Mercoledì 12 settembre 2018
Giovanni Paisiello Festival 2018 - Un museo per Paisiello
Incontri culturali
UN MUSEO PER PAISIELLO
idee e progetti per realizzare un museo nella casa natale di Giovanni Paisiello
Saluti del vicesindaco di Taranto
VALENTINA TILGHER
interventi di
PAOLO RUTA, presidente Amici della Musica
“La casa di Paisiello: una storia infinita”
AUGUSTO RESSA, architetto
“Taranto e la musica”
ANGELO PASCUAL DE MARZO, operatore culturale
“L’esperienza di Casa Piccinni a Bari”
FABIANO MARTI, assessore alla cultura di Taranto
MASSIMILIANO MOTOLOSE, assessore LL.PP. del
Comune di Taranto
Era il 28 marzo 1931 quando Roberto Imperatrice sullecolonne de LA VOCE DEL POPOLO lanciò la proposta di faracquisire a patrimonio comunale la casa di Paisiello per farneun museo.
Non fu la prima volta che venne lanciata questa idea: già nel1881, così come nel 1889, nel 1890, ’91, ‘92, ‘96 e nel 1897, inumerosissimi comitati sorti a Taranto e Napoli per glorificareil nostro Paisiello, seppur cristallizzatisi sul monumento esulla traslazione delle ceneri, si soffermarono sulla casa delcelebre compositore.
Al suo articolo seguirono numerosissime lettere a favore dipersonaggi illustri quali quelle di Alessandro Criscuolo, diCarlo Veneziani e di Mario Costa e così, nei primi mesi diaprile dello stesso anno, l’allora Commissario Prefettizio delComune di Taranto Comm. Ortolani, deliberò l’acquisizionedella casa che, ovviamente, non avvenne.
Molte anche le lettere di storici, studiosi e illustri cittadinicontrari all’acquisizione della casa dove Paisiello non sarebbenato, ma solo vissuto. E via una serie di atti notarili e tesibasate sul sentito dire a dimostrazione di ciò, ma lo stessoImperatrice in altro articolo riporta l’atto di donazione del1754 in cui i fratelli Fuggiale donarono ai coniugi FrancescoPaisiello e a Grazia Fuggiale la casa dove il cognato costruiràaltre nove stanze spendendo 465 ducati. La casa fu comunqueriscattata da Giovanni Paisiello nel 1778. Dal catasto onciario,inoltre, nel 1746 risulta già l’esistenza di un primo nucleo diquella casa intestato ai Fuggiale, dove, con ogni probabilità, vinacque Giovanni Paisiello.
A conferma di questa tesi è il battesimo dello stesso cheavvenne nella vicina Cattedrale di San Cataldo dove, all’epoca,venivano battezzati coloro che abitavano nelle vicinanze e inobili della città o della provincia.
Comunque, la casa è stata di proprietà di Giovanni Paisiello equesto basterebbe per istituirvi un museo dove far convogliare- come riporta sempre l’Imperatrice - libri, opuscoli, operecritiche ed altro che di lui parlano. Anche il maestro Benzi,direttore del Liceo Musicale Paisiello di Taranto, svolse praticheper ottenere dall’Amministrazione Provinciale di Tarantoun sussidio per la copiatura di opere, edite ed inedite, raccoltenella Biblioteca del Real Conservatorio di Napoli, il tutto sottol’adesione di illustri maestri quali Francesco Cilea, di Provvedie di altre personalità del mondo musicale e, con un po’ di buoCasaPaisiello,la storia infinitadi Paolo Ruta40na volontà, di raccogliere effigi, incisioni, litografie, disegni,acqueforti, miniature e cimeli…Bene, negli ultimi dieci anni grazie all’avvento di internet, sonoriuscito a raccogliere quelle effigi, incisioni, litografie, disegni,acqueforti, miniature e cimeli riguardanti Giovanni Paisielloe a cui Roberto Imperatrice faceva cenno nei suoi articoli. Hoanche acquisito copie manoscritte di alcune arie d’opera, libri,monete commemorative e quasi tutte le incisioni discografiche(Vinili, CD e DVD) pubblicate in tutto il mondo. Il Comune diTaranto, nella Civica Biblioteca “Acclavio” possiede inoltreuna interessante raccolta di libretti d’opera Paisielliani, quadriraffiguranti il genius loci, effigi pregiate e credo anche qualchemanoscritto, oltre ai bozzetti del monumento a Paisiellodisegnato da Nino Franchina. Altre importanti testimonianzesono custodite all’interno del Liceo Musicale “G. Paisiello” diTaranto, quali un quadro e alcune lettere manoscritte dal nostrocelebre compositore. Nell’Archivio di Stato di Taranto sonoinvece custoditi gli atti notarili riguardanti le famiglie Fuggialee Paisiello, oltre alle copie del censimento del 1746.
Insomma, di materiale storico ce né, se consideriamo anchel’atto di battesimo custodito nella Biblioteca della Curia Arcivescoviletarantina; con tutto il materiale disponibile si potrebbedavvero realizzare un interessante museo che, a differenza dialtre case-museo che raccolgono solo pochi cimeli e moltestampe moderne, potrebbe attirare l’attenzione non solo divisitatori ma anche di studiosi dell’opera lirica del ‘700.
Sempre su LA VOCE DEL POPOLO, un altro articolo apparsosempre nel 1931 riporta che la Casa ove nacque l’immortaleMaestro tarentino, nella via omonima, è abbandonata all’ingiuriadel tempo e al vandalismo dei non pochi monelli chepopolano la piazzetta Monteoliveto.
Da allora non molto è cambiato, se non il fatto che l’interapalazzina è stata acquisita dal comune.
Adesso sta a noi cittadini dell’inizio del terzo millennio,riaccendere la speranza di avere una Casa-Museo Paisiellianae dare, quindi, lustro al cittadino più illustre della storia diTaranto.
Taranto (Taranto)
Palazzo di Città
ore 18:00
ingresso libero
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