da sabato 27 a domenica 28 maggio 2017
Pellegrinaggio alla Madonna della Croce di Francavilla Fontana e al Santuario di San Cosimo alla Macchia di Oria (comunicato per i devoti)
Folklore e tradizioni
Il santuario di San Cosimo alla Macchia, ideale centro spirituale dell'Alto Salento, sorge a circa 5 km da Oria in direzione di Erchie. Da secoli vi si venerano i Santi Medici Cosma e Damiano e i Loro tre fratelli Antimo, Leonzio ed Euprepio, di cui le reliquie sono custodite nella cattedrale di Oria. Indubbiamente è un centro frequentatissimo di devozione popolare, al pari di altri santuari del Sud Italia, per la fama giustificata che hanno i Santi Medici di essere taumaturghi (due esempi per tutti: si narra di persone entrate in chiesa sulle stampelle e uscite con le proprie gambe, per non parlare della sala ex-voto con testimonianze da accapponare la pelle).
La notte del giorno dell'Ascensione, per antica tradizione (ma già dal pomeriggio fino alla mattina e pomeriggio successivi) il santuario è meta di una fiumana ininterrotta di pellegrini provenienti a piedi, in bici o con le auto da tutto il Salento, oltre ad altri pellegrini che giungono dalla Basilicata o dalla provincia di Bari e Foggia in pullman, per grazia ricevuta o da ricevere. I più ferventi vi arrivano su carri a cavalli (gli antichi "traìni"), adorni delle rituali "cavisciole de Santu Cosma" (nastri colorati benedetti dai Santi) e dei migliori finimenti, con a bordo i graziati ed i devoti degli Anàrgiri che suonano pizziche-pizziche rituali a botta di organetti e tamburelli ed altri canti popolari, sempre in onore dei Santi Medici. I pellegrini fanno tappa alla chiesa della Madonna della Croce per una suonata e un giro di pizzica-pizzica in onore della Vergine, quindi ripartono per il santuario dove arriveranno alla spicciolata, ascoltano la messa e si comprano le "cavisciole" per sè ed i parenti, concludendo il pellegrinaggio con una pizzica-pizzica in onore di Cosma e Damiano. I traìni riprendono poi il loro cammino per i rispettivi paesi di provenienza, sempre accompagnati dai suoni devozionali dei graziati che hanno sciolto il loro voto.
Qualche parola (com'è giusto che sia) sul perchè del precedente comunicato polemico su San Cosimo. La festa di San Cosimo alla Macchia, non essendo ancora stata per fortuna presa di mira dal turismo di massa perchè ignorata dai fricchettoni e dal becero etno-turismo (vedi Torrepaduli- Santu Roccu, Galatina - Santu Paulu, Pagani - Madonna delle Galline, Accettura - il "Maggio", ma di esempi se ne potrebbero fare un'infinità) conserva ancora i genuini tratti di devozione popolare, misticismo, garbo e resistenza culturale che un pellegrinaggio del Sud Italia merita. I devoti e graziati dai Santi Medici attendono tutto l'anno la notte dell'Ascensione per sciogliere il loro voto o chiedere una grazia, recandosi al Santuario suonando e cantando, e non desiderano certo che nel loro momento di preghiera (molto personale, poichè a San Cosimo e Damiano confidano le loro pene segrete) s'intrometta l'antropologo improvvisato con la macchina fotografica smanioso di rapire immagini o il fricchettone ubriacone che se ne infischia dei pellegrini e circola per il sagrato del santuario di turno con la bottiglia di plastica piena di vino in mano. Essendosi purtroppo cominciati a vedere questi dubbi individui anche a San Cosimo alla Macchia, per evitare che una delle ultime feste popolari rimaste intatte del Sud Italia si riduca ad un postribolo, riteniamo utile avvisare con questo comunicato questa gentaglia di tenersi alla larga per incorrere in spiacevoli conseguenze. Piena disponibilità, al contrario, a visitatori, devoti o semplici interessati che desiderano venire a San Cosimo alla Macchia e viversi la festa in armonia, devozione e semplicità.
da sabato 27 a domenica 28 maggio 2017
Oria (Brindisi)
Santuario di San Cosimo alla Macchia, contrada San Cosimo, a 5 km dalla città (prendere la circonvallazione sud e seguire i cartelli)
Dalle 15:00 circa del 27 maggio alle 20:00 circa del 28 maggio
ingresso libero
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