COMUNICATO STAMPA MOSTRA REGINE DI TITTI GARELLI
Con capolavori tessili, diademi, gioielli e curiosità appartenute a Sovrane e Madame Reali.
DAL 29 NOVEMBRE, CON VERNICE SABATO 29 ALLE ORE 17,
FINO AL 31 DICEMBRE 2025
martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18.
LA SEDE: Palazzo dei Marchesi D’Oria a Cirié, Corso Martiri della Libertà 33, 1003-Cirié (To)
MOSTRA PRODOTTA DA: Città di Cirié
CON IL SOSTEGNO DI: Consiglio Regionale del Piemonte
CON IL PATROCINIO DI: Regione Piemonte Torino e Città Metropolitana di Torino
PROGETTO E CURATELA: Carla Bertone
UFFICIO STAMPA: Sabrina Bellezza
Si chiudono in grande spolvero le celebrazioni per 120 di Città di Ciriè con un atteso evento all’insegna della Bellezza: la mostra dedicata ali ritratti delle Regine della torinese Titti Garelli, con un importante apparato storico di capolavori tessili, ricami, diademi, argenti, cimeli, ed abiti appartenuti a Sovrane e Madame Reali, da cui l’artista ha tratto spunto per le sue opere.
La mostra sarà corredata, proprio per la stratificazione pittorica elaborata dall’artista dalla storia, la letteratura, il cinema, e l’ispirazione ad importanti maison della moda e della gioielleria da un ricco apparato didascalico che condurrà lo per mano lo spettatore ad una riflessione sul ruolo delle donne e, in particolare, delle Regine attraverso i secoli. Una cinquantina di Queen realizzate con diverse tecniche contemporanee ma con uno sguardo rivolto al passato rivolto ai fondi oro, alle composizioni fiamminghe di minuti e dettagliatissimi fiori, con farfalle ed insetti ed alla ritrattistica reale di cui Titti Garelli si fa araldo contemporaneo, grazie ai committenti in tutta l’America e nel vecchio continente: essendo in voga la moda di far ritrarre moglie e figlie a guisa di piccole sovrane. Inoltre, sarà visibile in mostra un video con la storia della vestizione delle regine dal 600 alla contemporaneità nelle Queen di Titti Garelli. Il video fornirà spunti per un workshop per le scuole. Accompagna la mostra un elegante catalogo contenete gli interventi del Sindaco e della curatrice.
Il Sindaco di Ciriè Loredana Devietti Goggia afferma:
L’artista:
A proposito dell’impegno profuso nella realizzazione delle opere figurative con tecniche antiche l’artista Maria Lucia Garelli, in arte Titti afferma: “Come araldo, sono come un salmone che nuota contro corrente, ed è uno sforzo terribile, ma non posso farne a meno”.
Il talento di Titti Garelli è stato riconosciuto a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in importanti musei e gallerie. Le sue creazioni hanno ricevuto numerosi riconoscimenti da critici d'arte e collezionisti appassionati. E’ stata allieva di Sergio Saroni, da cui ha appreso l'amore per la cura dei particolari nel disegno. Fin dagli anni ’70 lavora nel mondo della pubblicità per campagne di alcuni marchi molto famosi. Parallelamente sviluppa la sua creatività con opere che vengono esposte per la prima volta, nel 1986, nella galleria Nuages di Milano. Ha dato vita a diversi cicli tematici: "Le bambine cattive", "Il giro del mondo con ottanta bambine"... L'ultimo ciclo è dedicato alle Regine gotiche, ispirate al gotico internazionale e arricchite da particolari tratti dalle fonti più varie, frutto della sua inesauribile ricerca. Le bambine sono state esposte in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, dove c’è molto interesse collezionistico. Ha collaborato con noti marchi europei come Barilla, Chicco, Mulino Bianco, Invicta, Findus, Jegermeister, Nestlè e San Pellegrino. Maliziose, trasgressive, inquiete, le sue Regine, ci restituiscono un’immagine femminile non convenzionale. Nel 2019, Garelli espone una serie di opere presso la Gallerie Marval a Neuchâtel in Svizzera e, nello stesso anno, tiene una personale alla @Saphira & Ventura Gallery di New York. Attualmente Titti Garelli continua la sua ricerca sulle Queen che riaffiorano da déjà-vu della sua vita, dalla sedimentazione dello studio degli antichi maestri e da un’innata eleganza personale.
Nel suo testo critico in catalogo la curatrice Carla Bertone scrive:
Regine-bambine che la Garelli mette in scena quali prime donne, cariche di significati sottesi. Audaci, recitano a soggetto sul palcoscenico dell’arte, in un divertissement simbolico, di cui, lo spettatore è chiamato a sciogliere i significati reconditi ed affrancare la bellezza pura delle fanciulle. Si tratta di piccole divine, donne-angelo, quali Beatrice ed Esmeralda che interpretano la femme fatale ammaliando gli ammiratori consapevoli del potere della loro insuperabile bellezza. Nelle Tulipa l’incanto viene amplificato da citazioni fiamminghe di gorgiere su pesanti abiti neri di seta e carnali tulipani fra le candide manine, simbolo dell’Amore passionale. Oppure, circondate da stupendi fiori a ghirlanda, come per Lilies o Le figlie di Abraham Mignon e di Daniel Seghers sono accompagnate da una miriade di piccoli esseri alati: farfalle dalle polverose ali multicolore e libellule dalle ali a cattedrale, quali metafore della ricerca di verità nascoste. E, ancora, citazioni di iconiche madonne rinascimentali, in particolare di Piero della Francesca, adorne di uova e coralli; o, quelle di Carlo Crivelli, tripudi di verdura e frutta simbolica, come nella sua opera La Leggenda della Melagrana. Le sovrane garelliane sfoggiano acconciature addobbate di allitterazioni visive di oggetti fra i più disparati, quali ghirlande fiorite; fantasmagoriche parrucche piumate alla Marie-Antoinette; golose bignole di varie farciture e, poi ancora: corone, diademi, trecce impreziosite da fermagli con pietre preziose o spilloni di perle barocche. Ne sono significativi esempi la Barolo Queen, China Red, Madame Cacatua e Moon Moth Pounou. In altri dipinti siamo proiettati in un edulcorato giardino dell’Eden, con tripudi di rami in fiore che paiono spandere zaffate inebrianti, e poi, ancora, ramage di mele stregate, e uccelli dai piumaggi variopinti quali pappagalli esotici e maestosi pavoni. Tutti attributi che contribuiscono a moltiplicare il piacere visivo e l’attrattiva delle piccole ammaliatrici.
INFORMAZIONI:
www.comune.cirie.to.it
cultura@comune.cirie.to.it
Tel. 011.9218156
Web:
www.comune.cirie.to.it