Mercoledì 16 maggio alle h. 18:00 preso la Sala Incontri del Museo Archeologico nazionale di Taranto si parlerà di
"Le istituzioni di Taranto romana tra II e I sec. a.C." a cura della Dott.ssa Annarosa Gallo, ricercatore di Storia romana presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Bari ‘A. Moro’, dottore di ricerca in Storia antica e dottore di ricerca in Scienze Storiche.
Nella conversazione la studiosa, si soffermerà sugli esiti della defezione della polis di Taranto ad Annibale durante la seconda guerra punica (212-209 a.C.) che ridefinirono i rapporti con Roma alla luce di un nuovo trattato di alleanza.
La sopravvivenza della comunità fu garantita (con riconoscimento dell’autonomia per i rapporti interni al corpo civico), ma subordinata ai vincitori per i rapporti internazionali, la fornitura di contingenti militari (navali e terrestri) e la sottrazione di gran parte del territorio tarentino anche all’interno dell’area urbana, divenuto agro pubblico del popolo romano.
Gli iniziali modi di sfruttamento legati alla locazione di pascoli pubblici furono affiancati nel 169 a.C. dall’attribuzione di circa duecento iugeri di agro pubblico e di una abitazione a un notabile macedone filoromano; e nel 123 a.C. dall’appoderamento della restante e più estesa parte a beneficio dei coloni stanziati nell’ambito della deduzione
graccana di Neptunia.
La deduzione della colonia implicò la coabitazione di due entità giuridicamente distinte, in un medesimo spazio urbano e extraurbano, ma dall’altrettanto differente profilo giuridico, perché riconducibili in un caso alla civitas straniera (Tarentum), nell’altro alla comunità romana (Neptunia).
Tale situazione perdurò fin dopo l’88 a.C., quando con l’accoglimento nel popolo romano della collettività tarentina fu istituito il municipio di Tarentum, finché la colonia fu ‘attribuita’ al municipio, ossia i coloni divennero cittadini municipali e l’agro coloniale fu inglobato in quello del municipio.
Rimane tuttavia incerto se tale provvedimento sia stato adottato in concomitanza con la concessione dello statuto municipale ai Tarentini, con mutamento della costituzione da quattuorvirale a duovirale, o indipendentemente da essa.
D’altra parte i frammenti della cd. lex municipi Tarentini (pertinenti alla tavola nona) con il cd. fragmentum Tarentinum, pertinente ad una legge del popolo romano in materia di corruzione e concussione, rappresentano due straordinari fonti documentarie che rendono Taranto romana un unicum tra le comunità municipali italiche di epoca tardo-repubblicana. Ingresso gratuito alla conferenza.
Per l’accesso alle sale espositive è necessario l’acquisto del biglietto.
INFO: Tel. 099.4538639 o mail: museo.taranto@novaapulia.
Web:
www.museotaranto.benicultur...