I ragazzi del 1799. L'amore al tempo della Rivoluzione
Teatro
ALGRAMÀ associazione culturale
nell'ambito della Rassegna "Le radici della Libertà",
presenta
I RAGAZZI DEL 1799. L'amore al tempo della Rivoluzione
testo e regia di Paola Martelli
con (in ordine di apparizione)
Felicella……………Tiziana Gerbino
Irene………………..Emilia Brescia
Francesco…………..Pietro Caramia
Irene bambina……...Alessandra Milella
Padre Agostino……..Michele Cuonzo
Ascanio……………..Andrea Santacroce
Maria Carolina……..Liliana Chiari
e contadini, patrioti, armigeri, insorgenti
voci narranti
Paola Martelli e Roberto Petruzzelli
scenografia di Donato Fiorino
costumi di Angela Carlucci, Grazia Abbrescia, Alina Calia, Enza Ciaccia
direzione artistica di Antonello Arpaia
Sulla scia della Rivoluzione, nel decennio successivo al fatidico 1789, nascono nell’Italia settentrionale le Repubbliche sorelle della Francia, a cui si aggiunge, nel ’98, la Repubblica Romana. Rappresentano il banco di prova per i liberali partenopei che, il 23 gennaio del 1799, daranno vita alla Repubblica napoletana.
Anche Altamura, come altre città del Regno di Napoli, risponde al richiamo della Libertà ma la sua vicenda sarà esemplare e, per certi versi, unica. Aderisce prontamente alla Repubblica, quasi per vocazione genetica: città demaniale, con un profondo senso dell’autonomia, conserva il ricordo dell’esperienza repubblicana del 1648 ed è percorsa da un fermento culturale sconosciuto ad altri centri della provincia. E’ sede dal 1742 di un Università, un centro studi moderno e attivo che partecipa della temperie illuminista napoletana dei Giannone, dei Genovesi, dei Galiani, dei Filangieri, quella linea che, partendo da Vico, sarebbe arrivata ai grandi protagonisti della svolta repubblicana a Napoli, come Eleonora Fonseca Pimentel e Francesco Maria Pagano.
Altamura, dopo pochi mesi ardentemente vissuti all’ombra dell’Albero della Libertà, sarà compatta e ostinata fino al sacrificio anche nella resistenza alle orde del Cardinale Ruffo, impegnate nella feroce repressione; coerente, coraggiosa e determinata fino in fondo, al punto da conquistare a caro prezzo il titolo di “Leonessa di Puglia”.
Nel quadro della Storia generale, quella con la esse maiuscola, s’innesta la storia d’amore di Francesco e Felicella, due ragazzi di ieri, appassionati e sensuali, che, al disincanto e alla disillusione, rispondono con l’allegria dei progetti; la fede in un’idea; la dedizione a un amore; la pietas estesa a tutti gli uomini sentiti come fratelli; il sogno di una società equa e giusta. A scandire il racconto, a far da sostegno armonico e linea melodica allo spettacolo, è il “loro” Tempo, nelle modulazioni esistenziali tipiche della giovinezza: Il tempo dei progetti e delle speranze, delle attese e degli ideali; un tempo innocente, non ipotecato dai compromessi e dalla rinuncia. Sono le passioni belle, non quelle tristi, ad animare Francesco, Felicella e i loro compagni; passioni intelligenti e coraggiose, illuminate dall’incanto della giovinezza, una giovinezza non semplicemente anagrafica, che toccherà il cuore e contagerà la mente degli “adulti”. Coinvolti dal “sentire” giovane dei ragazzi del 1799, attori e pubblico si accosteranno a personaggi del passato, come a contemporanei, alla scoperta di affetti, passioni e condotte universali. Lo spettacolo alterna rigorosa fedeltà alle fonti storiche, e libertà affettuosa nel tratteggiare i suoi protagonisti, e nella stesura dei dialoghi, che creano un’atmosfera giocosa e trasgressiva, tra le schermaglie erotiche e l’impegno etico e politico di un amore al tempo della Rivoluzione.
Altamura (Bari)
Teatro Chiesa della Trasfigurazione. Via Palestro
Ore 20.30
ingresso a pagamento
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