Mozart

Dal nucleo familiare alla vita reale per narrare una storia. Questo riassume il mio progetto artistico dedicato a Dražen Petrović, leggenda della pallacanestro scomparsa nel 1993, che quest'anno avrebbe compiuto 60 anni. Sessanta come le immagini esposte al Teatro Portaportese, che illustrano i movimenti del basket in contesti insoliti e le danze proposte nel gioco per raggiungere gli obiettivi in campo. Per realizzarle, ho lavorato con le persone a me più care e ho collaborato con l'Associazione Il Filo della Torre, che coinvolge giovani con autismo nel mondo del basket, promuovendo un percorso di crescita quotidiano attorno ai ragazzi con disabilità.
Un album di ricordi un po’ ingiallito, usurato dal tempo, con quell’irresistibile effetto pergamena, che in qualche modo restituisce curiosità, ripropone autorevolezza dei soggetti e dà quel senso di mistero, per le facce un po’ segnate, scolorite, cancellate. E quei profili, densi di segreti, stimolano tutt’ora fantasie per interpretare pensieri e vita dei protagonisti in pellicola. Questo è quello che mi è venuto in mente quando ho pensato di rendere omaggio a uno degli idoli più grandi della mia adolescenza, Dražen Petrović.
Il mio omaggio vuole sfiorarlo, senza presunzione, da ammiratore di ciò che lui ha indotto attraverso l’arte della pallacanestro. Dražen è la mia compagna che si allunga per prendere la palla su un muro simile a un pianoforte, è suo figlio, che attraverso un movimento richiama suo fratello, ed è ancora la mia compagna che scala muri, offre un assist, di fronte al mare, davanti al cielo.
Emiliano Bartolucci autore della mostra

“Le fotografie in esposizione, sono fortemente ispirate alla fotografia minimalista, a quella est europea, ma influenzate dalla ritrattistica nostrana, contemporanea e d’avanguardia.
"Mozart" è un “conflitto” di sequenze, realizzate in coppia o trittici, in cui l’aspetto ricorrente è più cromatico che altro, in cui la ripetitività diventa lo scopo del gioco”.
Andrea Scaramuzza curatore della mostra

Dal 18 maggio al 31 luglio il Teatro Portaportese di Roma ospita nel foyer un'esposizione fotografica inedita di Emiliano Bartolucci, dedicata a una leggenda della pallacanestro.
La mostra, intitolata "Mozart" in onore del genio di Dražen Petrović, si distingue per la sua delicatezza e originalità, offrendo uno sguardo diverso sulla vita e la carriera di questo campione.
Le immagini, caratterizzate da una semplicità elegante, catturano i gesti distintivi, il gioco e la costante ricerca di perfezionamento personale del talento croato. Attraverso una serie di scatti, viene enfatizzata l'ossessione per il dettaglio e la determinazione nel perseguire il successo.
La mostra, che rispetta la sfera privata del protagonista, si concentra esclusivamente sul mito che si è creato intorno alla sua figura, grazie alla straordinaria carriera percorsa. Le fotografie mostrano insoliti protagonisti in movimenti iconici del basket e in luoghi fuori dal comune. Le pose selezionate catturano l'azione, spesso con i soggetti visti di spalle o di profilo, senza mai rivelare i volti, quasi fossero osservati dalle tribune.
Le immagini esposte si fondono in modo armonioso, stimolando la fantasia degli spettatori e generando un coinvolgimento emotivo profondo, offrendo un vibrante omaggio alla grandezza di questo eccezionale campione. Questa mostra merita di essere visitata con calma, in un luogo affascinante della nostra città ricco di riferimenti culturali con un sottile aroma pasoliniano.
Eduardo Lubrano co-curatore della mostra

Web: emilianobartolucci.com