Metamorfosi Indistinto racconto (da Ovidio) | Armamaxa teatro
Teatro
Una produzione Armamaxa teatro / PagineBiancheTeatro realizzata con il sostegno di un WeMakeit Crowdfunding Creative Project in collaborazione con il Festival Internazionale di Narrazione di Arzo e con Compagnia Burambò con il sostegno di GialloMare Minimal Teatro Residenza Teatrale di Empoli e di Catalyst Residenza Teatrale di Barberino di Mugello
un ringraziamento particolare a Roberto Anglisani
si ringrazia il Comune di Ceglie Messapica
progetto - Gaetano Colella, Enrico Messina, Daria Paoletta
testi - Daria Paoletta, Enrico Messina
regia - Enrico Messina
con Gaetano Colella, Enrico Messina, Daria Paoletta
luci - Francesco Dignitoso
scene - Paolo Baroni
costumi - Lisa Serio
musica - Mauro Francioso
scultura in gommapiuma - Raffaele Scarimboli
sartoria - Lucia Caliandro
foto di scena - Marco Ghidelli
assistente di produzione - Maria Assunta Salvatore
distribuzione: Maria Assunta Salvatore
mob: +393498430763 - m.salvatore@armamaxa.it
Questo lavoro attraversa le Metamorfosi di Ovidio con la libertà di “tradirle” proprio nell’intento di narrarle. L’amore di Aurora per Titone, la corsa di Fetonte sul carro del Sole, la discesa agli inferi di Orfeo, lo strazio di Atteone... Ciascuna di queste storie è un universo colmo di spunti capaci di raccontare come gli archetipi del mito siano sempre vivi in ogni societ e in ogni epoca e di come la metamorfosi sia uno degli elementi vitali ed essenziali del teatro e della vita stessa. Ascoltando le Metamorfosi mai si smette di stupirsi: ogni volta si rinnova il riconoscimento di sé nel racconto del mito, tanto Ovidio ci accoglie nella trama che tesse, e continuamente col racconto ci scuote e ci costringe a guardarci dentro.
Il racconto è dunque una dimora in cui il narratore e lo spettatore si ritrovano a condividere ed è il luogo in cui l’esperienza del mito si compie proprio nella relazione fra narratore e spettatore. I linguaggi della narrazione e del teatro, qui, si confondono e si fanno strumenti l'uno dell'altro ad attraversare l'indistinto confine che separa il divino e l'umano: la parola si fa carico di evocare le immagini in una visione scenica geometrica e insieme surreale, in cui i piani si sovrappongono, si confondono e si dilatano per tornare a ritrovare le proprie radici nella “figura” in gommapiuma di un vecchio uomo che, legato profondamente alla terra cui appartiene, diventa anima e motore di un racconto che non bisogna fare spegnere mai, come si fa col fuoco.
Lo spettacolo ha debuttato il 21 Marzo 2019 al Teatro del Popolo di Castelfiorentino (FI), nella sezione serale del Festival Teatro fra le Generazioni.
Per info e prenotazioni:
3311006503-3914615581
infofestivaladtheatrum@gmail.com
Il parco è provvisto di un punto ristoro e di toilette
Ostuni (Brindisi)
Parco Archeologico di Santa Maria d'Agnano
SS 16 Ostuni Fasano
ore 21:00
ingresso a pagamento
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