Dopo lo strepitoso successo di pubblico del primo concerto a Piobesi Torinese del 14 settembre, Antiqua, la rassegna di musica antica proposta dall’Accademia del Ricercare, giunta quest’anno alla trentesima edizione, il 28 settembre, alle 17, tornerà presso la pieve di San Giovanni ai Campi in Strada Provinciale, 145.
L’Accademia Del Ricercare presenterà “Lo specchio della Virtù e della Ragione - Musiche di: W. Brade, E. Widmann, J. H. Schein”.
Ingresso gratuito. Per informazioni o prenotazioni scrivere a segreteria@accademiadelricercare.com o accademiadelricercare@gmail.com oppure consultare il sito web https://accademiadelricercare.com/
Programma
William Brade (1560 -1630)
dalla raccolta del 1609
1. Canzon, allemanda, pavana, galliarda, corrente.
2. Pavana, gagliarda, corrente
Erasmus Widmann (1572 – 1634)
da “Specchio della Virtù musicale 1613”
Sophia/Anna/Sophia, Susanna/Dorothea/Susanna,
Agata, Magdalena/Sibilla/Magdalena, Barbara/Ursula,
Clara, Margaretha/Joanna/Margaretha
Johann Hermann Schein (1586 - 1630)
dal “Banchetto Musicale 1617”
Suite n. 13
Pavana, gagliarda. Corrente, allemanda e tripla
Suite n.19
Pavana, gagliarda. Corrente, allemanda e tripla
Esecutori
Linda Przybiernow violino
Yayoi Masuda violino
Virginia Ghiringhelli viola da gamba
Eleonora Ghiringhelli viola da gamba
Massimo Sartori viola da gamba
Luisa Busca flauti
Manuel Staropoli flauti e cromorni
Carlo Gomiero flauti e cornamuse
Roberto Terzolo dolzaina, flauti
Claudia Ferrero clavicembalo
Luca Casalegno percussioni
Pietro Busca, direttore
In oltre trent’anni di attività, l’Accademia del Ricercare, nelle sue diverse formazioni ha effettuato oltre 1.000 concerti ed è stata invitata ad esibirsi per importanti istituzioni musicali, festival nazionali ed internazionali di alto livello: Bruges Festival Internazionale delle Fiandre, Festival de La Chaise Dieu, Lens Festival Contrepoints, Bolzano Festival, Università di Leon Spagna, I Concerti dell’Accademia Ravenna, Festival di Musica Antica Graz, Festival de Musica Espanola de Madrid, Festival de la Laguna Tenerife, Festival Internacional de Musica de Galicia, Festival Internacional de Musica y Danza de Granata, Festival de Musique et Renaissance di Parigi Ecouen, , Kyoto, Osaka, è Kiel, Amburgo, Colonia, Barcellona, Antiqua BZ, Roma Festiva Barocco, riscuotendo, ovunque si sia proposta, ottimi consensi di pubblico e di critica. Ha ricevuto l’incarico dal Governo delle Canarie e dalla società di Musicologia Spagnola di incidere i Villancicos di Diego Duron, opera che ha suscitato grande interesse per l’appropriata scelta dell’organico strumentale. L’Accademia del Ricercare ha realizzato svariate registrazioni su CD (edite e distribuite sul mercato internazionale dalla CPO, Brilliant, Elegia, Tactus, Stradivarius) il cui successo è confermato dai notevoli volumi di vendita quanto dalle recensioni pubblicate sulle maggiori riviste del settore in Europa.
Direttore Pietro Busca
Pietro Busca Nato a Torino nel 1947, dopo aver conseguito il diploma in tromba presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” nel 1968, da subito inizia la sua collaborazione con diversi enti lirico-sinfonici tra i quali l’Orchestra Nazionale Sinfonica della RAI, il Teatro Regio di Torino.
Nel 1970, dopo aver studiato direzione di coro con il maestro Tondella e didattica della musica con il maestro Virgilio Bellone (metodologie Orff, Willelms, Kodaly), vince il concorso a cattedra per l’insegnamento dell’educazione musicale nelle scuole medie inferiori e superiori, dove porta avanti un’intensa attività didattica fino al 1990.
Nel 1974 forma il gruppo di ottoni Girolamo Fantini ed inizia una lunga attività concertistica, partecipando ad importanti festival nel settore della musica antica.
