PALAZZO TE COMPIE CINQUECENTO ANNI
Una delle più sorprendenti opere d’arte e di architettura del Rinascimento italiano
celebra l’importante anniversario rinnovando la sua vocazione
a luogo di ispirazione, formazione e creatività
L’anno di iniziative si apre con i riallestimenti delle prime sale e con la mostra
Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te, a cura di Claudia Cieri Via,
con importanti prestiti da Museo del Louvre, Albertina, Prado, Galleria Borghese e Uffizi per enfatizzare la forza immaginifica dello straordinario percorso monumentale
Dal 29 marzo 2025 Palazzo Te si mostra come non è mai stato visto
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Installation view Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te, 2025 - Foto Gian Maria Pontiroli
Palazzo Te
Viale Te 13, Mantova
www.palazzote.it
Mantova, 28 marzo 2025. La Fondazione Palazzo Te inaugura le celebrazioni del Cinquecentenario di questo luogo di meraviglia, scaturito da un’utopia artistica e politica destinata a cambiare la storia dell’architettura e della pittura, un luogo capace ancora oggi di ispirare sogni, visioni, creatività.
Nato dal genio di Giulio Romano e dall’ascesa di Federico II Gonzaga, due giovani uomini capaci di condensare nel loro impegno la gloria del passato e una grandezza da conquistare, Palazzo Te racconta un sogno fatto di trasformazioni, pace, eroismo ed erotismo, che ancora oggi affascina il pubblico di tutto il mondo.
In questo Palazzo-Wunderkammer l’omaggio all’Antico e la reverenza per il Gonzaga si intrecciano in uno spartito colto e raffinatissimo di rimandi letterari e mitologici, sapientemente pensati per provocare meraviglia. Due narrazioni spiccano sulle altre, dando vita a due opere immortali di Giulio Romano: la camera angolare con la Favola di Amore e Psiche, e quella dedicata alla Caduta dei Giganti, entrambe ormai entrate nell’immaginario visivo universale.
«Palazzo Te è una spettacolare macchina scenica e teatrale, composta da un sistema preciso di rimandi tra architettura, scultura, pittura, letteratura, mitologia, fantasia e scienza – commenta Stefano Baia Curioni, direttore di Palazzo Te –. Come se le arti assieme abbiano saputo sprigionare un luogo in cui ci si trasforma, proiettati in una dimensione fantastica, ancora più che arcaicamente mitica, in cui gli dèi sono o sembrano a portata di mano, nelle loro intimità, amori, avventure, battaglie, paure e vittorie. Illusione, gioco, utopia: Rabelais e Ficino, Ariosto e Raffaello, Aretino e Boiardo. Teatro estremo ed incompiuto».
Ed è proprio a partire dal percorso monumentale che si è voluti intervenire con il riallestimento delle sale introduttive con una nuova contestualizzazione della narrativa che coinvolge anche il percorso di visita, enfatizzando la forza immaginifica di questo straordinario luogo. Il visitatore viene accolto da un racconto coinvolgente sulla Mantova cinquecentesca e sul clima culturale e politico in cui Federico II Gonzaga e Giulio Romano danno forma la progetto di Palazzo Te.
La straordinarietà del palazzo si presenta come un unicum nella storia delle committenze gonzaghesche e delle realizzazioni di Giulio: iniziato nel 1525 e concluso nel 1535, luogo di corte, intimità e festa, il Te ospita due volte l’imperatore Carlo V. La sua architettura, intercalata a pittura e letteratura, disegna un luogo in cui le drammatiche trasformazioni politiche del tempo si rispecchiano in un’agenda umanistica e politica.
Web:
www.palazzote.it