Prende il via
RINGO LETTERARIO, la nostra nuova rassegna invernale di bei libri. Stavolta saremo nel cuore del centro storico di
Martina Franca, nella calda atmsofera del
Caffè Il Giglio.
Il primo appuntamento è in programma
domenica 2 dicembre (ore 18). Ospite il sociologo, giornalista e scrittore
Leonardo Palmisano, tra i più importanti esperti in Italia di criminalità organizzata e caporalato. Con lui parleremo del suo nuovo libro,
“Tutto torna. Il primo caso del bandito Mazzacani” (Fandango Libri), che segna per l'autore barese il debutto con il genere noir. Un modo per raccontare – brillantemente – i reali intrecci delle mafie in Puglia, ma anche per poter delineare degli scenari verosimili di come le mafie siano in grado di adattare i loro metodi per sfruttare ogni nuova occasione offerta dal mercato o dalle scelte politiche.
Converserà con Palmisano il giornalista
Vincenzo Parabita.
Ingresso libero (supplemento serata 3 euro). Per info: 080.4805972 - 380.4385348
IL LIBRO
Maria, l’adorata nipotina del boss di Sacra Corona Unita Nino De Guido, detto ‘Zi Nino, è stata rapita. Un solo uomo può ritrovarla, uno a cui non è rimasto niente da perdere perché ha già perso tutto, un fantasma. Mazzacani è un bandito, un cane sciolto, uno che non si è mai affiliato alla Sacra Corona, e per questo è stato punito. La sua banda è stata massacrata e lui è fuori dal giro. Sulle tracce della bambina, c’è anche un losco commissario che tiene in scacco Mazzacani e che lo costringe a lavorare per lui come prezzo per la sua scomoda libertà. Ad affiancare Mazzacani nella sua ricerca, un membro della sua vecchia banda, il Gigante, e una giovane Pm che nella storia vuole vederci chiaro, a costo di scontrarsi con pezzi deviati della giustizia. La bambina è probabilmente finita nelle maglie del traffico pedopornografico. Durante la lunga ricerca, il bandito incrocia e scappa da pezzi interi della criminalità organizzata del sud Italia – la Sacra corona unita, la Camorra, la ‘Ndrangheta, la Mafia albanese e l’Anonima sequestri, incontra le cosche in guerra che si spartiscono il territorio con la connivenza dei politici e gli affari, soprattutto quelli legati alla legalizzazione della marijuana.
La prima indagine del bandito Mazzacani inaugura l’esordio alla narrativa di uno dei giornalisti d’inchiesta più talentuosi del paese. Leonardo Palmisano unisce le sue competenze di giornalista di cronaca giudiziaria e malavita con il piacere e il piglio del racconto d’azione. Un romanzo che guarda alla grande serialità televisiva americana, da Breaking Bad a True Detective, passando per le nostrane Montalbano e Suburra. Mazzacani non è un eroe, non è un giusto, e per questo riuscirà a portare il lettore dove nessun commissario lo ha mai portato prima.
L'AUTORE
Leonardo Palmisano è nato a Bari nel 1974. Insegna Sociologia urbana al Politecnico di Bari e presiede la cooperativa Radici Future. Esperto di lavoro, migrazioni e criminalità organizzata, è consulente sul rapporto tra mafie e territorio per enti pubblici e privati. È autore di inchieste, saggi, sceneggiature e romanzi. Cura la rubrica Terre di migranti sul mensile Terre di Frontiera. Ha scritto per Left, NarcoMafie, Lo Straniero. Per Fandango Libri ha pubblicato con Yvan Sagnet “Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento” (2015), con cui ha vinto il premio Rosario Livatino 2016, e “Mafia Caporale” (2017).
Web:
www.facebook.com/events/192...