Antiqua conclude l'edizione 2025 a San Raffaele Cimena
Classica e Lirica
Concerti
Antiqua, la stagione di musica antica proposta dall’Accademia del Ricercare, concluderà la sua trentesima edizione il 12 dicembre, alle 21.15 a San Raffaele Cimena, presso la chiesa di San Raffaele Arcangelo in via Maestra.
La prestigiosa rassegna si congederà da suo pubblico con l’Ensemble “ArsBaroca” che proporrà “Trio sonate nella scuola di Dresda - Zelenka e Heinichen collaboratori”.
Ingresso gratuito.
Per informazioni o prenotazioni scrivere a segreteria@accademiadelricercare.com o accademiadelricercare@gmail.com oppure consultare il sito web https://accademiadelricercare.com/
Programma:
• J.D. Zelenka (1679-1745) sonata n.3 in sib maggiore Adagio - Allegro - Largo – Allegro
• J.D. Heinichen (1683-1729) Sonata 258 in C minore Vivace - Largo – Presto
• Sonata 260 in D maggiore Largo - Allegro - Largo – Allegro
• J.D.Zelenka Sonata n.2 in sol minore Andante - Allegro - Andante - Allegro
Interpreti:
Yayoi Masuda - violino
Arianna Zambon - oboe
Lorenzo Fantinuoli - violoncello
Claudia Ferrero - clavicembalo
Laura la Vecchia - tiorba
Nota di sala
La Kurfürstlich – Sächsische und Königlich – Polnische Kapelle (Cappella reale elettorale di Sassonia e Polonia) conobbe un momento di grande fioritura durante i regni di Augusto Il Forte e di Federico Augusto II (durati, complessivamente, dal 1694 al 1763): in questo periodo l’organico dell’orchestra poteva contare su una varietà e su un numero di strumenti particolarmente ampi, mentre alla sua direzione si avvicendarono compositori del calibro di Johann Georg Pisendel, Johann David Heinichen e Antonio Lotti; durante la lunga malattia di Heinichen, Jan Dismas Zelenka fu vicedirettore della Cappella. Ed è proprio sulle figure di Heinichen e Zelenka che è incentrato il programma di questo concerto.
Johann David Heinichen (Krössuln, 17 aprile 1683 – Dresda, 16 luglio 1729) fu un talento precoce della composizione, che già in età adolescenziale poteva vantare di aver composto e diretto diverse composizioni sacre. La sua formazione avvenne presso la Thomasschule di Lipsia, di cui erano Kantor Johann Schelle e, dopo la morte di quest’ultimo, Johann Kuhnau; ma con Kuhnau aveva già iniziato in precedenza lo studio dell’organo e del cembalo. Inoltre, come molti compositori dell’epoca (segnatamente Telemann), studiò legge. Tra il 1710 e il 1717 fu in Italia: dapprima a Venezia, poi a Roma e poi nuovamente a Venezia; durante questi anni si impadronì dello stile italiano che aveva appreso dalla frequentazione di compositori quali Gasparini, Lotti e forse anche Vivaldi. Per questa ragione, la rappresentazione nel 1713 di due sue opere fu accolta con strepitoso successo. Questi riconoscimenti lo misero in buona luce presso Federico Augusto II di Sassonia, che all’epoca stava compiendo il suo Grand Tour in Italia, il quale lo ingaggiò quale Kapellmeister presso la corte del padre. Il suo lascito fu significativo anche in ambito teorico: scrisse infatti un trattato sulla realizzazione del basso continuo e fu tra i primi inventori del principio del circolo delle quinte, uno strumento di importanza capitale in ambito compositivo. I suoi ultimi anni furono funestati dalla malattia e in queste circostanze la sua vicenda si intrecciò con quella di Zelenka, che lo aiutò nel disbrigo delle sue mansioni compositive.
Jan Dismas Zelenka (Louňovice, 16 ottobre 1679 – Dresda, 23 dicembre 1745) era nato nell’attuale Repubblica Ceca e si formò a Praga e poi a Vienna, dove studiò con Johann Joseph Fux. Successivamente completò la sua formazione in Italia, soggiornando a Napoli e a Venezia, dove probabilmente entrò in contatto con Alessandro Scarlatti e Antonio Lotti. Lasciata la penisola italiana, fu di nuovo a Vienna, dove fu maestro di Johann Joachim Quantz, e, a partire dal 1719 a Dresda, dove rimase fino alla morte. Fu dapprima vicedirettore della Cappella reale, affiancando Heinichen negli ultimi anni della sua vita, senza però prenderne il posto alla morte di quest’ultimo: dovette contentarsi di ruoli di minore prestigio quali quelli di compositore di corte e di Kirchen compositeur (compositore di musica sacra). Alla modestia di questi incarichi fece però da contraltare la stima di cui Zelenka godette presso i suoi colleghi compositori, segnatamente presso Telemann, Pisendel e soprattutto Johann Sebastian Bach. Il suo stile si fonda sulla fusione del contrappunto di ascendenza palestriniana con le tecniche più moderne apprese durante il suo periodo di studi e desunte dalla profonda conoscenza che aveva della produzione musicale a lui contemporanea: ne risulta una musica altamente espressiva ed estremamente originale. Inoltre, come tutti i compositori provenienti da località periferiche, seppe arricchire le sue composizioni con le istanze caratteristiche della tradizione musicale della sua terra di origine.
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San Raffaele Cimena (Torino)
Via Maestra
ore 21:15
ingresso libero
Info. 3388256399
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