Purtroppo, dopo aver letto le misure adottate dal governo col decreto in vigore da ieri sera (Misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19), ci ritroviamo costretti ad annullare e rinviare a data da stabilirsi l’Aperitivo d'Autore con Fabio Genovesi in programma oggi, giovedì 5 marzo, alle Tenute Eméra.
Lo comunichiamo con grande tristezza perché cancellare un evento (a meno di 24 ore dallo stesso) a cui lavorano da tempo tante persone, per cause non dipendenti dalla nostra volontà, è davvero mortificante. Non immaginavamo che la situazione dovesse evolversi in questo modo e che venissero presi dei provvedimenti così drastici. Eravamo convinti di vivere un’altra bella serata insieme alle tante persone che, nonostante tutto, avevano confermato la loro partecipazione. Ma niente da fare, tocca fermarsi.
La speranza è che si riesca a venire a capo della questione, nella sua globalità, in tempi brevi.
Non ci resta che ringraziare chi fino a qualche minuto fa stava lavorando con noi alacremente per la buona riuscita dell'evento: location, partner, casa editrice e tutti i collaboratori.
Arriveranno tempi migliori, stasera però il dispiacere è tanto.
Il
5 marzo va in scena il primo appuntamento dell’anno di
Aperitivo d’Autore, il format di
Volta la carta che coniuga la buona enogastronomia pugliese, la letteratura di qualità e la promozione dei bei luoghi del nostro territorio. Sarà con noi lo scrittore
Fabio Genovesi, con il quale parleremo del suo nuovo romanzo
Cadrò, sognando di volare (
Mondadori). Ospiterà l’evento un altro affascinante posto della provincia ionica: le
Tenute Eméra a
Lizzano, una masseria-cantina immersa in un grande vigneto a ridosso del mare.
Dopo il grande successo di
Chi manda le onde (Premio Strega Giovani) e di
Il mare dove non si tocca, lo scrittore toscano, più ispirato che mai, torna a farci sognare con la sua scrittura unica, che travolge ed emoziona come un’onda impetuosa. E ci racconta cosa vuol dire credere con coraggio in qualcosa.
Italia, 1998. Fabio, come tanti ragazzi della sua età, è prigioniero dentro una vita che non è la sua. Le circostanze, o il destino, lo porteranno a specchiarsi in un uomo che invece è condannato a realizzare il sogno di una vita sempre all’arrembaggio. Un uomo coraggioso, tormentato e solo: Marco Pantani. E attraverso “il Pirata”, e il sogno che ha incarnato, Genovesi racconta se stesso e una generazione.
Ad attendere il pubblico, come ogni volta, vi sarà un gustoso aperitivo artigianale preparato dal
Symposium Cafè, a cui verranno abbinati gli eccellenti vini “padroni di casa” di
Claudio Quarta Vignaiolo.
È partner dell’iniziativa anche la libreria AmicoLibro.
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Per partecipare all'evento è obbligatorio prenotare chiamando al numero
380.4385348 oppure scrivendo all'indirizzo email
aperitivodautore@gmail.com. I posti sono limitati.
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• L'AUTORE •
Fabio Genovesi è nato e vive a Forte dei Marmi, in provincia di Lucca. Il suo debutto letterario avviene nel 2008 con il romanzo "Versilia Rock City". "Esche vive" (Mondadori, 2011), il suo secondo romanzo, è stato tradotto in dieci Paesi. Per Laterza, invece, esce il saggio cult "Morte dei Marmi". Nel 2015, con "Chi manda le onde" (Mondadori), vince il Premio Strega Giovani ed entra anche nella cinquina dei titoli finalisti dello Strega. Sempre con Mondadori, nel 2017 pubblica il romanzo "Il mare dove non si tocca" (Premio Viareggio), nel 2019 il libro per ragazzi "Rolando del camposanto" e nel 2020 "Cadrò, sognando di volare". Collabora con il Corriere della Sera, La Lettura e Io Donna, e con RaiSport come commentatore del Giro d’Italia e del Tour de France. Scrive anche soggetti per il cinema e ha tradotto autori di culto come Hunter S. Thompson.
