La storia del cibo italiano è molto antica e rappresenta il pilastro della dieta mediterranea caratterizzata da ingredienti poveri ma salutari. Possiamo certamente dire che la nostra è la cucina sostenibile per antonomasia tanto che secondo gli esperti della FAO il cibo italiano ed è un immenso patrimonio da difendere. L’Italia è ricca di cibi e tradizioni locali tanto che in ogni territorio, ogni regione, ogni paese si posso scoprire prodotti e ricette che ne caratterizzano la cultura locale.
Nella valorizzazione delle tradizioni italiane, riteniamo sia fondamentale difendere le economie dei singoli territori. Infatti, rifacendoci alle parole di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, la forza dell’Italia e la sua eccellenza culinaria sta “nel mantenimento delle piccole produzioni, nell’agricoltura di prossimità, portatrice di qualità e valori identitari”.
I veri ambasciatori all’estero del gusto dei nostri territori sono sia gli Chef che tutti coloro che lavorano nel settore enogastronomico. La capacità di utilizzare materie prime locali è fondamentale nella difesa dei piccoli produttori e questo vale anche nel caso in cui chi ha fatto la scelta di andare a lavorare all’estero produce ed utilizza quanto viene prodotto localmente dando valore ai cibi ed ai piatti realizzati.
“Siamo sempre alla ricerca di nuove idee - dichiara Franco Peluso, fiduciario della Condotta Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche – per promuovere chi ama il proprio lavoro e desidera dare il proprio contributo nella difesa delle produzioni locali tanto quelle italiane che di altri territori esteri. La collaborazione internazionale è parte integrante delle nostre iniziative e poter coinvolgere professionisti impegnati a dare il loro contributo nel campo nell’enogastronomia rappresenta, senza ombra di dubbio, un motivo di orgoglio tutto italiano”
Nel corso della serata, quattro professionisti che vivono e lavorano all’estero saranno intervistati da Franco Peluso con la collaborazione di Federico Lubrani, fiduciario della condotta scozzese di Glasgow.
“L’incredibile talento e le esperienze professionali dei nostri ospiti – dichiara Peluso – ci porteranno a conoscere quattro diverse storie di chi vive e lavora in diverse località del mondo partendo da Barcellona con Francesco Cerutti (veterinario e proprietario di un caseificio urbano a Barcellona) per poi volare negli Stati Uniti ed incontrare Odette Fada (Chef a New York) e rientrare nel vecchio continente a Glasgow in Scozia e conoscere Giovanna Eusebi (chef di origini italiane) e chiudere con Alessandro Grano (chef) che qualche anno addietro ha lasciato la nostra Taranto per vivere e lavorare a Londra.”
Il forte legame creato negli ultimi tre anni tra Grottaglie e Glasgow ha visto la realizzazione di molti eventi il cui fine è sempre quello di far conoscere sia le storie delle persone che le peculiarità dei territori per stimolare curiosità ed interesse sia sul cibo ma soprattutto sull’importanza di un consumo consapevole legato alle origini ed alla tracciabilità delle materie prime.
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