"Profeti scomodi, cattivi maestri. Imparare a educare con e per la nonviolenza"
Incontri culturali
GIOVEDI' 8 NOVEMBRE 2018
- Alle 18.30 presso il Salotto letterario "Centro Studi G. Degennaro" a Bitonto (Largo Teatro, 7)
Per il "Parco delle Arti" - PROGETTO COMUNALE BITONTO CITTA' DEI FESTIVAL: VIAGGI LETTERARI NEL BORGO - VII EDIZIONE
GABRIELLA FALCICCHIO presenterà il suo ultimo libro:
"Profeti scomodi, cattivi maestri. Imparare a educare con e per la nonviolenza", Edizioni la meridiana
Dialogherà con l'autrice Piergirolamo Larovere, giornalista pubblicista presso il Primo Piano online
IL LIBRO:
La nonviolenza continua nei decenni e nei secoli a scorrere come un pacato fiume sotterraneo che di tanto in tanto affiora in fresche sorgenti e che, anche nel contesto italiano, non cessa di fertilizzare senza clamori il terreno sociale. Lontana da pretese assolutizzanti, essa resta aperta, come voleva Aldo Capitini, il padre della tradizione nonviolenta italiana: aperta a coltivare e generare nuove pratiche di convivenza e condivisione tra gli esseri venuti alla vita. Anche per continuare a coltivare, a fertilizzare, a generare, nasce questo libro, nella persuasione che la nonviolenza può portare alla luce un'umanità più in pace, che sceglie di essere, come voleva Alex Langer, più lenta, più profonda, più gentile. L'educazione con e per la nonviolenza è drammaticamente cosciente dei limiti della realtà, ma non rinuncia a tendersi in avanti, a sporgersi su un futuro di liberazione che abbracci i Tutti e dischiuda per Tutti la dimensione della festa. Tutti è il plurale di Tu, diceva Aldo, parola sacra, categoria principe, parametro irrinunciabile di ogni discorso pedagogico, e quindi politico. Al cuore di ogni riflessione in tal senso, resta la domanda capitiniana: Dobbiamo aiutarlo [il fanciullo] a svilupparsi per far parte di questa umanità-società-realtà, pur nella nostra convinzione che questa umanità-società-realtà non sia accettabile?. La risposta farà da discrimine tra un'educazione che accetterà il reale come naturalmente buono (o legittimamente cattivo) e chiederà ai nuovi nati di adeguarvisi per riprodurlo e un'educazione che sceglierà l'opzione radicale di aggiungere tramutando.
L'AUTRICE:
Gabriella Falcicchio è ricercatrice in Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Studiosa del pensiero di Aldo Capitini, si occupa di educazione alla nonviolenza con particolare riferimento al periodo primale, perinatale e alla prima infanzia e di educazione al rispetto dei viventi e alla sostenibilità. è autrice di due monografie e numerosi articoli e saggi, redattrice di Azione Nonviolenta, membro del comitato scientifico di Educazione Democratica e di Culture della Sostenibilità. Ha iniziato a occuparsi di nascita dopo l’arrivo di sua figlia.
A cura del "Circolo dei lettori" della Libreria del Teatro
Ingresso libero
Bitonto (Bari)
Salotto Letterario De Gennaro
Largo Umberto Teatro, 7
ore 18:30
ingresso libero
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