I Choraliter in concerto
Concerti
UN CONCERTO SUGGESTIVO CON CHORALITER
Si consolida una bella tradizione che vede l’Associazione Musicale Choraliter presentare i suoi concerti in prima esecuzione nella Chiesa di S. Domenico Maggiore di Taranto. Il concerto più importante è stato indubbiamente quello eseguito lo scorso anno, con il “Te Deum” di Giovanni Paisiello, a pochi passi dalla casa del compositore tarantino, alla presenza del Arcivescovo di Taranto Filippo Santoro e del Presidente Onorario dell’Associazione, Nicola Martinucci. Solo l’altro ieri, davanti ad un folto pubblico di appassionati di musica sacra e non solo, nella cornice suggestiva della Chiesa di S. Domenico, sono state eseguite due opere di Padre Serafino Marinosci, originario di Francavilla Fontana (1869-1919) e di Saverio Mercadante, nativo di Altamura (1795-1870). Entrambi i compositori , hanno musicato lo stesso testo : “Le ultime sette parole di Gesù sulla croce”, attribuito a Pietro Metastasio (Roma 1698-Vienna 1782). Le due composizioni, particolarmente suggestive e struggenti , saranno riproposte nuovamente il prossimo sabato, 5 aprile alle 19.30, nella Chiesa di S. Bellarmino e domenica nella Chiesa di S. Teresa del Bambin Gesù a Taranto, stessa ora. Protagonisti saranno il Coro dell’Associazione Choraliter diretta dal maestro Pierluigi Lippolis, impegnato anche all’organo ed i solisti, Valeria La Grotta (soprano), Roberta Pagano (soprano), Fabio Perillo (tenore) e Luca Simonetti (baritono). Il tema dell’opera è quello della drammaticità degli ultimi istanti di vita di Gesù, con le sette ultime frasi da lui pronunciate sulla croce prima di morire. La singolarità di questo confronto sta anche nella differente impostazione data dai due musicisti pugliesi: quella di Marinosci, intrisa di molte influenze musicali tardo romantiche, tipiche della letteratura organistica francese di fine secolo, riflette un approccio molto meditativo e profondamente spirituale, come sottolineato anche dalla formazione musicale esclusivamente per sole voci maschili. Diverso l'approccio di Mercadante che esteriorizza in maniera melodrammatica il testo con delle sottolineature musicali fortemente orientate alla dinamica teatrale del racconto, con subitanei cambi di scena tra un brano e l'altro. Molto ricco il linguaggio musicale utilizzato con evidenti influenze musicali dei grandi operisti dell'epoca, reinterpretate in un contesto che rimane comunque sacro. Esse sono, inoltre, caratterizzate dalla gravità dei suoni dell’organo, dalla partecipazione angosciosa del coro e dalle commoventi parti solistiche, con arie e duetti tipici dello stile della cantabilità operistica dell’epoca. Due composizioni entrambe struggenti per l’impronta musicale data dai loro autori, ma anche per la suggestione intrinseca nel testo.
Gaetano Laudadio
Taranto (Taranto)
Chiesa di S. Roberto Bellarmino
ore 19:30
ingresso libero
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