Dal 15 marzo una nuova mostra internazionale nell’ex chiesa di Santo Stefano
Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Édouard Manet e Camille Pissarro, ma anche Jean-Baptiste Camille Corot, Paul Cézanne, Paul Signac e Marie Laurencin. Sono soltanto alcuni degli artisti che dal 15 marzo al 27 luglio prossimi impreziosiranno il Polo espositivo di Santo Stefano all’interno della nuova mostra “Dall’Impressionismo alla Modernità: i Maestri della luce e del colore” promossa dall’associazione Be Local in collaborazione con il Comune di Mondovì e il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo. Un caleidoscopico viaggio nella storia dell’arte del XIX e XX secolo con più di settanta tra dipinti, incisioni, disegni, litografie, ceramiche e sculture. Un’esposizione di rilevanza internazionale curata dal professor Vincenzo Sanfo che intende raccontare come la vibrazione del colore sia diventata uno straordinario strumento per sfidare le convenzioni ed esplorare nuove tecniche, aprendo di fatto la strada alla modernità.
Visitabile dal martedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00, il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle ore 10.30 alle ore 19.30, l’esposizione sarà accompagnata da diverse proposte didattiche e laboratoriali per scuole e famiglie. Diverse, infine, le agevolazioni tariffarie previste (con una scontistica apposita riservata ai residenti della città di Mondovì) nonché la possibilità di usufruire di un’audioguida gratuita e di accedere al Polo di Santo Stefano in compagnia del proprio animale domestico.
«Accogliamo con grande piacere questa nuova esposizione di livello internazionale - il commento del sindaco, Luca Robaldo, e dell’assessora alla Cultura e al Turismo, Francesca
Botto -
che siamo sicuri riuscirà ad attrarre un pubblico vasto ed eterogeno come già accaduto con le precedenti mostre sul Barocco e su Andy Warhol, visitate da più di 18.000 persone. Siamo grati, dunque, a Be Local per l’attrattività delle proposte e per la serietà professionale, ma anche per il prezioso lavoro di raccordo svolto con il territorio. Non solo una scontistica specifica per gli abitanti, insomma, ma anche fruttuose sinergie con gli altri attori culturali monregalesi come Coop Culture, il Museo della Stampa e il Museo della Ceramica. L’effige più evidente di una città che vuole crescere nel nome dell’arte e della cultura».
Il curatore Vincenzo Sanfo
"Incentrata sugli artisti che parteciparono alle mostre ufficiali dell’Impressionismo e ai loro comprimari, i quali hanno dato vita ad un nuovo modo di concepire l’arte, la mostra intende portare a conoscenza del grande pubblico le ricerche e le sperimentazioni nate dalle rivoluzionarie novità che sconvolsero il mondo di fine ottocento in particolare in Francia ma non solo, aprendosi alla modernità attraverso l’uso della luce del colore. In quegli anni nacquero: l’elettricità, i primi voli aerostatici, la prima metropolitana, la grande industria, i tram, i grandi collegamenti ferroviari e la maestosa Tour Eiffel capolavoro della nuova ingegneria eretta in occasione dell’esposizione universale del 1889.
Sempre in quegli anni, compaiono per la prima volta la fotografia e il cinema obbligando gli
artisti a trovare nuove forme di espressione staccandosi dalla rigida, e ormai obsoleta , visione
dell’arte accademica. Partendo dai precursori, Courbet, Troyon, Millet, Corot e dagli echi dell’ Ecole di Barbizon percorre l’evoluzione dei protagonisti dell’ Impressionismo che, a partire da quella del 1874 presso lo studio del fotografo Nadar, ha cambiato la storia dell’arte.
Insieme ai mostri sacri Renoir, Manet, Monet, Cezanne, Degas ecc...troveremo artisti che, pur
non avendo partecipato alle mostre ufficiali, ne hanno respirato le istanze come ad esempio,
Daumier, Bonnard, Cahours, Dufy , Laurencin e molti altri.
In mostra anche tutte le tecniche da essi utilizzate e sperimentate, dalla pittura ad olio al pastello, dal disegno alla ceramica, dalla scultura alle straordinarie ricerche grafiche di riproduzione, attraverso Cliché-Verre, acqueforti e litografie.
Una mostra completa e ricca di spunti per la riscoperta di un movimento, quello dell’Impressionismo, di cui vi é ancora molto da scoprire.
Una mostra di grande interesse storico artistico in grado di diventare uno dei punti di forza del turismo culturale per la città di Mondovì e per il Piemonte."
Orari:
• Orario settimanale (da martedì a venerdì): 15.00 - 19.00 (ultimo ingresso 18.30)
• Orari weekend (sabato-domenica e festivi): 10.30 - 19.30 con orario continuato
Tariffe:
• Open € 12,00
• Intero € 10,00
• Ridotto 1 € 8,00 (Over 65, Giornalisti iscritti all’ordine, Guide Turistiche abilitate, Forze dell’Ordine, Docenti muniti di un documento che lo attesti, soci delle associazioni e enti convenzionati con l’Associazione Belocal)
• Ridotto 2 € 6,00 (Gruppi composti da minimo 10 persone, ragazzi dai 6 ai 18 anni, e studenti universitari esibendo un documento che lo attesti e abbonati all’Abbonamento Musei Piemonte e possessori della Torini+Piemonte Card - per i residenti della Città di Mondovì esclusi weekend e festivi)
• Ridotto Scuole € 4,00
• Gratuito: Bambini da 0 a 5 anni, Persone con disabilità non autosufficienti
Visite guidate e laboratori didattici a cura di Coopculture:
Scuole: € 80,00 per classe (fino a 25 studenti, esclusi gli accompagnatori).
Gruppi: € 120,00 per gruppo (massimo 25 partecipanti).
• Email: mondoviculture@coopculture.it
• Telefono: +39 011 19560449
Per ulteriori dettagli sugli orari di apertura e sulle modalità di prenotazione, è possibile visitare il sito www.belocalpiemonte.it o scrivere a info@associazionebelocal.it o telefonare a 011 196 234 69.
Web:
www.belocalpiemonte.it/