Non sono io che faccio i quadri ma sono loro che fanno me.
BIOGRAFIA
Antonio Palmisano, grafic designer e pittore, nasce nella bianca città di Ostuni nel 1981, fin da giovanissimo non riesce a tenere nascosta la propria attitudine per una delle Sette Arti: la pittura. Cresciuto in ambiente prettamente artistico, la sua adolescenza è intrisa di colori, partendo da quelli dell’anima fino ad arrivare a quelli dipinti sui muri. Antonio, infatti, parte da qui, dalla strada, dai graffiti. Agli albori dei primi anni ’90, quando per un giovane ragazzo era difficile procurarsi del materiale adatto per dipingere, il muro diventava la grande tela bianca mentre pennelli e colori si fondevano nella sola bomboletta spray. Impara il “mestiere” da autodidatta e, crescendo, iniziano per lui ad arrivare le prime vere tele. Quello delle tele dipinte rimane però, in principio, un qualcosa di personale. L’attenzione e l’interesse si spostano perciò nell’ambito della grafica pubblicitaria tanto che decide di trasferirsi a Roma per frequentare l' Istituto Europeo di Design”. Conclusi gli studi, approda nella città di Milano dove entra a tutti gli effetti a far parte del mondo della grafica lavorando e maturando diverse esperienze in agenzie ed aziende. Nel 2008 avviene il rientro nella città natale. Qui A.P. lavora come grafico free-lance e continua la sua attività pittorea sotterranea. In tutto questo tempo, infatti, egli non ha mai smesso di dipingere e la sua collezione di quadri ha continuato a proliferare.Finalmente arriva l’occasione di mettere in vetrina e mostrare al pubblico le proprie creazioni. Apre, infatti, lo studio-laboratorio, “Palmisano Design, Comunication & Advertising”, in cui il lavoro su piccole tele inizia ad esprimersi su supporti più ampi. Contemporaneamente arrivano le prime partecipazioni a diversi concorsi di pittura.Importante ricordare il secondo premio, la segnalazione della giuria e la pubblicazione su catalogo ottenuti nella prima e nella seconda edizione del “Concorso di pittura regionale Emilio Notte” tenutosi a Ceglie Messapica nel 2012 e nel 2013, in cui A. ha presentato l’opera intitolata “La finestra di fronte” e "Meduse Borchiate". La finestra è intesa come metafora di un varco, di un’apertura spazio-temporale verso un’altra dimensione che può infondere speranza o incutere paura, ma che comunque vale la pena di attraversare. La seconda opera, vede l'artista tuffarsi in un mondo sommerso allucinato, popolato di meduse colorate o fluorescenti, pezzi di metallo e pennellate di macchie nere accompagnate da una cantilena scritta, "Nam-myoho-renge-kyo", il ritmo che regola e comprende la vita dell’universo. Fortificato dal riscontro positivo ottenuto, decide di presentare alcune tra le sue creazioni più significative degli ultimi dieci anni nella sua prima personale mostra che si è tenuta il 27 Luglio per dieci giorni, presso la sede “Casbah art Cafè” di Ostuni.L’evento ha permesso di mostrare al pubblico, il lavoro itinerante e di continua ricerca e sperimentazione svolto dall’artista in diversi anni di attività, ha consentito al pubblico di entrare in contatto con una personalità eclettica ed esplosiva espressa nelle pennellate decise e nei colori forti e vivaci del rosso, del giallo e del blu. Come in “Sole nero” che è il sole delle grandi città, sporco, malato, metropolitano. Le linee sono geometriche, dure e marcate. Del resto l’artista si ispira ai grandi pittori degli anni ’80 come J. M. Basquiat e Fontana.Successivamente l‘artista partecipa alle edizioni del premio Emilio Notte classificando le sue opere tra i primi posti. Ad aprile 2013 Presso L’Un1co Concept store di Bologna, presenta “A Trip Color”, esposizione di una settimana, presso la capitale emiliana. Entusiata dell’esperienza fuori dal proprio territorio, a.p. decide di presentare ad Ostuni, Arte da Contrabbando un progetto artistico culturale fuori dagli schemi dell’intrattenimento estivo, patrocinato dal Comune, Palmisano adotta ed arreda, scenograficamente col luci fluo, blu oceano, musica, opere d’arte e meduse giganti fluttuanti, Vico Marco Mingetti. Il designer trasforma per l’occasione una via del centro storico, in un porta spazio temporale. IL mare, come metafora necessaria, per intraprendere nuove rotte e allo stesso tempo accogliere chi arriva. La stessa sera dell’inaugurazione, è stato girato un reportage sull’attività svolta nell’ultimo decennio,dall’artista e proiettato presso lo SlowCinema di Ostuni il 28 dicembre 2013. La pittura di A. P. è una pittura moderna, istantanea, immediata, non troppo pensata e perciò fatta d’istinto. Può essere impressionante e di forte impatto come in “Manifesto futurista”, ma anche romantica e preziosa come in “Luce”. A volte potrebbe apparire “antigraziosa” e quindi non soddisfacente per ogni occhio, ma proprio per questo non manca di essere provocatoria. Come provocatoria per il pubblico è stata l’idea di regalare un suo quadro senza nome alla persona che, visitando la mostra, ha ispirato all'artista il titolo più adatto. Dal 2015, il designer, organizza diversi eventi di live painting allestendo con quadri, luci e proiezioni i locali e le vie cittadine collaborando con musicisti e dj, anche all’estero, dando vita nel’ arco di 10 anni dal 2012/2022 a esperienze uniche da far vivere al pubblico presente alle sue manifestazioni. La vita di Antonio Palmisano è legata alla pittura come il filo alla cruna di un ago: “non sono io che faccio i quadri, sono loro che fanno me”.
Cerca gli spettacoli online e vivili offline. Il Tacco di Bacco è uno strumento pensato per migliorare la qualità della nostra vita: un'esistenza piena si basa su connessioni autentiche, che crediamo nascano solo nel mondo reale. Per questo abbiamo creato un'agenda che orienta, non una community che trattiene. Noi vi diamo il mezzo, voi trovate il fine.
Se hai stampato queste pagine, ricordati di cestinarle nel raccoglitore della carta.
If you print these pages don't forget to trash them in a recycle bin.