da mercoledì 18 a domenica 29 dicembre 2013
in mostra
Grand jeté di Luciano Usai
Arte e fotografia
Siamo abituati a pensare che “nessuno è profeta nella propria patria”, ma forse il caso di Luciano Usai, artista di fama internazionale, sarebbe l’eccezione che conferma la regola. Luciano Usai nasce il 31 luglio 1972 a La Maddalena, ma cresce e si forma a Roma. Frequenta il liceo artistico e guidato dalla sua passione per la fotografia diviene assistente di importanti studi fotografici romani. Tramite agenzie di stampa collabora con diverse testate giornalistiche, interessandosi fin dagli esordi allo spettacolo e alla moda.
Attualmente è fotografo e insegnante di posa e storia di fotografia della moda all'Accademia Internazionale di Alta Moda e Costume "Koefia" di Roma. Durante il periodo universitario, in cui studia Architettura, incontra Arturo Patten con cui intesse un rapporto di reciproca stima e amicizia che non mancherà di
influenzare alcune scelte del giovane fotografo, ad esempio il grande interesse per la qualità e i processi di stampa delle foto in bianco e nero, che Usai cura personalmente. Usai inizia lo studio del movimento fin dal 1992: oggetto di indagine è il corpo nello spazio urbano, il volo degli uccelli, l’acqua, gli alberi curvati dal vento e le onde del mare de La Maddalena; sperimenta, spesso senza stampare, scatti con la camera ferma o in movimento. Dal 2004 si è affacciato sulla scena internazionale lavorando tra Chicago, New York e Parigi. Nel maggio del 2006 ha la prima personale a Milano, al Grand Hotel Plaza, dal titolo “Reperti urbani”. Nell’ottobre dello stesso anno è invitato ad esporre a Parigi, presso l’Accademia di musica Kostantin Bogino; nasce così la mostra “Musica e Danza”, incentrata su una serie di immagini che colgono il rapporto tra corpo in movimento e architettura. Nel 2007, Usai espone a Roma, presso la Galleria 196, nella personale “Il cuore della danza” a cura di Sabine Frantellizzi. Le fotografie scattate da Luciano Usai negli ultimi cinque anni sono espressione dell’appassionata ricerca condotta dal fotografo intorno al movimento e alla danza. Sono immagini che evocano la leggerezza e lo scatto, la grazia e la forza del corpo che si piega alla musica; immagini “mosse”, indistinte e al tempo stesso definite nei particolari. Dal 2001, per poter seguire meglio le movenze dei ballerini che ritrae, inizia a studiare danza classica con Elisabeth Mac Dowell.
Da questi due anni di studio nascono le prime immagini in cui Usai, in una meditata riflessione sull’arte di Degas, usa la macchina fotografica come un pennello: Compagna di danza e Cinecittà (esposte per la prima volta nel 2006 a Milano); a queste segue una serie di fotografie che ritraggono artisti della danza classica come Vladimir Derevianko, Roberto Bolle e Alessandra Ferri, ma anche ballerini meno noti e allievi dell’Accademia Nazionale di Roma. L’interesse di Usai per la danza travalica i generi: non mancano scatti che colgono l’essenza del movimento del flamenco e del tango. Le fotografie di Luciano Usai, pur nascendo nell’epoca del digitale, non sono elaborate al computer; scie di colore e colpi di luce, così come l’obiettivo li coglie, dipingono figurazioni a cui il fotografo spesso assegna nomi evocativi, ironici o suggestivi. Dal 6 dicembre 2008 al 25 gennaio 2009 ha una personale dal titolo ARABESQUE per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, presso il Museo Boncompagni Ludovisi. Ad aprile 2009 espone nel palazzo Farnese a Caprarola per la settimana della cultura. Da luglio a novembre 2009 viaggia tra Asia, Europa e il Brasile dove curerà delle ricerche sullo studio del paesaggio e la danze tipiche. Attratto dalla luce e
dall’interazione tra questa e l’architettura, gli oggetti e le persone, parallelamente all’attività di fotografo di scena, dal 2011 e 2013 disegna e cura le luci per spettacoli teatrali, cortometraggi e documentari in Cile, Argentina, Singapore, Cambogia, Filippine, Africa e Senegal. Per il 2014 è prevista una mostra a Santiago del Cile, nel centro culturale di Providencia.
da mercoledì 18 a domenica 29 dicembre 2013
Roma (Roma)
Villa Brasini 489
Via Flaminia Vecchia 489
Dalle 10:30 alle 20:30
ingresso libero
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