L’8 agosto va in scena a Brindisi il meglio del jazz Italiano con Luca Alemanno e Fabrizio Bosso.
L’
8 agosto sarà una giornata all’insegna del grande Jazz nazionale e internazionale a chiudere la due giorni del Locomotive Jazz Festival 2019 nella città di Brindisi.
Alle ore
11.30 nella Chiesa di San Michele Arcangelo all’interno della rassegna I concerti del mattino: Le periferie del Jazz ci sarà il
concerto/workshop Luca Alemanno solo, un’esibizione del contrabbassista salentino ormai lanciato sui palcoscenici newyorkesi e non solo, eccellenza italiana sul panorama jazz internazionale.
Alle ore
21.30 si tornerà nei pressi del V
illaggio dei Pescatori, una location magica e suggestiva e confine tra terra e mare - filo rosso che lega gli eventi della XIV edizione del
Locomotive Jazz Festival - per il primo dei due set musicali della serata. Sul palco
Luca Alemanno 4tet ospite
David Binney con la presentazione in anteprima dell’ultimo lavoro discografico
I can see home from here. Il quartetto di Alemanno sarà composto da Luca Alemanno (contrabbasso), Alessandro Lanzoni (pianoforte), Dario Congedo (batteria) e dalla special guest del tour italiano David Binney (sassofono).
Alle ore 22.30, invece, sarà la volta del
Fabrizio Bosso 4tet e del nuovo progetto musicale di cui è autore,
State of the Art. Il trombettista torinese ha scelto di affiancarsi ad altri tre grandi musicisti quali Julian Oliver Mazzariello (pianoforte), Jacopo Ferrazza, (contrabbasso), Nicola Angelucci (batteria).
L’ingresso per assistere ai concerti serali avrà un costo di
€ 10,00 e sarà possibile acquistare i biglietti attraverso i circuiti VivaTicket (www.vivaticket.it) o al botteghino prima dell’inizio degli eventi. Per tutti i membri delle associazioni culturali e sociali aventi sede legale nei territori di Brindisi e Provincia, è prevista una riduzione del 20% sul costo totale del biglietto per i concerti serali del 7 e dell’8 agosto.
Luca Alemanno, classe ’88, originario di Alessano, in Provincia di Lecce, vive attualmente a New York dopo due anni trascorsi a Los Angeles, tre anni a Roma e innumerevoli viaggi in svariate città e Paesi del mondo nel corso degli ultimi dieci anni.
Navigando tra continenti e nuove culture, attraverso la scrittura Luca ha esplorato i concetti di appartenenza e di “Casa”, intesa sia come luogo fisico che semplicemente come un sentimento, un oggetto o una persona. Le idee compositive sono legate a doppio filo con l’entusiasmo e la nostalgia di chi vive a migliaia di chilometri da casa, spesso circondato da una cultura ancora inesplorata.
Riflettendo sui propri incontri con il familiare e lo sconosciuto, Alemanno si interroga riguardo ai concetti di identità culturale, comunità e indipendenza. Nel condividere il suo processo di ridefinizione del significato di “Casa”, Luca cerca di evocare e ispirare un desiderio di introspezione negli ascoltatori, ciascuno con i propri viaggi intorno al mondo e dentro se stessi.
Tutte le composizioni sono state concepite e modellate durante il periodo vissuto a Los Angeles tra il 2016 e il 2018, lavorando a stretto contatto con vere e proprie leggende viventi come Herbie Hancock e Wayne Shorter i quali sono stati presenti e hanno arricchito il processo creativo e compositivo del materiale presente nell’album. Nella musica riecheggiano armonie proprie dei compositori contemporanei e della “Seconda scuola di Vienna,” miste a ritmi e “groove” propri della cultura afroamericana, il tutto amalgamato da melodie che condividono l’identità della scena contemporanea newyorkese e del lirismo Italiano.
Fabrizio Bosso presenta
State of The Art insieme al pianista Julian Oliver Mazzariello, al batterista Nicola Angelucci e al contrabbassista Jacopo Ferrazza. Uno Stato dell’Arte, quello di Bosso e del suo quartetto, che si esprime in un dialogo autentico, forte e pieno di espressività. La sublimazione di un percorso musicale e umano che ne sancisce il successo. Esplorando le infinite possibilità del proprio modo di fare musica, grazie al confronto costante con i musicisti che ormai da tempo condividono con lui il palco, Fabrizio Bosso raggiunge qui la sua più completa e matura espressione artistica, sia in qualità di musicista che di compositore. Nel repertorio, oltre agli standard e all’improvvisazione, regina indiscussa di questa formazione, emerge anche la peculiare cifra compositiva di Bosso che, sempre riconoscibile, si esprime in brani originali come Rumba For Kampei, Mapa, Black Spirit, Dizzy’s Blues o Minor Mood.
State of The Art è anche il titolo di un doppio album live uscito ad aprile 2017 per la Warner Musice registrato dal vivo durante i concerti del quartetto a Roma, Tokyo e Verona.
INFO EVENTO
Il concerto ha un costo di ingresso pari a € 10,00.
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