Inaugurazione della mostra personale di Mariateresa Sartori
Arte e fotografia
La galleria Doppelgaenger è lieta di invitarvi il 20 giugno dalle ore 20 all’inaugurazione della mostra personale di Mariateresa Sartori Seguendo l’ordine del tempo, per il secondo volume del progetto Il tesoro della città delle Donne, a cura di Chiara Fumai, con un testo di Chiara Bertola nel quaderno edizione Doppelgaenger.
Ci sorprende nell’androne della galleria - ad annunciare l’inizio della mostra di Mariateresa Sartori - il video Omaggio a Chopin, prestito della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, che dal 7 maggio al 24 novembre ospita la mostra Dire il tempo. Roman Opalka Mariateresa Sartori; il video ritrae un uomo e una donna che parlano attraverso le note della musica di Chopin. E’ un lavoro che testimonia l’interesse dell’artista per la musica e il suono in relazione al linguaggio; così come l’opera Preghiera a sua madre perché muoia, rielaborazione sonora dell’omonima poesia di Mariangela Gualtieri, il cui contenuto emotivamente insostenibile diviene straniante grazie ad una lettura fredda e sincopata.
Mariateresa Sartori nelle opere che presenta per questa sua prima personale alla Galleria Doppelgaenger, crea un sistema, un meccanismo, un modello, che ci porta a riformulare i codici per arrivare alla coscienza di realtà di cui rischiamo di non accorgerci, ricordando che ci muoviamo nel nostro piccolo spazio quotidiano ma dentro coordinate spazio temporali incommensurabili. Grazie ad accostamenti, scarti, sovrapposizioni, intersezioni tra alfabeti diversi, l’opera di Sartori intercetta il filo sottile delle relazioni che intercorrono tra natura e artificio, epico e quotidiano, visibile e invisibile, passato e presente, oggettività e soggettività, senza mai definirsi, lasciando sempre aperta la tensione verso l’infinito... Individuare il meccanismo e la possibile parcellizzazione in cui l’infinito sembra lasciarsi imbrigliare è il fine di tutta la sua ricerca. Mariateresa Sartori tenta di restituire nelle sue opere la rappresentazione dell’infinito in qualcosa di finito, misurabile e visibile. Una consecuzione del lavoro “site specific” Il tempo del suono. Onde, anch’esso in mostra a Venezia, occupa un’intera parete della galleria: formata da fogli, particelle singole di una totalità più ampia, l’installazione ricompone un’unica serie continua sulla parete. Il lavoro, che traduce in forma visiva il suono delle onde del mare, rappresenta il tentativo di ascoltare lo scorrere del tempo: il risultato è un’immensa partitura musicale che codifica il flusso sonoro e temporale.
Bari (Bari)
Galleria Doppelgaenger
Via Verrone, 8
ore 20:00
ingresso libero
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