Evento annullato
In occasione delle "Giornate Europee del Patrimonio" a Martina Franca con per tema "Il Seicento", durante le quali saranno aperti al pubblico e visitabili gratuitamente alcuni siti cittadini risalenti al XVII secolo (fra cui l'oratorio superiore della chiesa del Monte Purgatorio, appena restaurato, nella centralissima piazza Plebiscito affianco la Basilica di San Martino), a latere della manifestazione ed in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura di Martina, a Palazzo Ducale nelle Sale D'Avalos (al termine dello scalone monumentale, a sinistra dell'Aula Consiliare già Salone delle Feste/Ala Colucci), nella "Galleria" (terza sala a destra delle Sale D'Avalos), caratterizzata dai dipinti di autori martinesi rappresentanti temi della cultura locale ed insegne araldiche dei vari dominatori di Martina Franca dall'epoca angioina ad oggi, sarà visitabile la mostra ad ingresso libero: "Voci dal Regno di Napoli. Storie di ordinaria nobiltà dagli Aragonesi ad Internet", esposizione di libri e oggetti antichi della famiglia apulo-partenopea Nicolella De Vicaris, a cura del N. H. don Damiano Alessio Nicolella De Vicaris de Venusio dei marchesi di Santa Lucia del Cilento, patrizio napoletano.
LA MOSTRA
In detto salone, impiegando come allestimento anche la mobilia d'epoca già presente, i visitatori potranno ammirare antiche e rare edizioni sulla storia del Regno di Napoli: dalla "Historia della guerra d'Otranto" di Giovanni Battista Laggetto ripubblicata nel 1940 da un manoscritto del 1537 e considerata introvabile dalla "Società di Storia Patria della Puglia" (secondo un articolo recentemente apparso sul "Quotidiano di Taranto"), ai "Misteri di Napoli" pubblicati nel 1876, ad opuscoli devozionali del 1916 su San Francesco De Geronimo, il Santo che da Grottaglie nel Seicento partì ad evangelizzare Napoli. La devozione dell'epoca barocca sarà rappresentata da antichi messali di famiglia, appartenuti a generazioni di membri dei Nicolella De Vicaris e dei Carone, e da disegni a china e penna raffiguranti soggetti sacri a somiglianza dell'antica tecnica dell'incisione ad acquaforte, opera di Damiano Nicolella all'età di vent'anni. Le virtù guerresche dei nobili spagnoli, tanto care ai duchi Caracciolo (antichi padroni di casa) rivivranno tramite l'esposizione di perfette riproduzioni di armi anticamente in dotazione ai soldati e agli sgherri del duca e dei vicerè (epoca 1650 circa), fra cui uno stocco spagnolo e archibugi e pistole interamente cesellati, abitualmente impiegati da Damiano e suo fratello maggiore Valeriano durante gli allenamenti in casa e nelle competizioni (entrambi i fratelli Nicolella De Vicaris sono maestri di arti marziali, il primo di scherma storica di coltello e bastone e il secondo di boxe francese e pugilato. Damiano è ricercatore e location manager di RaiStoria, Valeriano è maitre di fama europea e attualmente lavora in Svizzera con Flavio Briatore, la regina d'Olanda, ecc.). Non mancheranno tovaglie preziosamente ricamate, quadri e stampe e altri oggetti d'arredo d'epoca; la mostra sarà illustrata da Damiano e Loredana Laddomada in abiti da nobile e nobildonna del Seicento, rigorosamente cuciti a mano, in broccato, velluto, seta e ricami a mano.
LA FAMIGLIA NICOLELLA DE VICARIS (o Nicolella De Vicariis de Venusio)
Il capostipite di questa antichissima schiatta (di cui Damiano con suo fratello, insieme a pochi altri, è l'ultimo discendente diretto per linea di sangue, patrilineare e maschile), fra le più antiche d'Italia insieme ai Savoia ed altre casate, è Guido da Venosa, fondatore nel 1134 del castello di Sannicandro di Bari. Fra le parentele illustri i De Vicaris contano Torquato Tasso, i conti Sgobba di Castellana Grotte, papa Innocenzo IV (1234), San Tommaso d'Aquino e ... Beppe Grillo. Il resto della storia venite a sentirlo da Damiano alla mostra!
Web:
www.nobili-napoletani.it