libetta e alle sue parole, “Bosso ha puntato il dito sulla capacità della musica di essere magicamente vera, ha dato alla sua attività un senso utile e benefico a tutti”, parlando della sua trascrizione della sinfonia Oceani, con un senso di modestia dice: “Ho disorchestrato la sinfonia”.
Sembra un’affermazione semplice che chiarisce tutto ma non è così. Togliendo i colori orchestrali ad un lavoro così complesso contenente una esasperazione dell’emotività non indifferente, esplosiva, il materiale che rimane è talmente poco e quel poco sfugge a qualsiasi classificazione o analisi musicale, perché non rimane altro che linee, forme casuali, confini, barriere per usare ancora un termine di Libetta, e quindi bravissimo Il Maestro Salentino nel riuscire a riscriverla e a rendere con il pianoforte solo, tutta la potenza della sinfonia (non essendoci frasi musicali) e restituisce all’ascoltatore con la sua trascrizione e con la sua esecuzione, una situazione sonora emotiva esasperata che porta l’ascoltatore in uno stato di trans, proprio ciò che Bosso voleva dalla sua musica.
Libetta ne esce da gran Maestro e traccia una nuova via alla musica di Bosso, facendosi garante della sua funzionalità concertistica e togliendolo definitivamente dalla collocazione in cui si trova grazie a quelli che in vita lo hanno denigrato, attribuendo la sua popolarità alle sue condizioni di salute… meschinità dell’essere umano.
Bosso credeva fortemente nel potere della Musica: “è in grado di far vivere storie senza raccontarle”.
Salvatore Orlando
Napoli 24 novembre 2023
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Napoli (Napoli)
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ore 00:00
ingresso libero
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