• IL LIBRO •
Hai presente quando la radio passa la canzone che ascoltavi sempre alle superiori, e ti immaginavi nel futuro, libero e felice di fare quel che volevi… Be’, se a sentirla il cuore ti si stringe e alla fine devi cambiare stazione, vuol dire che in quel futuro qualcosa non è andato come sognavi. Così è per Fabio, che ha ventiquattro anni e studia Giurisprudenza. La materia non lo entusiasma per niente, ma una serie di circostanze lo ha condotto lì, e lui non ha avuto la forza di opporsi. Perciò procede stancamente, fin quando – siamo nel 1998 – per evitare il servizio militare obbligatorio viene spedito in un ospizio per preti in cima ai monti. Qua il direttore è un ex missionario ottantenne ruvido e lunatico, che non esce dalla sua stanza perché non gli interessa più nulla, e tratta male tutti tranne Gina, una ragazza che si crede una gallina. Diversi come sono, qualcosa in comune Fabio e Don Basagni ce l’hanno: la passione per il ciclismo. Così iniziano a guardare insieme il Giro d’Italia, e trovano in Marco Pantani l’incarnazione di un sogno. Un uomo coraggioso, tormentato e solo, che si confronta con campioni colossali che hanno il loro punto di forza nella prudenza e nel controllo della corsa. Pantani invece non fa tanti calcoli, lui dà retta all’istinto e compie sforzi immani che gli permettono di spostare il confine, “il terribile confine tra il possibile e l’impossibile, tra quel che vorremmo fare e quel che si può”. Grazie a questa meravigliosa follia, Fabio e Don Basagni troveranno in sé un’audacia sepolta, e metteranno in discussione l’esistenza solida e affidabile che ormai erano abituati a sopportare.
• LA LOCATION •
Tenute Eméra deve il suo nome alla dea greca Hemera che simboleggia la luce del giorno: un tributo alla cultura della Magna Grecia ma anche alla posizione geografica delle tenute, situate nella penisola salentina, il lembo più orientale d’Italia che per primo assiste al sorgere del sole. Tenute Eméra, a Lizzano, è la più grande delle cantine di Claudio Quarta, lo scienziato pugliese che dopo aver girato il mondo ha deciso di rimettere radici a sud, nella sua Puglia (e in Campania) per diventare vignaiolo. Insieme alla figlia Alessandra, che ha scelto anche lei di seguirlo fra vigne e bottaie, produce magnifici vini di territorio, espressione dei terroir e dei vitigni autoctoni. Sguardo visionario e propensione all’accoglienza, padre e figlia sono sempre pronti a raccontare la loro storia, i loro vini, e le tradizioni del territorio attraverso iniziative di enoturismo e la loro Cantina con cucina. La cantina è una struttura ipogea disposta su tre livelli, costruita sfruttando un salto di quota naturale di 7 metri sul livello del mare e scavando per ulteriori 13 metri. Il tetto della cantina è completamente ricoperto da un prato che assicura il necessario isolamento termico e contribuisce fortemente all’abbattimento dei consumi energetici. Il vigneto, a ridosso del mare, si estende su una proprietà di circa 80 ettari, di cui quasi 50 vitati nel 2007. Una bellezza struggente accoglie il visitatore che a due passi, immerso nella campagna, trova anche l’antico Casino Nitti (anch’esso di proprietà della famiglia Quarta), appartenuto al primo Presidente del Consiglio del Regno d’Italia del primo dopoguerra, Francesco Saverio Nitti.
• I VINI •
Tre cantine, tre diversi territori, un unico obiettivo: produrre vini capaci di “raccontare” il Sud che emoziona. Rispetto per le tradizioni e propensione al futuro rappresentano la bussola di Claudio Quarta Vignaiolo nel suo progetto di reinterpretare l’eccellenza vinicola, con lo sguardo fisso su ricerca e sostenibilità. La storia enologica di Claudio Quarta inizia nel 2005, con la decisione di abbandonare il camice e una brillante carriera da ricercatore e da imprenditore farmaceutico, per indossare i panni del vignaiolo. Claudio Quarta non diviene semplicemente un produttore, ma dà vita a qualcosa di più: le sue cantine incarnano una filosofia, un modo di essere, di pensare (o ripensare) la terra e le sue vocazioni, le tradizioni e quella innovazione che gli è da sempre congenita. E c’è anche l’amore per il bello, non solo in senso estetico, ma come stile di vita che diviene un tutt’uno nel suo stile imprenditoriale, nel modo di fare impresa e di produrre vini di grandissima qualità. Alle Tenute Eméra di Lizzano si producono nove pregiate etichette: Amure (Puglia Bianco Igp), Anima di Chardonnay (Puglia Bianco Igp), Rose (Salento Rosato Negroamaro Igt), Qu.Ale (Salento Rosso Igp), Salice Salentino (Salice Salentino Rosso Dop), Anima di Negroamaro (Lizzano Negroamaro Dop Superiore), Anima di Primitivo (Primitivo di Manduria Dop), Sud del Sud (Salento Rosso Igp), Oro di Eméra (Primitivo di Manduria Dop). Altre etichette vengono prodotte nelle altre due cantine di Claudio Quarta Vignaiolo: la Cantina Sanpaolo (a Torrioni, in provincia di Avellino) e la Cantina Moros (a Guagnano, in provincia di Lecce).
Web:
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