MarimBach - I Percussionisti dell’Accademia Teatro alla Scala
Concerti
L'Associazione Culturale AboutMusic con la partecipazione della Parrocchia SS. Natività di Maria Vergine e il patrocinio del Comune di Maruggio presenta:
MarimBach
Fughe, Preludi, Arie, Sinfonie e Invenzioni
I Percussionisti dell’Accademia Teatro alla Scala
Giuseppe Cacciola vibrafono e marimba
Marco Spina guest
Direttore Artistico: M° Umberto Summa
SABATO 21 GENNAIO 2017 - ORE 19.30
CHIESA MADRE – MARUGGIO (TA)
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Siamo ormai abituati ad ascoltare la musica di Johann Sebastian Bach eseguita con arrangiamenti e strumentazioni inediti. Basti pensare alle Variazioni Goldberg trascritte per quintetto che abbiamo pubblicato qualche mese fa proprio in allegato ad Amadeus, o alle infinite possibilità espressive e sonore offerte da un’opera spesso considerata astratta, un “esercizio di stile” su carta come L’arte della fuga. Per non parlare delle infinite versioni jazz e rock in cui abbiamo potuto ascoltare alcuni dei suoi più celebri capolavori. In pochi però, fino a oggi, hanno sentito eseguire Bach per ensemble di percussioni. A colmare la lacuna ci pensano i giovani Percussionisti dell’Accademia Teatro alla Scala, che propongono qui alcuni arrangiamenti originali di fughe bachiane per marimbe e vibrafoni. L’ideatore del progetto è Giuseppe Cacciola, dal 1985 percussionista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con un curriculum che include studi classici con Franco Campioni e di batteria moderna con Tullio De Piscopo e una lunga serie di collaborazioni che vanno da Iannis Xenakis a Bobby McFerrin e Stefano Bollani, a testimonianza della sua versatilità di esecutore.
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Come nasce questo ensemble, qual è la sua attività e quali i suoi obiettivi?
«L’ensemble nasce da una mia idea maturata negli anni e dopo varie masterclass e audizioni, perché ho notato che in Italia ci sono eccellenti percussionisti giovani e ho pensato di creare un ensemble per poter dar loro una chance di farsi conoscere. I percussionisti che suonano in questo cd, Umberto Summa, Claudia Foddai, Francesco Macrì e Giacomo Salvadori, fanno parte dell’Accademia del Teatro alla Scala, e insieme a noi c’è Marco Spina, un virtuoso di marimba eccezionale cultore della musica di Mozart e Bach. Il nostro obiettivo è senz’altro quello di farci notare a livello nazionale e, perché no, anche internazionale».
Perché Bach alle percussioni?
«Ho pensato di eseguire Bach con strumenti a percussione perché è un compositore talmente geniale che la sua musica è meravigliosa su qualsiasi strumento. È musica per tutti, e non è certo un caso che anche famosissimi gruppi rock abbiano attinto al suo repertorio! Non ci sono tecniche particolari per suonare la sua musica: si tratta più che altro di un fattore emotivo e musicale. In questo disco l’abbiamo suonato dal nostro punto di vista musicale e il nostro obiettivo principale era quello di trasmettere tanta emozione musicale e di fraseggio, in quanto la struttura stessa delle Fughe e dei Preludi può essere di fatto anche impersonale per la natura medesima della composizione a più voci distinte, che la rende ideale per la sua esecuzione a più strumenti».
Come avete lavorato per eseguire proprio Bach? Quali tecniche si utilizzano?
«Il lavoro che abbiamo svolto è stato un processo molto lungo proprio per la scelta dei brani; alla fine la nostra decisione è stata incentrata soprattutto sulle fughe a tre e quattro voci, a cui abbiamo aggiunto qualche invenzione a due voci. Ho curato io le trascrizioni dei brani originali, separando le singole voci da ogni Fuga e assegnandole a uno strumento specifico, arrivando a eseguire i brani come un trio o quartetto. È stata un’operazione molto soddisfacente perché, nonostante questi brani siano stati concepiti per un solo esecutore, il risultato finale è pieno di emozioni personali ottenute però, nel nostro caso, seguendo una logica di gruppo».
Maruggio (Taranto)
Chiesa Madre
ore 19:30
ingresso libero
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