Il complesso degli Incurabili è un sito monumentale di Napoli ubicato nel centro storico, non lontano dal decumano superiore (ora via dell'Anticaglia).
Dal 2010 una parte del complesso, inclusa la storica farmacia e la chiesa di Santa Maria del Popolo, fa parte del "museo delle arti sanitarie di Napoli".
Lo storico ospedale degli Incurabili, fondato nel 1521 da Maria Lorenza Longo che volle tener fede ad un voto fatto quando era vittima di una malattia che l'aveva paralizzata, oltre agli altri pregi, racchiude la notevolissima farmacia settecentesca realizzata da Bartolomeo Vecchione; essa, quasi del tutto intatta, è composta da due sale con l'originaria scaffalatura completamente in legno, sulla quale, sono presenti circa 400 preziosi vasi in maiolica dell'epoca, realizzati da Donato Massa.
Il complesso attesta un'attività umanitaria e sanitaria rivolta all'assistenza dei cosiddetti malati incurabili. Vi operò nel decennio francese Santa Giovanna Antida Thouret insieme alle aue Figlie della Carità. Dal 2010 è stato allestito all'interno di alcuni ambienti dell'edificio il museo delle arti sanitarie, che espone documenti di archivio, arredi, argenteria, sculture, strumenti sanitari risalenti all'antico ospedale e alcuni locali come la farmacia, la chiesa di Santa Maria del Popolo con la cappella Montalto e l'orto dei medici.
Il cortile vanta due fontane storiche, gli scaloni monumentali e il "pozzo dei pazzi", un pozzo dove venivano calate le persone in stato di agitazione per farle calmare.
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