Beppe Patrono: dalla resistenza romana alla libertà di pensiero e azione
Incontri culturali
«Beppe Patrono. Dalla resistenza romana alla libertà di pensiero e azione» è il titolo del seminario di studi in programma sabato 18 marzo, dalle 9, nell’auditorium dell’ex Seminario Benedetto XVI di Brindisi. L’incontro è organizzato dalla Biblioteca pubblica arcivescovile A. De Leo e dalla Fondazione Di Vagno, e rientra negli eventi promossi per celebrare i dieci anni per la scomparsa dell’intellettuale e politico brindisino (1918-2006).
Dopo i saluti di Gianvito Mastroleo (presidente della Fondazione Di Vagno), dell'arcivescovo di Brindisi Ostuni, monsignor Domenico Caliandro, dei sindaci di Brindisi Angela Carluccio e di Mesagne Pompeo Molfetta e del provveditore agli studi Enzo Nicolì, relazionerà il professor Marco Revelli, ordinario di Scienze della politica all'Università del Piemonte Orientale "A. Avogadro" con un intervento dal titolo «Beppe Patrono: l'eresia democratica del Partito d'Azione». Seguiranno gli interventi di: Katiuscia Di Rocco, direttore della Biblioteca pubblica arcivescovile "A. De Leo" di Brindisi su «La Biblioteca Patrono, infinite possibilità di ricerca»; Ugo Falcone (Agenzia italiana per il patrimonio culturale di Udine) e Tina Latrofa (Fondazione " Di Vagno) su «L'Archivio Patrono: spunti di riflessione»; Cesare Preti (coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione Di Vagno) su «Beppe Patrono e il rapporto con Guido Calogero». Concluderà i lavori Maria Carmela Stridi-Patrono, vedova di Beppe Patrono, ripercorrendo alcuni ricordi familiari. Al convegno prenderanno parte anche alcune classi del liceo scientifico Fermi Monticelli di Brindisi.
Beppe Patrono nasce a Brindisi nel 1918. Frequenta la Scuola Normale di Pisa, ma nel 1941 viene chiamato sotto le armi a Roma e deve interrompere gli studi. L’8 settembre 1943, ricoverato per una forte febbre all’ospedale militare del Celio, a Roma,fugge indossando una divisa dei Granatieri ed entra subito in clandestinità con il nome di “Pasquale Marrazza”. Nel 1946 si candida alla Costituente per il Partito d’azione. Negli anni partecipa attivamente al Movimento federalista europeo e collabora a diverse riviste tra cui il Mondo e il Ponte. Dopo lo scioglimento del Partito d’azione, passa nelle fila del Partito socialista italiano dal quale viene successivamente espulso (dalla sezione di Brindisi) "per insanabili contrasti etici e metodologici", così nel ’68 si presenta al Senato come indipendente nelle liste del Partito comunista italiano. È consigliere comunale di Brindisi per diverse legislature e noti sono i suoi comizi nelle piazze cittadine sui temi più forti di politica locale e nazionale. Beppe Patrono si ritira a vita privata alla metà degli anni ’80 e si trasferisce a Mesagne. Muore il 22 giugno 2006.
Per volere della vedova, la professoressa Maria Carmela Stridi, l’archivio di Patrono è stato concesso in comodato gratuito decennale alla Fondazione Di Vagno, mentre la biblioteca, con un patrimonio di trentamila libri, è stata donata alla Biblioteca De Leo.
La Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)” è intitolata a Giuseppe Di Vagno, deputato socialista, primo parlamentare vittima del fascismo: fu assassinato il 25 settembre 1921 a Mola di Bari, dove aveva appena tenuto un comizio. La Fondazione, che ha sede monastero di San Benedetto nel centro storico di Conversano (Bari), gestisce al suo interno un importante archivio dedicato alla memoria democratica pugliese e non solo, insieme ad una biblioteca aperta al pubblico in costante aggiornamento; organizza ricerche e borse di studio (su tutti il Premio nazionale di ricerca Giuseppe Di Vagno) ed eventi di promozione culturale (tra cui il festival Lectorinfabula e il ciclo di seminari della Scuola di Buona Politica); promuove iniziative editoriali (tra cui la rivista culturale online Pagina della Fondazione Di Vagno); è inoltre sede del Presidio del libro di Conversano.
Brindisi (Brindisi)
via peschiera
9:00
ingresso libero
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