da martedì 17 a mercoledì 18 gennaio 2017
Gli innamorati - Andrée Ruth Shammah
Per la stagione di prosa del Comune di Taranto organizzata con il Teatro Pubblico Pugliese al Teatro Tatà, domani martedì 17, alle 21.00 e mercoledì 18 gennaio alle 18.00 in scena il Teatro Franco Parenti con lo spettacolo Gli innamorati, di Carlo Goldoni, regia di Andrée Ruth Shammah. In scena Marina Rocco con Matteo De Blasio, Marco Balbi, Roberto Laureri, Elena Lietti, Alberto Mancioppi, Silvia Giulia Mendola, Andrea Soffiantini.
La direttrice del Parenti riprende il suo percorso di ricerca su Goldoni - dopo “La Locandiera” e “Sior Todero Brontolon” e reduce dal successo del “Don Giovanni” con Filippo Timi. In questo caso due giovani innamorati si tormentano benché niente si opponga al loro amore, scatenando una vibrante tensione che attraversa tutti i personaggi. Un testo straordinariamente contemporaneo che intrappola il pubblico in un intreccio dove si ride e ci si riconosce nelle dinamiche che Goldoni ha saputo orchestrare con acume e infinita umanità.
Gli innamorati, dopo le due date tarantine, si sposterà a Foggia, Teatro Giordano, giovedì 19 e venerdì 20.
GLI INNAMORATI
di Carlo Goldoni
regia Andrée Ruth Shammah
drammaturgia Vitaliano Trevisan
con Marina Rocco
e con Matteo De Blasio, Marco Balbi, Roberto Laureri, Elena Lietti, Alberto Mancioppi, Silvia Giulia Mendola, Andrea Soffiantini
regista assistente Fabio Cherstich- assistente allo spettacolo Diletta Ferruzzi
scene e costumi Gian Maurizio Fercioni
scene realizzate dal Laboratorio F.M. Scenografie
collaborazione a scene e costumi Angela Alfano
luci Gigi Saccomandi
musiche Michele Tadini
Si ringrazia Piccolo Teatro di Milano per il materiale storico di illuminotecnica
Anna Rosa Pedol per i costumi
produzione Teatro Franco Parenti
Andrée Shammah, con sapiente equilibrio, è riuscita a far convivere "una regia classica" con lo spirito attuale del capolavoro goldoniano: gli innamorati di ieri non sono diversi da quelli di oggi, essendo uguali le gelosie, le ansie, le paure. Sul palcoscenico la regista scatena una vibrante tensione che coinvolge e attraversa tutti i personaggi, ne investiga i tormenti, ne scruta le verità, i sospetti, il clima psicologico, utilizzando una leggerezza assoluta, puntando sulla finzione dichiarata e sugli effetti di una smaliziata impostazione meta-teatrale. Lo spettatore si trova dinanzi al vorticoso gioco dell'amore, ai suoi capricci, alle sue interferenze, partecipa al ritmo indiavolato dei due innamorati, assapora l'incostanza del loro sentimento d'amore. La scena, dichiarato omaggio a Strehler, restituisce quel sapore di tradizione che diventa cifra memorabile di un allestimento contemporaneo.
Andrée Ruth Shammah, dopo aver esplorato strade inconsuete della drammaturgia contemporanea italiana, allestendo, nelle ultime stagioni, i testi di Sgorbani, Cavosi, Tarantino e Trevisan, riprende il suo percorso di ricerca sui classici affrontando con la nuova compagnia del Teatro Franco Parenti "Gli Innamorati" di Carlo Goldoni.
Dopo “La Locandiera” e “Sior Todero Brontolon”, la regista continua il suo lavoro di ricerca drammaturgica sull’ autore veneziano in un testo che intrappola il pubblico in un intreccio dove si ride e ci si riconosce nelle dinamiche amorose che Goldoni ha saputo orchestrare con grande acume e infinita umanità.
"Gli Innamorati”, macchina inesorabile adatta alla giovane compagnia di interpreti che reduci dal successo del “Il Don Giovanni” di Filippo Timi, dove hanno dimostrato una forte carica teatrale, verranno messi alla prova su un testo dove tormentarsi per amore ed essere poi incapaci di amare diventa lo specchio di un oggi fortemente nevrotico dove cinismo e romanticismo si mischiano e si intrecciano.
La storia è quella di due giovani, Eugenia e Fulgenzio, che per essere l’uno dell’altro troppo innamorati, finiscono per tormentarsi benché niente si opponga al loro amore.
Dalla diatriba tra i due si scatena una tensione vibrante che attraversa tutti i personaggi protagonisti della storia e fa si che agli occhi del pubblico risultino cosi umani da essere vicini alla nostra sensibilità. Tanto che si può parlare di una commedia moderna, dove l’amore si manifesta attraverso gelosie, musi lunghi per ogni minima ombra, puerili ripicche, arrabbiature, scene di disperazione, clamorose rotture, seguiti da pentimenti, suppliche e solenni giuramenti che intrappolano il pubblico in un intreccio dove si ride e dove ci si dispera presi da attimi di vera malinconia, non solo dei personaggi ma anche una proiezione inevitabile che ognuno di noi può fare all’interno delle dinamiche amorose in questo testo straordinariamente contemporaneo.
Andrée Ruth Shammah
da martedì 17 a mercoledì 18 gennaio 2017
Taranto (Taranto)
Auditorium TaTà
via Grazia Deledda
ore 21:00
ingresso a pagamento
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