da sabato 2 a domenica 3 marzo 2019
LA SCIAMMERGHE di E.D’Attoma
Teatro
NIETTA TEMPESTA in
LA SCIAMMERGHE di Eugenio D'Attoma
Sabato 2 e Domenica 3 Marzo al Piccolo Teatro di Bari
Tratto da un avvenimento di cronaca realmente accaduta nel subito dopo guerra. Dolori, tragedie e glorie di una vita, attraverso la vicenda, appunto della “sciammerghe”, un elegante mantello,… sudario di una vita , simbolo di grandezza, miserie, pianti e risate.
Una prova di recitazione di alta classe di Nietta Tempesta.
Altri interpreti: Italo Interesse, Dario Diana, Angelo Simplicio.
Direzione scenica: Claudio Farina.
SINOSSI
"La sciammerghe" di Eugenio D'Attoma
"Non voglio vedere i miei figli soffrire a causa della miseria; piuttosto li uccido": questa, la frase che la protagonista indiscussa dello spettacolo drammatico, metà in lingua metà in vernacolo, ha pronunciato con trasporto sul palcoscenico per condensare in qualche modo il dolore insopportabile del personaggio interpretato, forte e accorato al tempo stesso. (g.d.l.)
Mentre la ridda delle parole si rovesciava come una cascata sul pubblico, a chi scrive venivano in mente tante situazioni letterarie forti, una fra tutte la caratterizzazione psicologica che fa Dante del conte Ugolino nel canto XXXIII dell'Inferno, i suoi mirabili e repentini passaggi dal sogno alla realtà e viceversa. Ma cos'è la 'sciammerghe' nello spettacolo omonimo reinterpretato e rivissuto da Nietta Tempesta ? E' sì un abito da cerimonia, quello delle occasioni importanti, ma anche l'eterna illusione che la ruota della fortuna ad un certo punto possa girare in senso favorevole.
Ne "La sciammerghe", Medea, se ci rifacciamo al mito greco, ossia Antonietta Cavone, vedova Loprieno, è una donna che vuole vivere fino in fondo la sua vita, convinta com'è che i piaceri non debbano essere pagati a prezzi altissimi, ma goduti per ciò che sono. Invece, la vita pensa diversamente e lei si ritrova con cinque creature da sfamare e tutte le porte che si richiudono. Vani sono i tentativi di procurarsi un lavoro onesto, c'è sempre un pappone o un protettore di troppo sulla sua strada. Gli uomini che l'hanno amata e adulata per ricevere i suoi favori non esistono più. Uno dei padri dei suoi figli, il più caro (Italo Interesse), con la 'sciammerghe' indosso, è solo un'immagine lontana, sbiadita ed insopportabilmente acuta al tempo stesso. Alla povera donna non resta altra soluzione che avvelenare i suoi bambini col veleno per topi, che non ha più il suo uso specifico visto che questi ultimi muoiono già per conto loro per fame nella sua casa. Il folle disegno, l'ultima speranza è quella di attirare l'attenzione dei giornali, di imprimere un segno in una società che non la vuole. Uno dei figli, il più macilento, il più piccolo e debole non ce la fa, gli altri si salvano. Dinanzi ai magistrati dell'accusa e della difesa (Dario Diana e Angelo Simplicio), miopi nel loro senso della giustizia e della legalità, la vedova ribadisce con forza la sua scelta, vuole gridare "la verità", l'unica cosa che le resta. Sul muro, dietro di lei, troneggia la scritta "La legge è uguale per tutti", ma non tutti sono uguali davanti alla legge e a farne le spese è la vedova Loprieno che, per vivere, non ha calcolato nulla.
SABATO 2 MARZO ORE 21,00
DOMENICA 3 MARZO ORE 18,30
BIGLIETTO 10€- RIDOTTO 8€
Ingresso riservato ai Soci del Piccolo Teatro
Costo tessera annuale 2€
INFO PRENOTAZIONI : 0805428953-0805033476-
3381722484
da sabato 2 a domenica 3 marzo 2019
Bari (Bari)
Piccolo Teatro di Bari "Eugenio D'Attoma"
Strada Borrelli, 43
Sabato ore 21 / Domenica ore 18,30
ingresso a pagamento
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