Intatta la forma neoclassica della facciata che rimanda alla storia del Teatro delle Muse, il nuovo progetto ha completamente ripensato gli interni come una grande piazza, nei materiali e nelle forme.
Il teatro offre una sala di oltre mille posti a sedere, un palcoscenico di quasi 400 metri quadrati, un sipario tagliafuoco unico in Europa, firmato dallo scultore Valeriano Trubbiani, un ridotto da 186 posti, modernissimi spazi al servizio degli artisti e degli spettatori.
Con l’introduzione di due pilastri in cemento armato, un progetto degli anni Settanta cancellava l’immagine originale delle Muse e sanciva la definitiva separazione tra l’involucro esterno del teatro e la sua prosaica architettura interna.
A partire da qui, il nuovo progetto dei due architetti Danilo Guerri e Paola Salmoni “restaura” un rapporto armonico tra l’interno moderno e le facciate neoclassiche, conservando quanto ha potuto (la scala di ingresso, il vecchio atrio) e creando una continuità concettuale con lo spazio urbano esterno, là dove si pone l’enfasi degli spazi più pubblici del teatro (atrio, foyer, sala delle feste). Il risultato è un teatro-piazza con materiali che riprendono l’anima nomade e precaria della “rappresentazione” (legno e metallo, graticciati e ballatoi) e quella di monumento urbano (mattoni e pietre, forme retoriche e significati collettivi).
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