da domenica 11 a lunedì 12 maggio 2014
L’Ouverture del Don Giovanni di Mozart con l’Orchestra Sinfonica di Roma
Classica e Lirica
Concerti
L’Ouverture del Don Giovanni di Mozart con l’Orchestra Sinfonica di Roma, patrocinata dalla Fondazione Roma Arte e Musei Direttore Artistico e Musicale Maestro Francesco La Vecchia, domenica 11 maggio alle ore 17:30 e lunedì 12 alle ore 20:30, Auditorium Conciliazione. In programma anche il Concerto in La minore per pianoforte e orchestra Op. 16 di Grieg e la Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551 “Jupiter” di Mozart. Dirige il Maestro Eduardo Alvarez. Henri Sigfridsson, pianoforte
Don Giovanni (titolo originale: Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni, K 527) è la seconda delle tre opere italiane che Wolfgang Amadeus Mozart scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte. Precede Così fan tutte (K 588) e segue Le nozze di Figaro (K 492), e venne composta tra il marzo e l'ottobre del 1787, quando Mozart aveva 31 anni. Commissionata dall'imperatore Giuseppe II, non andò tuttavia in scena per la prima volta a Vienna, bensì al Teatro degli Stati di Praga. Il filosofo danese Søren Kierkegaard scrisse un lungo saggio in cui afferma, citando Charles Gounod, che il Don Giovanni è “un lavoro senza macchia, di ininterrotta perfezione”. Nel Don Giovanni , considerato uno dei massimi capolavori di Mozart, vi è il riflesso di tutto il genio mozartiano e di un Settecento musicale giunto ormai all'apice del suo fulgore e alle porte dell'ormai prossimo Romanticismo. L’Ouverture si svolge secondo la struttura classica della forma sonata, anche se la tensione iniziale permane durante la presentazione e lo svolgimento dei vari temi, ovvero l’Andante con moto che ricomparirà in diverse parti dell’Opera, tra cui il finale in cui il protagonista viene trascinato all’inferno, e un Allegro dal carattere festoso che, offrendo qualche attimo di distensione, si inserisce come un momento dialettico nell’economia generale dell’Ouverture.
La Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551, anche nota come Jupiter, è l'ultima sinfonia di Wolfgang Amadeus Mozart, completata a Vienna il 10 agosto 1788, undici anni dopo il Don Giovanni. Essa è l'ultima di un ciclo di tre sinfonie (le altre sono la n. 39 e la n. 40) composte in rapida successione durante l'estate del 1788. Il titolo, col suo rimando mitologico a Giove, non fu assegnato dal compositore ma probabilmente dall'impresario inglese Johann Peter Salomon, allo scopo di evidenziare il carattere grandioso e divino che caratterizza quest'ultima composizione strumentale di Mozart. Non è possibile stabilire se la sinfonia sia mai stata eseguita prima della morte del compositore. Come nella sinfonia n. 40, anche qui non è presente un'introduzione. Un attacco iniziale deciso definisce l'atmosfera dell'allegro vivace irruente, ma con più interposizioni di temi lasciati quasi interamente ai violini.?L'andante inizia sommessamente e solo successivamente si sviluppa temi drammatici che nel finale si trasformano in toni di rassegnazione.?Il minuetto è costituito da una serie di temi semplici che ci riportano ad una certa tranquillità.?Il finale attacca con un tema di fuga che sarà ripreso più volte con modifiche contrappuntistiche e si arricchisce di espressione nel suo ripetersi.
Il Concerto per pianoforte e orchestra in La minore (op. 16) è l'unico concerto per strumento solista e orchestra completato da Edvard Grieg. Costituisce una delle opere più popolari del compositore norvegese ed uno dei più famosi concerti per pianoforte. Fu scritto nel 1868 a Søllerød in Danimarca, durante uno dei vari soggiorni che Grieg fece nel posto per beneficiare di un clima più caldo rispetto a quello della sua nativa Norvegia. Il concerto è spesso paragonato al Concerto per pianoforte di Schumann: è nella stessa tonalità, la fioritura discendente in apertura è simile e lo stile complessivo è considerato essere più vicino a Schumann che a qualunque altro compositore. Grieg aveva ascoltato il concerto di Schumann suonato da Clara Schumann a Lipsia nel 1858 e fu molto influenzato dallo stile di Schumann in generale, avendo avuto come insegnante di piano Ernst Ferdinand Wenzel, amico dello stesso Schumann.
L'opera rivela inoltre l'interesse di Grieg per la musica popolare norvegese: la fioritura iniziale è basata su un motivo composto da una seconda minore discendente (vedere intervallo in musica), seguita da una terza maggiore discendente, il che è tipico della musica popolare norvegese. Questo tipico motivo ricorre anche in altre opere di Grieg. Nell'ultimo movimento del concerto si riscontrano diverse similitudini con l'Halling (danza popolare norvegese) ed imitazioni dell'Hardanger (violino popolare norvegese).
Orario botteghino: Dal Martedì al Venerdì: Ore 12.00 - 18.00 | Lunedì: Ore 12.00 - 19.30 | Domenica: Ore 15.30 - 16.30
La Domenica e il Lunedì è possibile acquistare gli abbonamenti fino ad un ora prima del concerto.
Via della Conciliazione, 4 - 00193 Roma
da domenica 11 a lunedì 12 maggio 2014
Roma (Roma)
Auditorium della Conciliazione
Via della Conciliazione, 4
domenica 11 maggio alle ore 17:30 e lunedì 12 alle ore 20:30
ingresso a pagamento
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