Massimo Donno
presenta
La Spada e l'incanto - liberamente ispirato al Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi.
Un concerto che esplora la straordinaria attualità della prima opera letteraria italiana. Si parla di ambiente, di clima, di terra, di migrazione e Mediterraneo attraverso le canzoni che compongono il disco, pubblicato il 16 maggio scorso per Squilibri Editore. Il Tour di presentazione ha toccato oltre 60 città italiane ed è stato presentato anche all'estero, tra Lussemburgo, Francia, Belgio, Svizzera, ecc.
Con Massimo Donno: chitarra e voce;
Emanuele Coluccia: fiati
Il live sarà giovedì 27 novembre alle ore 21:00 presso la chiesa di San Pietro in Castello, situata nell'omonima via, nel cuore del centro storico di Ascoli Piceno.
Per informazioni e prenotazioni: 3927026114
"Ecco un disco di spessore e di compiuto umanesimo che sarebbe piaciuto molto al grande Goffredo Fofi. Massimo Donno l'ho concepito dalla sua campagna pugliese, poi s’è messo attorno Riccardo Tesi con organetto, synth e le sue splendide idee di arrangiamento, e, tra gli altri, Redi Hasa col suo violoncello, due signore del canto come Maria Mazzotta e Rachele Andrioli col suo coro. Nove canzoni e un remix notevole per ribadire quanto aveva intuito il visionario Francesco del Cantico delle Creature ottocento anni fa: non siamo i padroni del mondo. (Guido Festinese – Alias, Il Manifesto)."
Massimo Donno
Cantautore, musicista. Si divide da diversi anni tra scrittura e canzone d’autore, tra progetti inediti e teatro.
Realizza il suo primo album solista nel 2013, edito da Ululati/Lupo Editore e distribuito da Messaggerie Musicali, dal titolo “Amore e Marchette”, ottenendo ottime recensioni e calcando palchi in tutta Italia. Diverse le collaborazioni tra teatro e musica, da Alberto Bertoli a Luciano Melchionna, da Juan Carlos “Flaco” Biondini a Mirko Menna, da Giuseppe Cederna a Luciano Biondini, da Maurizio Geri a Riccardo Tesi con il quale realizza “Partenze”, album uscito nella primavera del 2015 per Visage Music, distribuito da Materiali Sonori in Italia, da Galileo in Germania, da Xango Music in Benelux. A settembre 2015 i giurati del Premio Tenco inseriscono Partenze nella rosa dei migliori 49 album italiani dell’anno. Nel giugno 2017 pubblica un nuovo lavoro, libro e CD, dal titolo “Viva il Re!” (Squilibri Editore-Visage Music). Il libro contiene una serie di interviste e di scritti relativi al mondo delle bande, con importanti contributi di Livio Minafra, Pino Minafra, Rita Botto, Battista Lena, ecc. Il cd racchiude nove tracce, di cui due inedite e sette tratte dai primi due album, riscritte e rilette con un ensemble bandistico di venti elementi, diretti da Emanuele Coluccia, con il prezioso contributo di Gabriele Mirabassi e Lucilla Galeazzi. Il disco risulta, per Smemoranda.it, uno dei migliori album indie del 2017 mentre l’autorevole Giornale della Musica lo colloca nelle migliori 20 uscite di world music, sempre del 2017. Nel 2018/2019 porta in tour, in Europa ed in Italia, il disco “Viva il Re!”, accompagnato dall’organettista Alessandro D’Alessandro. Il tour ha toccato numerose città italiane ed europee come Milano, Roma, Torino, Bordeaux, Valencia, Bruxelles, Lussemburgo, ecc. Ad aprile del 2018 riceve il Premio Civilia Salento, per la diffusione della musica d’autore su tutto il territorio nazionale. A settembre 2019 riceve il Premio Castrovillari d’Autore, premiato dalla giuria composta dai cantautori Gatto Panceri e Mariella Nava e dal giornalista RAI Michele Neri. Ad ottobre 2019 rientra tra gli artisti che omaggiano il cantautore Gianni Siviero, nella compilation edita da Squilibri Editore (Io credevo – Le canzoni di Gianni Siviero), in intesa con Sergio Secondiano Sacchi del Club Tenco – Premio Tenco, insieme a Roberto Vecchioni, Sergio Cammariere, Mimmo Locasciulli, Petra Magoni, ecc. album che vince la Targa Tenco, nel 2020, come miglior album a progetto. Nel 2021 scrive un brano per I musici di Francesco Guccini (Biondini, Bandini, Tempera, Marangolo, ecc.) composizione che farà parte di un disco che gli stessi musicisti del cantautore emiliano pubblicheranno nel 2022. A giugno 2022 pubblica per SquiLibri Editore il suo quarto album, Lontano: il disco contiene importanti collaborazioni, da Daniele Sepe a Flaco Biondini, da Mariella Nava a Musica Nuda (Ferruccio Spinetti e Petra Magoni), Nabil Bey (Radiodervish), Redi Hasa, Marco Bardoscia, Rachele Andrioli, Alessia Tondo, ecc. Tra i vincitori, nell’edizione 2023, del Premio Lunezia, categoria Autore di testi, con la canzone “Vieni con me”, tratta dall’album Lontano. Riceve, nel 2024, importanti riconoscimenti nell’ambito della canzone d’autore come il Premio Botteghe D’Autore, il Premio George Brassens, ecc. A dicembre 2024 vince il Premio Lunezia per la canzone Terra, nella categoria Canzoni sostenibili. A novembre 2024 è tra gli ospiti del festival “La grande bellezza” a Zurigo, uno dei più importanti festival in Europa dedicati alla canzone d’autore italiana, con la direzione artistica di Pippo Pollina. Sempre nello stesso periodo, nello Studio 2 della Radio Televisione Svizzera Italiana (RTSI), omaggia il cantautore Gianmaria Testa, insieme all’attore Giuseppe Cederna, al fisarmonicista Luciano Biondini ed alla moglie del compianto cantautore piemontese Paola Farinetti in uno spettacolo dal titolo “In viaggio con Testa”. Nello spettacolo, avente come filo rosso il tema del viaggio, sono state riproposte alcune canzoni di Donno e di Testa, intermezzate dalla recitazione dello stesso Cederna. A Maggio 2025, dall’uscita del nuovo album “La spada e l’incanto”, si esibisce a Parigi (nel Festival Canzoni&Parole), a Palermo davanti ad oltre mille persone per il Meeting Francescano del Mediterraneo, negli studi di TV2000, al Festival Treccani della lingua italiana, ecc. Il tour di presentazione sta toccando oltre quaranta città, tra Italia ed Europa.
Dice di lui Oliverio Malaspina. “Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà”.
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