In scena al
Teatro Casa di Pulcinella, sabato 23 febbraio alle ore 21.00, Lingua Matrigna: il toccante spettacolo tratto da l’Analfabeta, auobiografia di Agota Kristof;
un appuntamento teatrale imperdibile con Patrizia Labianca diretta da Marinella Anaclerio; una serata speciale preceduta dall’Aperiteatro, alle ore 20.15, per incontrarsi, sorseggiando un bicchiere di vino, prima di entrare in sala. È questo il primo dei tre appuntamenti che si svolgeranno, per la rassegna
LA CASA DEL SOLE, proprio nella sede della Casa di Pulcinella presso l’Arena della Vittoria.
L’Analfabeta è un testo in cui l’autrice analizza e racconta la natura del suo disagio più grande nella condizione di profuga: la perdita di identità intellettuale. Incapace di esprimersi e di capire cosa le succede attorno, non conoscendo la lingua francese, si definisce muta e sorda. “Ed è questo che la messa in scena vuole urlare in silenzio allo spettatore.... Qual è lo stato d’animo di urgenza comunicativa non sorretta da mezzi espressivi adeguati, l’inquietudine che prova chi approda da profugo in terra straniera, chi da anziano non è messo nelle condizioni di capire i nuovi mezzi di comunicazione pur costretto ad usarli, o ancora più semplicemente l’incomunicabilità tra generazioni differenti, come tra Agota e sua madre....
Poche le parole che si scambiavano nella sua infanzia, nessuna nella sua adolescenza in collegio e poi oltre confine... fino ritrovarsi orfani di madregenitrice e madre lingua insieme, lontano da quel posto ‘dove ogni cosa aveva un nome noto, ogni stato emotivo aveva delle parole per descriverlo...’” così spiegano in una nota la regista Anaclerio e l’attrice Labianca.
Agota Kristof è nata in Ungheria nel 1935. Il padre è un insegnante, l’unico insegnante del suo piccolo paese. A 14 anni entra in collegio. Nel 1956 lascia clandestinamente l’Ungheria. È la storia di una bambina poi ragazza e poi donna, costretta ad abbandonare la sua terra natale insieme al marito e figlia neonata, quando l’Armata rossa interviene in Ungheria per sedare le rivolte popolari per rifugiarsi in Svizzera. Sfida il freddo, la povertà, la sofferenza, la fame, la solitudine e la mancanza di qualcosa che in una situazione come quella dell’autrice, potrebbe essere considerata secondaria, invece non lo è affatto: la conoscenza della lingua. Con la perdita della Madre Patria, si diventa orfani della Madre Lingua. “ come spiegargli, senza offenderlo, e con le poche parole che so di francese, che il suo bel paese non è altro che un Deserto, per noi rifugiati, un deserto che dobbiamo attraversare per giungere a quella che chiamiamo “ integrazione”, “assimilazione”?.
La Compagnia del Sole, nata con la creazione del progetto I Karamazov (Dello Spirito Della Carne Del Cuore) percorso di letture a partire da Dostoevkij che ha dato vita allo spettacolo andato in scena durante l’edizione 2010 del Mittelfest 2010. La compagnia per scelta alterna lavoro su testi classici a quello su testi contemporanei, tra le ultime creazioni il Miles Gloriosus, L'Universo é un materasso (Premio Eolo 2018), Quale droga fa per me? Una conferenza di Kay Hensel, Love & Money di Dennis Kelly, Canto la storia dell'astuto Ulisse e Orlando pazzo per amore, Tragicommedia pop ma anche Guerra di Lars Norén e I numeri dell’Anima da Platone. Dopo Ariosto, DeFilippo e Shakespeare, torna a confrontarsi con il contemporaneo e con temi di fortissima attualità con Lingua Matrigna – da L’analfabeta di Agota Kristof,
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