Dal 1976 inizia lo studio del flauto dolce presso il Conservatoire de Paris con Ghy Miay e presso il Conservatoire de Nice con Sophie Hervais, dove approfondisce la propria conoscenza nella prassi esecutiva della musica antica. Nel 1978 fonda insieme ad altri musicisti La Bottega Musicale, che in pochi anni riunisce un vasto numero di giovani interessati allo studio del canto corale e della musica strumentale antica. La formazione si classifica nel 1982 come prima assoluta al Concorso Internazionale Guido d’Arezzo per la sezione di Canto Gregoriano e primo assoluto al Concorso Internazionale per Cori Polifonici Carlo Soliva di Alessandria. Nel 1989 fonda l’Accademia del Ricercare, con cui nel 1990 si aggiudica il primo premio assoluto al Concorso Internazionale Città di Stresa, il primo premio assoluto al Concorso Internazionale “I Giovani e il Flauto Dolce” nelle prime due categorie di selezione.
Con l’Accademia del Ricercare svolge un’intensa attività concertistica che, in oltre venticinque anni di attività, lo porterà ad esibirsi nelle più prestigiose stagioni musicali nazionali ed internazionali, riscuotendo in ogni occasione ottimi consensi di pubblico e di critica, tra cui Bruges MAfestival, Festival de Musica Española de Madrid, Festival Internacional de Musica de Galicia, Festival Internacional de Musica y Danza de Granata, Festival de Musique et Renaissance di Parigi Ecouen, Festival del Teatro Acadèmico de Gil Vincente di Coimbra, Canto delle Pietre Regioni Lombardia e Piemonte.
Parallelamente vanta un’apprezzabile attività discografica con La voce del padrone (poi EMI), Stradivarius, Brilliant, Tactus e CPO. Dal 1990 ad oggi ha partecipato all’incisione di quindici produzioni discografiche in qualità di direttore artistico.
Nella veste di esperto, è stato per diversi anni membro della Commissione per l’Orientamento Musicale della Regione Piemonte. Dal 1998 al 2001 è stato coordinatore dei corsi di musica antica della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, collaborando insieme al musicologo Alberto Basso all’organizzazione dei programmi concertistici organizzati dall’istituto. Attualmente è inoltre direttore artistico della rassegna musicale Antiqua, partner del circuito REMA (Réseau Européen de Musique Ancienne).
A cavallo tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo ebbe inizio il lento cammino che – attraverso infinite sperimentazioni – avrebbe condotto alla definizione delle forme principali della musica strumentale, in seguito esaltate prima dai grandi autori del Barocco e poi dai compositori romantici. Oltre all’Italia – patria di Arcangelo Corelli, che con le sue sei raccolte di opere a stampa diede un contributo determinante alla codificazione del genere della sonata e del concerto grosso – la Germania svolse in questo ambito un ruolo di importanza decisiva. A questo contribuirono da un lato la complessa situazione politica dell’Europa centrale, che vedeva il territorio tedesco frammentato in un’infinità di staterelli spesso in accesa competizione tra loro, e dall’altro il desiderio dei principali signori dell’epoca di imporsi non solo nel campo delle armi ma anche in quello della cultura. A questi fattori va aggiunta la particolarissima posizione geografica della Germania, che risentì sia delle influenze della scuola italiana sia delle suggestioni dello stile francese, senza dimenticare i numerosi compositori inglesi – tra i quali si distinsero Thomas Simpson e William Brade – che introdussero nelle città anseatiche lo splendido repertorio dell’Inghilterra elisabettiana. L’aspetto più significativo della produzione di Widmann consiste nel fatto che – contrariamente alla maggior parte dei compositori coevi – nella maggior parte dei casi non scrisse suites (sequenze predefinite di danze quali l’allemanda, la corrente e la sarabanda, spesso precedute da un preludio dal carattere astratto) ma movimenti di danza a se stanti, che sarebbero state abbinate con molta libertà dagli esecutori a seconda delle occasioni. Ogni brano venne ‘battezzato’ con un nome di donna, un fatto che rivela chiaramente un intento descrittivo, che contribuisce a dare ulteriore vivacità e brillantezza a questa sorta di raffigurazioni figurative, nelle quali – accanto a tratti raffinati e pieni di grazia – non mancano spunti bizzarri e quasi farseschi, esaltati da una strumentazione ricca e di grande suggestione.
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